Age of War – Recensione
La recensione di oggi vede come protagonista di uno di quei titoli che anche l’amico meno nerd, quello che ancora associa la parola gioco in scatola a Monopoli, potrebbe digerire senza troppe difficoltร . Un titolo veloce e dalle regole semplici, l’ideale per chi volesse tirare fuori un boardgame per far divertire chiunque. Il classico filler in pratica.
Stiamo parlando di Age of War, titolo edito da Giochi Unitiย su licenza Fantasy Flight Games e ideato da Reiner Knizia,ย giocabileย da 2 a 6 giocatori in partite non piรน lunghe di 30 minuti, disponibile A QUESTO INDIRIZZO per pochi spicci.
Preparandoci alla battaglia
Iniziamo dalla scatola, in cartone rigido e con la solita qualitร a cui Giochi Uniti ci ha abituato in questi anni.
La scatola รจ minuscola, non contiene altro se non il regolamento (un foglio piegato in quattro a colori) 14 carte castello e 7 dadi, quindi non stupiamoci delle dimensioni. Le tessere incluse all’interno sono di buona fattura, cosi come anche le incisioni sui dadi. Tutto risulta molto colorato e bello a vedersi.
Alla guerra!
Age of war ha una struttura di gioco molto semplice. Tutte le carte castello vengono poste al centro del tavolo e i giocatori, a turno, tentano di catturarne il piรน possibile lanciando i dadi forniti all’interno della scatola. Il castello, e i relativi punti vittoria stampati in basso a sinistra, cadono in mano a chi ne riesce ad occupare tutti gli spazi esercito posti sul fronte della tessera, utilizzando i dadi corrispondenti nel suo turno di gioco.
Al primo tiroย di dadiย si sceglierร un castello da assediare in base al proprio risultato, con i simboli corrispondentiย si andrร a comporre poi una fila scelta tra quelle disponibili sulla carta. Al lancio successivo si tenterร quindi di completare un’altra fila, se il lancio di dadiย non darร il risultato sperato si potrร ritirare tutto quanto,ย ma con un dado in meno. Si continuerร quindi fino ad esaurimento dei dadi o a castello conquistato. Sarร possibile rubare carte giร in possesso di altri giocatori ma dovendo tirare un risultato “daimyo” (l’elmo da samurai rosso) in piรน, rendendo cosรฌ piรน difficile laย ruberia. Per difendersi dai vostri sempre poco onesti compagni di gioco, sarร sufficiente catturare l’intero clan.ย Ogni carta infatti ha un colore diverso che ne sta ad indicare l’appartenenza ad uno dei clanย giapponesi di epoca feudale.
Alla sottomissioneย totale del clan, le carte castello verranno girate a faccia in giรน, non saranno piรน catturabili e daranno dei punti bonus aggiuntivi (indicati sul retro delle carte).
Vince il giocatore che fa piรน punti.
Una volta unificato il Giappone
Non siamo di fronte al nuovo Twilight Struggle ovviamente, il bello (e il brutto) del gioco sta proprio nella sua estrema semplicitร e nella possibilitร di giocare praticamente con chiunque, anche con i bambini (io ci gioco spesso con mia figlia, nonostante sulla scatola sia indicato inspiegabilmente 14+ come etร minima). Certo, la fortuna ha un impatto fortissimo in questo titolo, ma se la cosa non vi spaventa, siete pronti per diventare il clan piรน potente del Giappone.
Il costo di Age of War รจ veramente contenuto ed in linea conย i contenuti della confezione, ma mi piace pensare di pagare piรน l’idea in sรฉ che per i componenti.
Insomma, se ancora non si fosse capito, a noi Age of War รจ piaciuto subito e se anche voiย non vedete l’ora di conquistare qualche castello feudale giapponese, Age of War รจ quello che fa per voi!