The Resistance – La Recensione
20XX. Un futuro oscuro. Le grandi multinazionali hanno preso il totale controllo politico ed economico del mondo. La vita é regolata secondo standard dettati dall’occhio vigile della Corporazione e applicati con brutale forza.
Ma non tutto è perduto! Un piccolo gruppo, La Resistenza, si è radunato per attaccare lo strapotere della Corp., riprendere in mano la situazione e cercare di ridare la libertà all’umanitá, uniti dal comune sentimento di riprendersi ciò che gli spetta.
Tutti insieme! Uniti dallo stesso obiettivo!
O forse no…
The Resistance è un gioco social-deduction basato quasi esclusivamente sull’interazione diretta fra i giocatori. Avrete il dovere di trovare le persone fidate da spedire in missione, mentre cercherete di individuare le malefiche spie infiltrate nel gruppo il cui obiettivo è quello di mandare a monte tutti i vostri piani.
Un party-game, creato da Don Eskridge e distribuito da Raven Distribution, spesso paragonato a giochi come Werewolf o Mafia per la meccanica. Indicato da 5 a 10 giocatori, per una durata moderata di 30 minuti, The Resistance promette così tanta tensione da poterla tagliare con un coltello.
Siete all’altezza per la missione? Reggerete alla pressione?
Nel nucleo del potere
Le componenti sono molto semplici e limitate in numero:
- 10 carte personaggio
- 10 carte missione (5 successo & 5 fallimento)
- 15 carte complotto (nella seconda edizione o nell’espansione “La trama si infittisce”)
- 1 segnalino inquisitore (nella terza edizione o nell’espansione “Hidden Agenda”)
- 5 segnalini squadra
- 20 segnalino voto (10 approvazione & 10 rifiuto)
- 5 segnalini punteggio (blu & rossi)
- 1 segnalino turno
- 1 segnalino leader
- 3 tabelle segnapunti
Pur non essendo un’edizione tascabile, le dimensioni della confezione sono sufficientemente ridotte da renderla facilmente trasportabile. Tutti i segnalini sono in cartone spesso e di ottima qualità. Le carte hanno un notevole spessore e il design (rivisto più volte fino all’attuale terza edizione), per quanto limitato, è essenziale per il suo scopo. Come spesso accade, l’unica piccola pecca sono i 3 tabelloni realizzati con una carta spessa non proprio resistente. Non di secondaria importanza, il prezzo: moderato, anche se lievemente alto in relazione al contenuto fornito nella scatola.
Ed ecco il piano…
Vediamo come funziona The Resistance.
All’inizio della partita, in base al numero di giocatori, si prendono un certo numero di carte-ruolo resistenza e spie che verranno distribuite casualmente insieme a una coppia di segnalini approva/rifiuta. Le carte indicheranno l’appartenenza ad una squadra e verranno segretamente guardate dai rispettivi giocatori. I malcapitati che avranno ricevuto il ruolo da spia si dovranno riconoscere gli uni con gli altri, tutto questo mentre gli altri giocatori avranno gli occhi chiusi. Si creerà quindi una situazione in cui le spie conosceranno i rispettivi alleati, mentre la resistenza rimarrà completamente ignara delle circostanze.
A questo punto il gioco ha inizio.
Al primo turno verrà casualmente assegnato un leader il cui dovere sarà quello di scegliere un determinato numero di persone da mandare in missione. La resistenza cercherà di reclutare i propri compagni di avventura, mentre le spie tenteranno di infiltrarsi al suo interno (cercando di sviare i sospetti su ignari malcapitati).
Una volta selezionato il gruppo, si passa alla votazione. Tutti i giocatori (inclusi il leader e i membri del team stesso) parteciperanno al voto con l’intento di approvare o rifiutare il gruppo appena selezionato. In caso di rifiuto, il leader passa al giocatore successivo e si ripete la fase di selezione. Attenzione però: se per la stessa missione i membri scelti venissero rifiutati per cinque volte consecutive, le spie si vedranno automaticamente assegnata una vittoria.
Nel caso il gruppo venga accettato, la missione avrà inizio.
Lo svolgimento è molto semplice: verranno consegnate ai soli partecipanti due carte, una successo e una fallimento. Una di queste dovrà poi essere selezionata in segreto. La resistenza ha l’obbligo di giocare la carta successo, mentre la spia avrà il privilegio della scelta. Le carte selezionate verranno quindi raccolte, mescolate (mantenendo quindi l’anonimato su chi abbia giocato cosa) e rivelate (il tutto accompagnato da un rullo di tamburi).
Se tra esse é presente anche un singolo “fallimento” (in rari casi due, in base al numero di giocatori) la missione risulterà fallita, concedendo di conseguenza una vittoria alle spie. In caso contrario verrà assegnato un punto alla resistenza.
Concluso il round si resetterà il tutto, il leader passerà al prossimo giocatore e… via che si ricomincia. Il team che conseguirà 3 vittorie su un massimo di 5 missioni, sarà il vincitore del gioco.
