Ven 22 Novembre, 2024

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The End of the F***ing World – Recensione

Alla fine delle vacanze natalizie, Netflix ha voluto regalarci la prima stagione di una serieTV pregna di nichilismo adolescenziale.

The End of the F***ing World, creata da Jonathan Entwistle e distribuita dal noto sito di streaming, รจ disponibile sui nostri schermi solo dal 5 gennaio scorso, ma ha giร  fatto innamorare molti utenti grazie ai due attori protagonisti e a una colonna sonora azzeccatissima.

Ma di cosa parla questa dissacrante serie?

The End of the F***ing World, tratto dallโ€™omonimo fumetto di Charles Forsman, รจ la storia di due teenager americani che, stanchi delle loro vite e delle loro famiglie troppo โ€œinquadrateโ€, decidono di partire alla ricerca di un posto dove vivere secondo le loro regole.

James (Alex Lawther) รจ un giovane psicopatico, totalmente insensibile alle emozioni, che nel tempo libero si diverte ad ammazzare animali. Tuttavia, il suo piรน grande desiderio รจ quello di uccidere qualcosa di molto piรน grande di un gatto o un topo: vuole assassinare un essere umano.

La sua scelta ricade proprio su Alyssa (Jessica Barden), la nuova arrivata, ribelle e provocatoria, insofferente nei riguardi della sua famiglia allargata.

Pur non provando alcun sentimento amoroso, i due decidono di stare insieme, presentandosi sempre come una coppia, finchรฉ un giorno Alyssa decide di non tornare piรน a casa.

E cosรฌ i due partono con una macchina rubata, senza avere una meta precisa e guidati dal tipico nichilismo adolescenziale.

La serie รจ formata da otto episodi da venti minuti lโ€™uno, per una durata totale di circa due ore e mezza e, aย prima vista, sembra unaย sit-com dalla cupa comicitร .

I primi episodi sono i migliori della stagione; leggeri e tuttโ€™altro che frettolosi, ci presentano i due protagonisti, costruendone fin da subito le personalitร  e le idee grazie alle loro voci narranti che si alternano in modo perfetto.

Nรจ James nรจ Alyssa sono frutto di stereotipi e, nonostante sembrino dei comuni adolescenti ribelli, mostrano un carattere ben piรน elaborato e complesso di quanto si creda.

Purtroppo, piรน si va avanti con la serie e piรน si ha lโ€™impressione che i produttori abbiano avuto fretta di chiudere. Le azioni si susseguono molto velocemente, tanto che alla fine le loro avventure sembrano ripetitive e superficiali, quasi scontate.

Negli ultimi episodi si accumulano talmente tante cose che tutto diventa molto sbrigativo, ed รจ un vero peccato perchรฉ ciรฒ va a incidere negativamente sul lavoro che i due attori hanno fatto sui loro personaggi.

Mi รจ sorto spontaneamente il dubbio che ciรฒ sia dovuto alla brevitร  degli episodi. Probabilmente sarebbe stato meglio pensarli di una durata piรน lunga, magari da 40 o 50 minuti, in modo tale da dare piรน respiro agli eventi e lasciare uno spazio maggiore alle riflessioni di James e Alyssa.

Al di lร  della bravura degli attori, ciรฒ che rende The End of the F***ing World assolutamente godibile รจ il mix tra unโ€™ottima fotografia e una colonna sonora ben curata.

Lโ€™idea di un viaggio alla ricerca di un vero motivo per esistere per due ragazzi troppo scomodi per le loro famiglie, insieme alle immagini del panorama americano e alle musiche di Graham Coxon, ricordano un poโ€™ Badlands, un poโ€™ True Romance e un poโ€™ Pulp Fiction.

La nostalgia fa da contrappeso allโ€™atmosfera dark, data da un umorismo molto cupo, dando cosรฌ vita a un equilibrio perfetto.

In conclusione, The End of the F***ing World รจ una trasposizione decisamente gradevole, con degli ottimi interpreti, una fotografia molto buona e una colonna sonora azzeccatissima.

รˆ perรฒ un peccato che questo mix vincente, che riuscirebbe a tenere lo spettatore attaccato allo schermo, sia penalizzato dalla divisione degli episodi e, in modo particolare, dalla loro durata.

Non ci resta che sperare che la seconda stagione possa, in qualche modo, andare a correggere qualcuno di questi veniali errori di gioventรน.

In ogni caso, รจ una serie che vi consigliamo!

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