Lun 25 Novembre, 2024

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Intervista ad Alberto Toso Fei: Orientalia, la Venezia sconosciuta

Incontriamo Alberto Toso Fei, autore assieme a Marco Tagliapietra della graphic novel Orientalia

Oggi avrei voluto scrivere il pezzo che state leggendo sorridendo, ma mi tocca farlo con amarezza, con la consapevolezza che ancora una volta ci siamo lasciati sfuggire un’occasione per dare finalmente al Fumetto il riconoscimento di essere parte della letteratura, privandolo di questo ruolo di puro intrattenimento che da decenni รจ oramai un segno di scarsa conoscenza del media.

Lo confesso, leggendoย Orientalia e sapendo della sua candidatura alla prima fase del Premio Strega ero convinto che la graphic novel di Alberto Toso Fei e Marco Tagliapietra avrebbe infranto questo muro, ma poco fa รจ arrivata la lista dei dodici promossi, con l’assenza di Orientalia. La mia prima reazione รจ stato cercare il commento di Alberto Toso Fei su Facebook, una dichiarazione pulita, priva di polemica e signorile, in linea con la persona che mi sono immaginato grazie alla telefonata e allo scambio di email da cui รจ nata l’intervista che leggerete ora.

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Alberto Toso Fei,sullo sfondo la sua Venezia

Leggendo Orientalia si ha la sensazione di non trovarsi di fronte ad un fumetto qualsiasi, ma ad un’opera molto particolare, diversa. Quello che piรน sbalordisce รจ l’approccio con cui i due autori hanno partorito la loro idea, un processo che Alberto Toso Fei descrive molto bene

Nasce perchรฉ ci sono le storie che devono essere raccontate. Perchรจ Venezia รจ una cittร  che ha bisogno di raccontare la sua memoria per farla tornare a essere identitร . Venezia non attraversa un momento facilissimo della sua storia; raccontarne un pezzettino – con onestร  e cura – significa presentarla con una immagine un po’ diversa da quella un po’ stantรฌa di cittร  d’arte solamente turistica. รจ un luogo che รจ stato crocevia importante della storia e vi รจ bisogno di farlo sapere, a chi ci abita e a chi ci viene in visita. Orientalia nasce perchรฉ vi sono bellissime storie da raccontare e queste storie sono potenti. E per essere narrate avevano bisogno di immagini

Il sottotitolo di Orientalia รจ un chiaro richiamo ad una delle opere letterarie piรน note del mondo arabo, Le mille e una notte. Grazie alla sua struttura narrativa, l’opera di Toso Fei e Tagliapietra si puรฒ giustamente fregiare del titolo di Mille e una notte a Venezia, ma quanto รจ stato complicato gestire questa scelta?

E’ stata forse la parte piรน difficile dell’opera. Non tanto la ricerca di equilibrio fra realtร  e leggenda (Venezia si presta molto a stare sul crinale tra i due confini) quanto la “messa in scena” di ogni storia, che andava legata alla precedente e alla successiva con un filo narrativo credibile che non doveva perรฒ far perdere nemmeno un grammo del fascino complessivo. spesso facendo salti di diversi secoli.

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La copertina di Orientalia, la graphic novel di Alberto Toso Fei e Marco Tagliapietra

Oltre alla ricostruzione della parte ‘narrativa’, in Orientalia รจ fondamentale l’ambientazione, Venezia, cittร  lagunare e che racchiude un tesoro di storie e segreti. Ricostruire questo aspetto della Serenissima era essenziale per dare ancor piรน corpo al fascino di Orientalia.

Per fortuna su Venezia esistono fonti iconografiche e documentarie anche molto antiche, e per la sua natura straordinaria, quando tu fai un lavoro di ricostruzione filologica, non puoi mai risultare noioso. spesso assistiamo all’invenzione, quando si parla di Venezia nei fumetti: ci si inventano Venezia inesistenti – o stereotipate – per mancanza di tempo, per incapacitร  di andare a fondo, per sciatteria: eppure anche cosรฌ il risultato รจ in genere apprezzabile, grazie appunto all’aura di magia che circonda la serenissima. Preservare questa magia incorrotta raccontando una Venezia reale nei secoli รจ il massimo servizio che potessimo fare alla cittร , al lettore e, in fondo, a noi stessi. Certo il lavoro do documentazione – effettuato in buona parte da Marco – รจ stato immane.

