Ossessioni, violenze, claustrofobia. Ecco alcuni degli ingredienti di uno dei romanzi classici di Stephen King, Il Gioco di Garald
Una coppia decide di passare un week-end romantico e sensuale al lago. Niente potrebbe andare storto… tranne se non stessimo parlando di un romanzo di Stephen King!
Il Gioco di Gerald è uno dei libri “meno celebri” del “re del brivido” pubblicato per la prima volta nel 1992. Fin dalla sua uscita, viene considerato un classico un po’ atipico di King, in quanto la vicenda si svolge quasi interamente all’interno di una camera da letto, pur mantenendo la suspance, l’adrenalina e la tensione emotiva tipici dei libri di King.
Sinossi:
In una casa isolata su un lago, Jessie si piega all’ennesima fantasia sessuale del marito Gerald, che questa volta l’ammanetta al massiccio letto in legno. Ma quando, umiliata, lei lo allontana con un calcio, l’uomo si affloscia inerte, stroncato da un infarto. Il tempo passa e Jessie, immobilizzata e dolorante, sembra destinata ad una morte lenta, resa ancora più atroce dalla comparsa di un affamato cane randagio e da un’ombra misteriosa e irreale che fa capolino nella stanza…
La storia vede al centro la figura di Jessica Burlingame, donna di mezz’età che si ritrova in una situazione tragica e angosciante, ammanettata al letto di un’isolata e sperduta casa sul lago.
Il romanzo, come dicevamo, non è tra i più conosciuti, ma ha da subito riscosso un discreto successo tra i grandi appassionati di King e non e, recentemente, è stato anche prodotto un film Netflix che vanta nel cast attori del calibro di Bruce Greenwood, Carla Gugino e Carel Struychen.
Stephen King e il mondo femminile
La protagonista Jessie dovrà combattere non solo per liberarsi fisicamente dal letto che la tiene prigioniera, ma anche dalle catene che la legano ad un’adolescenza piena di ombre e dolori. Per salvarsi, Jessie dovrà risvegliare antichi fantasmi del suo passato, affrontarli e cercare di comprenderli.
Questa è una delle grandi novità de Il Gioco di Gerald rispetto agli altri romanzi di Stephen King: si tratta di un romanzo psicologico, che indaga in profondità la mente della protagonista scavando nel suo passato, e facendone emergere dolori ed incubi, portando il lettore ad immergersi completamente nei pensieri della protagonista.
A questo proposito, l’espediente delle diverse voci percepite da Jessie è molto interessante.
Dopo ore di prigionia, Jessie inizia a sentire nella sua testa tante voci (ma in realtà poteva sentirle anche prima) che si originano dal suo passato di bambina, dal suo essere moglie, dalle sue conoscenze ed amicizie di gioventù.
Tutte queste voci, che non sono altro che la stessa Jessie, la incoraggiano, la criticano, le consigliano delle soluzioni più o meno valide e colorano il romanzo in maniera assolutamente riuscita.
Un elemento che è stato considerato una particolarità de Il Gioco di Gerald è stata l’indagine profonda del mondo femminile.
Gli uomini rivestono un ruolo diverso all’interno del romanzo: ad esempio, il marito Gerald muore all’inizio della vicenda, il padre di Jessie è fondamentale ma non è mai presente in scena e, solo sullo sfondo, si affaccia la figura del Cowboy dello Spazio…
King si adopera per farci entrare nel mondo di Jessie dall’infanzia alla piena maturità, con tutti i dubbi, le difficoltà e i sensi di colpa che si porta dietro la protagonista.
Alcuni hanno definito Il Gioco di Gerald un romanzo quasi “femminista”, ma non credo possa essere definito in questo modo: se l’unico personaggio sulla scena è una donna, è normale che la protagonista venga analizzata e sviscerata nel profondo, a maggior ragione se si tratta di un personaggio complesso e sfaccettato come Jessie.
Il merito di Stephen King è quello di non aver rappresentato, nella quasi totalità dei casi, il mondo femminile in modo banale e stereotipato.
Il Cowboy dello Spazio
Il Gioco di Gerald non è solo introspezione, ma permane la traccia orrifica tipica delle storie di Stephen King.
Da questo punto di vista, una parte del romanzo degna di nota è quella relativa al cosiddetto Cowboy dello Spazio: uno strano essere, che Jessie pensa essere frutto della sua fantasia e che incombe sulla protagonista quando essa è legata al letto a causa delle manette.
Fino alla fine del romanzo questa figura rimane sfuggevole e Jessie (e il lettore con lei) crede che sia frutto dell’immaginazione dovuta alla debolezza, alla scarsità d’acqua e alla mente provata e non più totalmente lucida della donna.
Jessie definisce questo strano uomo la Morte stessa, venuta a prenderla con il suo terribile cestino di vimini ricolmo di gioielli e ossa. Sebbene il romanzo pecchi di alcune digressioni superflue e si distacchi dal solito horror di King, questa creatura della “mitologia kinghiana” è una delle creazioni più riuscite.
Immaginate di essere legati a un letto, senza possibilità di scappare, e vedete delle strane ombre notturne che si avvicinano a voi, senza sapere se si tratti di realtà o fantasia. La resa dell’angoscia, dell’ansia e della paura che provoca questo personaggio è uno degli elementi che più rimangono in mente alla lettura del romanzo.
Il Gioco di Gerald è una lettura consigliata sia per i fan di King che si sono persi questo romanzo non nuovissimo, sia per gli amanti del genere horror in generale.
Non si tratta del libro più famoso di Stephen King, ma ha degli interessanti e appassionanti risvolti adrenalinici, angoscianti e psicologici.
Il romanzo è disponibile in una recente edizione Pickwick, in offerta su Amazon al prezzo di 9,27 euro.