Chiedete a chiunque abbia mai avuto un animale come sia vivere con loro. La maggior parte delle persone vi dirà che in certi momenti sembra che ti comprendano, concludendo la frase con “Gli manca solo la parola”. E se invece avessero anche quella? Saremmo i protagonisti di Animosity, il nuovo fumetto del catalogo di AfterShock Comics che saldaPress porta in fumetteria a partire da questo venerdì.
L’idea di Marguerite Bennet nel realizzare Animosity è stato il Risveglio, un miracoloso evento che ha consentito agli animali di apprendere l’uso della parola, permettendo loro di interagire con gli umani. Ma questa nuova capacità si accompagna anche ad una forma di intelligenza superiore negli animali, che consente loro di comprendere al meglio la realtà della loro condizione sotto il giogo degli esseri umani.
Animosity è il nuovo comics di Aftershock Comics, pubblicato da saldaPress, in cui gli animali diventano parte integrante della storia!
Protagonisti della vicenda, sono una bambina newyorkese, Jesse, ed il suo cane Sandor, che rientrano nel ristretto gruppo di coloro che riescono a mantenere il proprio rapporto nonostante il risveglio. Nelle prime pagine di Animosity assistiamo a due splash page in cui l’evento viene ritratto in una sorta di rallenty, passando dalla normalità alla presa di coscienza degli animali.
Questo passaggio viene descritto con una lucidità ed un’emotività incredibili. La Bennet mette in mostra diverse scene, alcune di una straziante realtà, quasi un gesto consolatorio per chi ha dovuto fare scelte difficili per i propri animali, altre al limite del tragicomico, ma sempre scandite in modo tale da stuzzicare il lettore su più livelli emotivi.
Animosity si fa apprezzare proprio per questa sua capacità di trasferire nei neo-senzienti animali tutte le caratteristiche tipiche degli uomini. Fin dalle prime battute dell’epopea di Jesse e Sandor, assistiamo ad una sorta di rivalsa del mondo animale, che comprensibilmente destabilizza il mondo civile. Non siamo più portati a sorridere come se stessimo vedendo il Dottor Doolittle, la situazione qui è più complessa, gli animali hanno una nuova scintilla di intelligenza che intendono usare per ribaltare la loro condizione.
Nelle prime battute di Animosity, ci viene mostrato un rapido percorso evolutivo del nuovo ordine sociale, con gli animali che pian piano si organizzano arrivando al punto di essere dei pari degli uomini. È interessante, in questa fase, notare come Sandor preferisca restare al fianco della sua padroncina, nonostante in più di un’occasione il padre, Oscar, manifesti una certa diffidenza nei confronti del cane. È il rovescio della medaglia. Oscar, amante degli animali al punto da dedicare loro la sua vita professionale divenendo veterinario, si ritrova a temerli, spaventato dal loro crescente impeto a prendere in mano le redini di una nuova società.
La Bennet prende una storia insolita e ne fa un comics di ottimo livello. Il suo stile inizialmente troppo rapido, ci accompagna in modo celere negli sconvolgimenti della nuova società, seguendo sempre il punto di vista di Jesse e Sandor. In questo Animosity gioca d’astuzia, ci fa empatizzare con i due personaggi, mostrando la nascita del loro affetto, per darci un punto di vista della vicenda, ma lasciando volutamente un grosso punto di domanda, proprio nel momento più importante della storia. Non è una mancanza, ma una scelta voluta e che apprezzo perché è la chiave del rapporto di Sandor e Jesse alla luce del Risveglio.
Animosity ha una struttura narrativa accattivante, in perfetto equilibrio tra la trama principale e il rapporto tra Sandor e Jesse. Marguerite Bennet riesce a dare spessore emotivo e caratteriale ad ogni personaggio, che siano animali o umani. Non esistono più divisioni di specie, ma gli stessi problemi e gli stessi errori si manifestano tra gli uni e gli altri. Questo primo volume riesce ad accoglierci in questo intrigante contesto narrativo e darci una prima visione di cosa ci attende proseguendo il cammino di Sandor e Jesse verso la loro meta.
Scherzosamente, l’autrice non si trattiene dall’inserire alcuni riferimenti ai classici del rapporto uomo-animale. Vedremo maiali comunisti cercare di convertire un cavallo all’animalismo(riferimento a La fattoria degli animali di Orwell), primati imbracciare fucili come nei remake de Il pianeta della scimmie. Strepitosa e da applausi la citazione alla regina delle leggende metropolitane. Piccole chicche che danno ancora più spessore ad Animosity.
Il tocco delicato della narrazione, caratteristica mantenuta anche nei momenti più tesi, viene reso molto bene anche dai disegni di Rafael De Latorre. Incredibilmente toccante il primo abbraccio tra Jesse e Sandor, emozionante e ritratto in modo stupendamente realistico, una sensibilità che De Latorre trasmette anche alle scene più intense di Animosity.
saldaPress offre ai lettori la scelta tra ben due diverse edizioni di Animosity, il modo migliore per iniziare questa avventura. La casa editrice italiana conferma nuovamente di avere un ottimo occhio nel selezionare il materiale d’oltreoceano da presentare al pubblico nostrano. Scommesse come quelle di The Walking Dead (stravinta ormai) sono diventate piacevoli consuetudini che ci hanno concesso di leggere comics incredibili come Manifest Destiny o one shot come Dreaming Eagles. E ora, a questo parterre d’eccezione, si aggiunge anche Animosity.