Colonizzare Marte è il pallino fisso dell’umanità, una fissazione che dalla fantascienza sta lentamente prendendo vita grazie agli sforzi di futuristi come Elon Musk. Fortunatamente, per noi videogiocatori questa impresa è divenuta possibile grazie a Haemimont, che con il suo Surviving Mars ci mette nei panni dei primi colonizzatori del pianeta rosso, aspettandoci su Steam.
Dal suo annuncio, Surviving Mars ha dovuto far fronte ad alte aspettative. Difficile parlare di Haemimont Games e non pensare alla saga di Tropico, una serie di titoli gestionali che hanno saputo far breccia nel cuore degli appassionati. Surviving Mars ha sicuramente potuto giovare dell’esperienza della software house, offrendo allo stesso tempo la possibilità di raggiungere un più ampio pubblico, suggestionato dall’ambientazione.
Surviving Mars, colonizzare il pianeta rosso non è un’impresa facile
Il passaggio dalla dinamica ‘dittatoriale’ a quella della colonizzazione planetaria non pare avesse messo in difficoltà Haemimont, ma sicuramente ha tenuto impegnato il team di sviluppo, vista la cura impiegata nell’offrirci un’esperienza il più possibile realistica.
Lo scopo di Surviving Mars non è semplicemente quello di guidarci nella costruzione del nostro avamposto marziano, ma anche di mostrare quanto questa operazione sia incredibilmente lunga e complessa. Quindi, se pensate di partire subito a conquistare con i vostri uomini Marte, rassegnatevi, il primo passo spetta ai robot!
Il punto di partenza, naturalmente, è selezionare il tipo di partita. Pur essendo disponibile la classica partita veloce, il meglio di Surviving Mars emerge nella missione di colonizzazione seria, quella per vera pionieri dello spazio.
In questa modalità, sin dall’inizio avremo modo di decidere aspetti essenziali della nostra colonizzazione, come la scelta del nostro comandante (scegliendo appositi bonus) o quali materie prime caricare sul razzo che ci condurrà su Marte. Non fatevi ingannare dall’aspetto divertente e apparentemente semplice della grafica di Surviving Mars, colonizzare Marte sarà una vera sfida!
Le prime operazioni saranno mirate alla preparazione di un habitat che possa ospitare gli esseri umani, una lunga pianificazione che sarà portata a termine da piccoli robot che dovranno costruire centrali elettriche e depuratori. Per rendere più agevole il loro lavoro, sarebbe meglio trovare un punto di atterraggio del nostro razzo che sia vicino a quante più risorse possibile.
Nelle prime fasi della nostra permanenza marziani, i robot operai recupereranno le risorse da tre fonti: depositi in superficie, cave e, infine, giacimenti sotterranei. Per questi ultimi, saranno necessarie apposite strutture. Atterrare in un punto lontano da questi elementi è una scelta scriteriata, visto che aumenterà la nostra difficoltà iniziale.
Questo passaggio è essenziale. Per quanto sia possibile richiedere l’invio di nuovo materiale dalla Terra, le risorse sono un bene prezioso e, come tale, deve esser usato al meglio. Costruire senza un’idea ben chiara di come realizzare il nostro habitat, o, peggio ancora, senza conoscere il terreno in cui andremo ad edificare gli habitat è il tipico errore che ci condanna ad una colonizzazione prossima all’impossibile.
Surviving Mars mette a dura prova anche i più esperti giocatori di titoli gestionali!
Surviving Mars non è un gestionale leggero, ma cerca di mostrare al meglio tutti i pericoli e le difficoltà di una colonizzazione planetaria. Il momento in cui porteremo anche i primi umani sul pianeta non sarà un traguardo, ma renderà il tutto ancora più divertente (e complicato), dovendo gestire anche l’elemento ‘umano’.
Soprattutto, diventa complesso gestire le cupole, la nostra casa su Marte. La ridotta superficie edificabile di ogni singolo dome ci costringe a realizzarne diversi, in modo da poter offrire ai nostri coloni ogni comfort e soddisfare le loro necessità. Nonostante gli edifici disponibili non siano molti, il loro numero è sufficiente a garantire una minima varietà, che credo verrà aumentata con futuri DLC, in caso di successo del titolo.
Dal punto di vista della giocabilità, Surviving Mars rappresenta una sfida coinvolgente. L’affrontare i primi passi della colonizzazione può sembrare facile, ma vi assicuro che dover calcolare anche il percorso dei cavi elettrici e la posizione di ogni singolo edificio è tutt’altro che facile.
Senza dimenticare l’aspetto tecnologico, ovvero la ricerca che, tramite quattro rami principali, ci consente di trovare nuovi ritrovati tecnici per migliorare la nostra permanenza su Marte. Seguire un percorso di ricerca preciso è una scelta da fare con particolare attenzione, una decisione che va ponderata seguendo quelle che sono le linee guide della nostra strategia di colonizzazione.
Haemimont Games ha realizzato una vera sfida per gli appassionati di gestionali, mettendo a dura prova la loro bravura e competenza. Surviving Mars, nella sua forma più completa, rischia di scoraggiare i neofiti, colpiti da un tentativo di simulare al meglio le difficoltà della colonizzazione, che potrebbe risultare troppo ostica e complicata per chi si approccia per la prima volta al mondo dei gestionali.
Graficamente, Surviving Mars è gradevole, in grado di trasmettere le sensazioni solitamente associate a Marte ed al contempo darci una visione piacevole e divertente delle costruzioni future. I robottini che ci accompagnano nei primi momenti del gioco sono ben caratterizzati.
Surviving Mars è mosso da un motore grafico scattante e fluido, che rende al meglio l’ambientazione di gioco, mostrando in particolare una successione giorno-notte che riesce ad emozionare, oltre a rivelarsi l’ennesima complicazione per la nostra avventura!
Il gestionale di Haemimont Games e Paradox è un piccolo capolavoro, grazie a questa sua profonda caratterizzazione e cura nel dettaglio. Certo, non si può nascondere che a fasi avanzate di gioco si inizi a percepire una certa carenza di contenuti, ma questo può esser facilmente risolto con il rilascio di DLC ed extra.
Surviving Mars riesce, comunque, a soddisfare il palato dei più esigenti giocatori di gestionali, offrendo loro una sfida appagante e impegnativo. D’altronde, stiamo pur sempre colonizzando un pianeta!