The Resistance è un concentrato di emozioni
Non importa in quale team vi ritroverete; anche se per motivi diversi, sarete sempre sul filo del rasoio, sudando freddo, pensando come individuare chi è con voi o contro di voi (o cercando di imbucare uno dei traditori tra le file nemiche).
Dovrete tirare fuori il miglior imbroglione che è in voi o diventare il prossimo Sherlock Holmes studiando le mosse, le conversazioni e le azioni di ogni giocatore.
Come parte della resistenza sarete mangiati dal dubbio in ogni istante del gioco. Vi troverete a fidarvi di una persona per tutto il gioco, per poi improvvisamente dubitare ogni vostra valutazione; vi sentirete morire dentro quando sarete incolpati di aver tradito la fiducia altrui e, se non agite con prontezza, sarete destinati a fallire.
Come spia sarete sotto costante pressione. Avrete sì, dalla vostra, la conoscenza dei vari ruoli, ma saper scegliere le parole giuste da dire al momento giusto sarà determinante. Qualche volta sarete buttati sotto un treno persino da un vostro compagno di squadra e, a quel punto, incasserete il colpo o confuterete rigettando tutto al mittente? Quando giocare il successo e quando il fallimento? E se tutte le spie finissero in missione, con che criterio deciderete chi si prenderà carico del fallimento della missione, con il rischio di far saltare la copertura di tutta la propria squadra?
A voi l’ardua sentenza.
Un accenno va fatto inoltre per il modulo “Trama”, incluso nella seconda edizione. Queste carte aggiuntive verranno distribuite dal capitano a vari giocatori, i quali acquisiranno così dei poteri aggiuntivi con cui potranno forzare il cambio di capitano, modificare un voto durante la missione, mostrare a una singola persona il proprio ruolo, ecc.
Questo renderà ogni partita più avvincente ed intensa, nonostante possa aggiungere uno po’ di confusione (e quindi se ne sconsiglia l’utilizzo se nel gruppo sono presenti dei neofiti).
Squadra, a rapporto!
The Resistance è uno gioco splendido che colpisce per la sua semplicità e rigiocabilità. Le componenti finiscono in secondo piano, dal momento che viene creato un meta-gioco molto profondo ed intenso che sovente va ben oltre la meccanica.
Il problema spesso associato alle sue controparti Werewolf e Mafia, ovvero l’eliminazione dei giocatori, in The Resistance viene risolto appieno. La sua totale assenza vi terrà sempre coinvolti nel gioco, consentendovi la possibilità di rimettervi in partita anche in situazioni in cui siete stati malamente screditati. Inoltre l’assenza dei colpi di fortuna lo rende un gioco puramente deduttivo, senza alcuna ulteriore interferenza della dea bendata.
La presenza di tabelloni specifici per numero di giocatori rende il gioco accessibile e funzionale in tutta la sua gamma (dalle 5 fino alle 10 persone), nonostante le probabilità di successo per la resistenza aumentino considerevolmente con l’avvicinarsi al limite inferiore.
Come avrete capito il gioco richiede una buona dose di bluff, menzogne e facce da poker. Qualcuno potrebbe sentirsi fortemente fuori luogo o addirittura a disagio. In questo gioco, una risatina al momento sbagliato vi porterebbe all’immediato linciaggio in pubblica piazza.
Considerata l’enorme carica emotiva a cui sarete sottoposti, venendo spesso giudicati per il vostro comportamento, potrebbe presentarsi la necessità di mettere in chiaro la natura del gioco con chi potrebbe prendere il gioco troppo sul personale.
In The Resistance è necessaria inoltre un coinvolgimento attivo di tutti i partecipanti, per goder appieno del suo potenziale. Rimanere seduti in disparte, magari votando passivamente, rischia di mettere a repentaglio il divertimento di tutti.
Il titolo di Don Eskridge avvantaggia inoltre i giocatori più esperti. Con un gruppo nuovo è possibile ritrovarsi con una serie ripetuta di vittorie delle spie, fino a quando le new entry non avranno compreso appieno come sfruttare le votazioni per raccogliere informazioni. Una volta passato il primo scoglio, le vittorie per una fazione o l’altra risultano decisamente più bilanciate.
Attualmente esistono ben 3 espansioni, oltre a un cambio di tematica del gioco base (quest’ultima con ambientazione Avalon e con i relativi personaggi). Tutte forniscono aggiunte modulari al gioco cambiandone (o in casi specifici stravolgendone) lo svolgimento e le relative strategie.
Parleremo però delle espansioni in separata sede.
In conclusione, The Resistance potrebbe non essere in titolo proprio per tutti, pur non essendo assolutamente un gioco di nicchia.
Nonostante tutto, noi lo consigliamo appassionatamente, dal momento che non passerà serata che non ricorderete e, ogni volta che gli sarà concessa l’occasione, saprà stupirvi senza mezzi termini.
Voi cosa ne pensate? Lo avete provato? Vi sembra interessante?
Aggiungete nei commenti le vostre considerazioni e opinioni.
E ora.. TU! Sí, TU! In missione! Scattare!!