Sab 23 Novembre, 2024

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Designated Survivor: Una brutta sorpresa – Recensione

Designated Survivor mette faccia a faccia Kirkman e Lloyd, in una resa dei conti che potrebbe rivelare delle spiacevoli sorprese!

Puntuale come suo solito, Netflix anche questo venerdรฌ ci riporta nella Casa Bianca con Designated Survivor, la cui seconda stagione รจ ripresa settimana scorsa, con l’episodio Un anno dopo.

Come abbiamo visto, Lloyd non รจ certo stato reso inoffensivo, ma la sua latitanza ha solo reso ancora piรน determinata l’amministrazione Kirkman e l’agente Wells in particolare, che hanno fatto della cattura del pericoloso criminale la loro prioritร .ย Questa missione รจ stata svolta sempre nel piรน totale riserbo, con una segretezza che mal si concilia con l’atteggiamento aperto di Kirkman (Kiefer Sutherland), ma che deve essere cosรฌ svolta in modo da non mostrare alla nazione il reale pericolo.

La ferita inferta al popolo americano con la distruzione del Campidoglio รจ ancora aperta, e il pensiero della squadra di Kirkman รจ che ora sia necessario dare alla nazione un qualcosa di positivo su cui concentrarsi, per allontanare i fantasmi della strage.

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Sarebbe bello, se Lloyd non decidesse di ricomparire nel suo stile, con una bella minaccia terroristica. Tornato su territorio americano, il terrorista cerca di mostrare subito la sua determinazione a Kirkman, riuscendo a colpirlo proprio nei suoi affetti.

Una brutta sorpresa si concentra molto sulla conflittualitร  Kirkman-Lloyd. Il rapporto con i figli e l’importanza della famiglia per i due uomini sono al centro del loro contrasto, una battaglia a distanza che Kikrman vorrebbe risolvere con il dialogo, ma che Lloyd, accecato dalla sua vendetta, non intende affrontare se con una minaccia: l’amnistia per non liberare gas nervino durante la cena con i corrispondenti.

L’evento รจ uno dei momenti centrali dell’anno politico americano, solitamente teatro di discorsi programmatici e di rivelazioni che i presidenti tengono appositamente per questa cerimonia. La minaccia di Lloyd costringe l’amministrazione Kirkman ad affrontare un altro difficile rapporto: quello con il Senato.

Fin dal suo insediamento, Kirkman รจ stato visto come un presidente debole, un outsidere che non essendo avvezzo alle dinamiche meno note della macchina politica puรฒ esser facilmente manipolato o aggirato. In Una brutta sorpresa Kirkman sembra essere esattamente in questa posizione, quando la sua scelta di intervenire in modo deciso contro Lloyd viene ostacolato da una commissione del Senato che non esita a far appello a leggi e regolamenti pur di non lasciarlo agire.

La battaglia non รจ sul singolo intervento, ma su una difesa dei principi, sollevando perรฒ un interrogativo estremamente attuale: puรฒ un evento straordinario stravolgere i principi? Domanda che in questo episodio di Designated Survivor diventa centrale, soprattutto per un uomo di principi come Kirkman.

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La bellezza di Designated Survivor รจ questa ingenuitร  con cui si vuole presentare Kirkman come un uomo incredibilmente onesto, pronto a gettarsi in pasto alla stampa con solo la sua correttezza e la veritร  come armi. Nel gioco politico di Washington la sua figura sembra una mosca bianca, quasi un kamikaze, una tendenza che obbliga i suoi collaboratori a prevenire questa sua voglia di stravolgere le regole del gioco politico, riportandolo nell’ottica della sopravvivenza politica.

Sutherland riesce a dare vita al suo Kirkman in modo credibile, riuscendo a mostrare il suo incrollabile idealismo che la sua tenacia, quando si tratta di affrontare a muso duro senatori dalla dubbia moralitร  o minacce alla propria famiglia. La figura del presidente รจ sempre centrale, ma riesce ad essere esaltata dalla cura che viene riservata agli uomini (e le donne) del Presidente, raccontati a rotazione come persone non solo come rappresentanti del potere.

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Una brutta sorpresa รจ il tipico episodio di Designated Survivor, dove political drama e spy story si incrociano in maniera perfetta, mantenendo un ottimo equilibrio e sostenendosi a vicenda. La caccia a Lloyd รจ ideale per esaltare la figura di Anna Wells (Maggie Q), che passa dall’ossessionata all’agente ideale, in una continua crescita del personaggio che non puรฒ che appassionare.

Il finale di questo episodio lascia con il fiato sospeso, come se la chiusura della minaccia ereditata dalla scorsa stagione lasci il posto ad un nuovo nemico nell’ombra. Non ci resta che pazientare fino a venerdรฌ prossimo per scoprire quali sfida attendono l’amministrazione Kirkman e l’agente Wells.

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