Abbiamo visto in anteprima i primi due episodi della nuova serie televisiva tutta italiana prodotta da Netflix, Suburra – la serie: eccovi le nostre impressioni!
Non poteva di certo mancare la nostra recensione in anteprima di Suburra โ la serie, presentata al Festival di Venezia proprio in questi giorni. Come il trailer ci aveva giร annunciato, la serie televisiva prodotta da Netflix in uscita ad Ottobre, si propone di raccontarci i fatti accaduti prima dellโomonimo film del 2015 con Claudio Amendola. La Cittร Eterna torna quindi a fare da sfondo ad una serie di complotti e intrighi mafiosi, che vedono nuovamente coinvolti politici, funzionari religiosi e delinquenti, in quella che cerca di essere una riunificazione di territori e spartizione di profitti.
Ostia รจ quindi il fulcro che smuove i protagonisti a stringere patti o a crearne di nuovi sotto forma di minaccia, per riuscire ad avere il controllo almeno parziale del litorale romano, cercando di non essere scalzati via dalle famiglie del Sud che hanno forti interessi nel Centro Italia. I fatti narrati si intrecciano e si modellano in maniera sottile a quelli realmente accaduti, come le dimissioni del sindaco Marino, causa scatenante di alcune meccaniche messe in atto da Samurai. Si passa quindi per gli scandali sessuali in Vaticano, portati direttamente nelle trame giร fin dallโinizio della prima puntata, con la morte โ o presunta tale โ di un funzionario religioso durante un festino a base di coca e prostituzione.
I registi Placido, Molaioli e Capotondi riescono a mantenere senza alcuna fatica i toni cupi e loschi del film, ricreando alla perfezione lโatmosfera data dal film di Sollima. Il ritmo narrativo e lโinteresse dello spettatore vengono mantenuti vivi e portati avanti nonostante una prima puntata un poโ lenta e macchinosa. Mano a mano che scorrono i minuti gli eventi si susseguono in modo totalmente naturale, lasciando allo spettatore il piacere di una serie che ha molto da dare, viste le premesse.
Nella serie ritroviamo alcuni dei protagonisti del film, attorno a cui girano quasi tutte le vicende, con lโaggiunta di altri personaggi indubbiamente centrali nei fatti antecedenti a quelli di Suburra. Samurai, pur restando lo stesso, risulta lโunico cambio di interprete che vede in Francesco Acquaroli un validissimo sostituto di Amendola, che riesce nel ruolo mantenendo la fermezza e il senso di potere caratteristico del personaggio. Alessandro Borghi lascia spazio ad un Numero 8 piรน giovane ed inesperto del film, che si muove principalmente secondo le proprie regole e credo personali, cercando si farsi largo nella malavita e trovare finalmente il proprio posto. Giacomo Ferrara, invece, รจ quello che risulta a tratti eccessivo e leggermente fastidioso nella recitazione, ma ogni tassello di storia che viene rivelata sul suo Spadino va a compensare e giustificare questi momenti.
Quindi le premesse per una buona serie ci sono, il sostegno di Netflix รจ indubbiamente un tassello importante in quello che speriamo sia il ritorno competitivo del cinema italiano in una scena che sembra ormai dominata principalmente dalle produzioni americane.
