Molti spettatori segnalano un’evidente incongruenza della timeline del Marvel Cinematic Universe riscontrata negli eventi di Spider-Man: Homecoming
Spider-Man: Homecoming, ha appena debuttato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, facendo registrare commenti e recensioni più che positive su questo film che inaugura il nuovo corso dell’arrampicamuri Marvel, dopo il debutto del supereroe teenager in Capitan America Civil War.
Tuttavia, qualcuno ha notato un’evidente errore del film riferito alla timeline del Marvel Cinematic Universe e, siccome si tratta di uno spoiler bello grosso, sappiate che se continuate a leggere lo farete a vostro rischio e pericolo.
Il film si apre con delle scene prologo ambientate successivamente agli eventi della Battaglia di New York del primo Avengers, con Adrian Toomes (Michael Keaton) a capo della sua squadra mentre ripuliscono le macerie provocate dallo scontro con i Chitauri.
Dopo essere stati rimpiazzati dalla Damage Control, scatenando l’ira e il sentimento di vendetta di Toomes, assistiamo ad un salto temporale di 8 anni nel futuro che ci mostra l’Avvoltoio intento a concretizzare i suoi piani criminali.
L’inghippo si materializza proprio a questo punto, perché The Avengers è ambientato nel 2012 (anno di uscita del film) e quindi il salto temporale colloca Spider-Man: Homecoming nel 2020, quando invece gli eventi del film si sarebbero dovuti svolgere a soli 3 mesi di distanza da quelli di Captain America: Civil War (ambientato nel 2016) tant’è che Tony Stark (nuovo mentore di Peter Parker) ha ancora visibile l’occhio nero conseguente allo scontro con Capitan America e Bucky.
Quindi siamo di fronte ad un semplice, anche se grossolano, errore di continuity, oppure i Marvel Studios stanno cercando di ridefinire la loro timeline e ricollocare temporalmente i vari eventi?
Per molti non si tratta affatto di un errore ma, appunto, di una modifica temporale nella timeline del MCU in modo da poter facilmente incastrare anche la presenza di Peter Parker in Iron Man 2 dato che, qualche giorno fa, una sequenza vista nel secondo Iron Man ha inserito ufficialmente Peter Parker (allora bambino) nella continuity.
Infatti il bambino con la maschera non avrà avuto sicuramente più di 6 anni e quindi la collocazione nel 2020 di Spider-Man: Homecoming calzerebbe a pennello con i 15 anni che Peter dichiara di avere.
La continuity ufficiale: carta canta!
Purtroppo questa fantomatica riorganizzazione degli eventi della timeline del MCU non coincide con La grande settimana di Fury, fumetto preludio di The Avengers nel quale viene confermato che i tutti i film usciti prima di The Avengers non sono ambientati nel loro anno di uscita e, grazie al quale, si possono fissare con precisione gli anni in cui si svolgono tutti i film:
- Iron Man 1: ambientato nel 2010;
- Iron Man 2: ambientato nel 2011;
- Thor:ambientato nel 2011;
- Incredible Hulk: ambientato nel 2011;
- The Avengers: ambientato nel 2012;
- Iron Man 3: ambientato nel 2012, 6 mesi dopo Avengers;
- Thor – The Dark World: ambientato nel 2013;
- Guardiani della Galassia 1 e 2: ambientati nel 2014;
- Capitan America – The Winter Soldier: ambientato nel 2014;
- Avengers – Age of Ultron: ambientato nel 2015;
- Antt-Man: ambientato nel 2015;
- Capitan America – Civil War: ambientato nel 2016;
- Spider-Man – Homecoming: ambientato 3 mesi dopo Civil War, quindi nel 2017 massimo confermando l’errore di continuity;
- Avengers – Infinity War ambientato quattro anni dopo Guardiani della Galassia Vol.2 (come confermato dal regista James Gunn) e quindi nel 2018.
Quindi, a quanto pare, gli spettatori che hanno notato le incongruenze nella timeline ci hanno visto giusto.
Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento qui sotto!
Fonte: Screenrant