Negan è qui, l’inizio della nuova vita di uno dei personaggi chiave di The Walking Dead!
Perché una storia funzioni, tutti dicono che il punto essenziale sia un buon protagonista, con cui il lettore possa identificarsi. Personalmente, ho sempre visto come più importante il villain, il cattivo. Non è facile creare un personaggio che si contrapponga all’eroe, bisogna aggirare la trappola dello scontato del già visto. Negan è qui, l’albo di The Walking Dead dedicato al cattivo per eccellenza della saga zombie di Robert Kirkman, è la prova che costruire un personaggio da contrapporre al proprio eroe è un’arte.
Va fatta una distinzione dal Negan televisivo (un monumentale Jeffrey Dean Morgan) da quello fumettistico, stesso nome per due anime molto simili ma che sono figlie di due differenti contesti narrativi. La versione a fumetti è da sempre uno dei villain più riusciti nel mondo dei comics, con un carisma tale da non riuscire ad odiarlo a prescindere, pur assistendo al suo approccio non proprio amichevole nei confronti del prossimo.
Negan è qui, tuttavia, può essere un ottimo viaggio nel passato del personaggio, a prescindere dal media in cui lo conosciamo. Lettori e spettatori si sono sempre domandati come Negan sia diventato il cattivo che conosciamo, fedeli alla voglia di sapere chi erano prima i protagonisti di The Walking Dead. Su Negan si è speculato a lungo, ma alla fine è stato deciso che le origini del villain dovessero esser raccontate. E alla fine della lettura di queste 72 pagine, non si arriva con le stesse certezze che avevamo alla prima pagina.
Negan prima della catastrofe non era un violento, non uno stinco di santo, ma un uomo comune, con pregi e difetti. Insegnante di educazione fisica, vive accanto alla moglie la malattia di lei, che la conduce alla morte proprio all’insorgere dell’epidemia zombie. Se è vero che ogni uomo ha un punto di rottura, la perdita della moglie è quello di Negan. I suoi primi tempi da sopravvissuto ci vengono raccontati con un misto di disperazione ed ironia, una narrazione piacevole e coinvolgente che ci aiuta a familiarizzare con le caratteristiche note di Negan. Siamo sulla strada che ci porterà all’uomo con la mazza e il giubbotto di pelle nera, lo vediamo prendere pian piano corpo in un mondo brutale, in cui la sopravvivenza è possibile solamente con la durezza di animo e cuore.
Negan è qui è il calvario di un uomo che cerca di sopravvivere ad ogni costo, caparbiamente e contro ogni aspettativa. Le perdite che dovrà subire nella sua lotta sono i pilastri della personalità odiosa che conosceranno Rick e compagni, ma sono la conseguenza estrema di una vita dura e che Negan sceglie di prendere di petto. I suoi coloriti modi di dire, l’atteggiamento da duro mitigato da un umorismo macabro sono i tratti disitintivi del personaggio che pian piano prendono piede nelle pagine di questo albo.
Oltre alla storia di Kirkman, essenziali sono i disegni di Charlie Adlard (con il sostegno di Cliff Rathburn). Sin dalle prime tavole si respira l’aria familiare di The Walking Dead, ma ciò che affascina è l’evoluzione delle espressioni di Negan, la sua postura, che sembrano rafforzarsi con l’aumentare delle difficoltà. Adlard realizza delle tavole che emozionano, raccontando visivamente in modo impeccabile il percorso di Negan.
E ovviamente conosceremo l’origine anche della mazza di Negan, assistendo al loro incontro, al primo utilizzo e soprattutto al ‘battesimo’ dell’arma preferita di Negan, scoprendo l’origine del nome Lucille.
saldaPress, con la complicità dell’imminente Lucca Comics & Games, ha deciso di pubblicare in Italia Negan è qui quasi in contemporanea con l’America, presentandolo proprio alla kermesse lucchese. E per non farci mancare nulla, nell’apposito padiglione dedicato a The Walking Dead sarà possibile farsi autografare la nostra copia di Negan è qui nientemeno che da Robert Kirkman in persona!!
Nel caso non possiate esser presenti a Lucca, recuperate quanto prima Negan è qui, è essenziale per tutti gli amanti di The Walking Dead, in qualunque sua versione!