Uno dei protagonisti รจ Saddo Drisdi, personaggio storico, che in Orientalia ha il ruolo del narratore, di colui che spiega con le sue storie ai giovani personaggi l’origine di tradizioni e folklore veneziano, oltre che diventare una sorta di guida morale per alcuni di loro, che da questa rapida ma fondamentale conoscenza trarranno insegnamenti che li renderanno eroi dimenticati di un’intera nazione. Se consideriamo che Saddo รจ l’ultimo dei musulmani veneziani, la sua figura diventa essenziale per Orientalia

La scelta di Saddo Drisdi, seppur non obbligata, รจ stata quasi naturale. Avevo bisogno di un unico narratore, e nulla mi sembrava cosรฌ irresistibile come l’ultimo turco veneziano che abitรฒ il Fondaco, fino al 1838. questo ha suscitato in me nuovi stimoli (il periodo รจ molto particolare, Venezia รจ sottomessa all’Austria-Ungheria) e la storia ne ha certamente beneficiato. Certo, lui ha un compito arduo, perchรฉ deve ricondurre al suo scopo – perchรฉ nell’incontrare i sette bambini veneziani lui HA un compito da portare a termine – tutta la narrazione; riportare a sรฉ ogni diverso epilogo per spiegare alcune cose ai bimbi. Alla fine lui รจ soddisfatto: sa di avercela fatta; speriamo che siano ugualmente soddisfatti anche i lettori di “Orientalia”…

In Orientalia era essenziale preservare lo spirito di Venezia, protagonista silenziosa ma sempre presente della storia

Come precisa Alberto Toso Fei ( la sceneggiatura รจ co-autoriale. nel senso che a partire dalle storie raccolte e scritte da me e dall’impianto dell’intero lavoro, poi con Marco c’รจ stato uno scambio continuo e proficuo ) Marco Tagliapietra ha dato corpo e visione alla storia di Orientalia, in un modo unico e distintivo. รˆ stato proprio questo suo stile a portare Alberto Toso Fei a voler collaborare con lui, creando una bella squadra, tanto che quando chiedo come sia stato lavorare con Tagliapietra non ha esitazioni nel rispondere

Devo dire piรน facile di quanto potessi immaginare; Ho scelto di lavorare con lui dopo aver visto un suo lavoro precedente, “La Peste a Venezia” (001 Edizioni), che mi aveva impressionato per il tratto personale e riconoscibile ma soprattutto per le conoscenze che vi sono incluse, su Venezia e la sua storia. Poi, neanche a farlo apposta, io sono di Murano e lui di Burano, due isole ex rivali; era tutto troppo stimolante.

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Marco Tagliapietra, l’autore dei disegni di Orientalia

Alberto nasce come scrittore, che approda al ruolo di sceneggiatore per fumetti proprio con Orientalia. รˆ inevitabile domandargli come si sia trovato in questo cambio di media

Per me รจ stato tutto nuovo, e in tal senso sono felicissimo dell’esperienza. Vi sono passaggi scritti che vengono resi in una sola vignetta muta; alri che necessitano di piรน passaggi grafici. ho imparato molto da Marco. Poi, proprio perchรฉ l’immagine ti consente cose diverse dalla parola, abbiamo inserito qui e lร  diversi piani di lettura, immagini e segni che solo a dei profondi conoscitori di Venezia raccontano qualcosa. Un gioco. Che rapporto ho con i fumetti? Ottimo, direi! Sono un lettore abituale di graphic novel, e – come accade a molti – coi fumetti ho imparato a leggere. AI miei tempi ve n’erano tantissimi per bambini: dall’immarcescibile “Topolino” a “Tiramolla”, “Soldino”, “Felix”; poi sono arrivati tutti gli altri. Oggi devo dire che prediligo proprio le graphic novel, senza farmi mancare la lettura di qualche fumetto.

A questo punto avevo chiesto ad Alberto come vivesse la candidatura al Premio Strega. Vi riporto la sua risposta, con il suo comprensibile carico di orgoglio e speranza, che oggi sembra un’ironia, ma che in realtร  ha in sรฉ il senso di Orientalia, quel voler esser un punto di partenza per una riflessione piรน ampia

E’ giunta inaspettata e ha portato con sรฉ un carico di emozioni ugualmente inaspettato. Devo dire con grande sinceritร  che finora tutte le persone che hanno letto “Orientalia” affermano anche che tra i 27 libri selezionati per lo Strega ci sta proprio bene. Io incasso il complimento e procedo senza farmi illusioni. Ma qualcosa significa: in primo luogo che le storie sono potenti, e andavano raccontate…

La delusione per l’esclusione dalla fase successiva del Premio Strega non รจ un punto di arresto per Orientalia e i suoi due autori, diventa anzi un nuovo step nella vita di questa stupenda graphic novel. Il fatto stesso che sia stata al centro di un dibattito cosรฌ acceso e sentito, che ha coinvolto critici e lettori, mettendoli a confronto รจ la vera vittoria di Orientalia, la dimostrazione stessa di come un semplice fumetto possa mettere cosรฌ tante persone, con diversi punti di vista, nella posizione di confrontarsi. In questo momento mi sembra di vedere Alberto e Marco che camminano sorridenti sul Ponte di Rialto, accompagnati da un gatto di Saddo

Potete scoprire di piรน su Orientalia sulla pagina Facebook ufficiale dell’opera, oppure acquistarla direttamente sull’amazzone.

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