Piovono critiche sulla trasposizione animata di Batman: The Killing Joke, mostrata al San Diego Comic-Con in anteprima. Il produttore, Bruce Timm, si difende così…
Tra i tanti eventi esclusivi svoltisi al Comic-Con di San Diego, c’è stata anche la proiezione in anteprima di Batman: The Killing Joke, l’adattamento animato del fumetto forse più famoso di Dc Comics. Durante la proiezione però ci sono state alcune polemiche tra il pubblico, in particolare riguardo al ruolo di Barbara Gordon (Batgirl).
Seguono spoiler su Batman: The Killing Joke, se non avete letto il fumetto procedete a vostro rischio e pericolo!
I pochi fortunati che hanno potuto assistere in anteprima alla proiezione, sono rimasti contrariati nello scoprire che, la prima mezz’ora del film, non corrispondesse a quanto letto nel fumetto. A peggiorare la situazione, poi, ci avrebbe messo lo zampino anche Batgirl. Barbara Gordon avrebbe infatti indossato il costume non per combattere la criminalità (come vuole la tradizione), ma piuttosto con lo scopo di attirare l’attenzione di Batman, per poi… finirci a letto.
Una svolta inattesa, per un supereroe che non si è mai sbilanciato più di tanto nelle relazioni sentimentali.
Tante, e tali, sono state le critiche che Bruce Timm, il produttore, intervistato da Vulture si è dovuto difendere nuovamente a riguardo:
L’idea è venuta da una conversazione a tre con Alan Burnett, Brian Azzarello e me. Non ricordo chi di noi abbia avuto l’idea per primo, ma tutti e tre abbiamo concordato che fosse quella la direzione da prendere. Eravamo consapevoli dei rischi. C’è sicuramente qualcosa che nella prima parte delfilm si presta a controversie di vario tipo. Ecco perché abbiamo tutti concordato su una cosa: entrambi i personaggi avrebbero dovuto commettere errori. Non sono genitori, e Batman non realizza che se dici a un bambino di non fare qualcosa gli metti ancora più curiosità. Entrambi reagiscono in maniera sproporzionata a ciò che accade ed è qualcosa di estremamente umano. È una vicenda molto comprensibile, è incasinata perché lo sono anche i rapporti umani. Ma sia per me che per Alan e Brian è stato affascinante esplorare questo aspetto della storia. Una volta stabilito di aggiungere una nuova storyline interna, abbiamo deciso di concentrarci su Barbara. Volevamo indagare i suoi punti forti, come quello della collaborazione con Batman nel combattere ilcrimine, e mettere in luce altri aspetti nei quali si trova meno a suo agio perché ha una storia completamente diversa rispetto a quella di Bruce Wayne. Si tratta davvero di due diverse storie intervallate da una cesura, ci sembrava la scelta migliore. Io stesso non vedo la vicenda come un’unica storia, per quanto strano possa sembrare.
Timm è poi intervenuto anche sulla questione del rating per soli adulti, assegnato a Batman: The Killing Joke:
Non credo sia così estremo, non siamo mica scesi in strada sventolando una bandiera e gridando “Vogliamo un film rated R!”. Di questi tempi vediamo di peggio anche in prima serata, a volte in serie come Hannibal o persino in Gotham, almeno in termini di violenza.
Voi che ne pensate?