Mer 18 Dicembre, 2024

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Orfani: Ringo – Lampi di futuro, l’umanità perduta

Orfani: Ringo ha avuto un ruolo essenziale all’interno della saga fantascientifica creata da Recchioni, al punto che la definirei il vero punto di svolta di Orfani.

Per quanto ogni serie possa essere presa come un’avventura indipendente, capace di offrire un buon intrattenimento anche se non si conoscono i precedenti capitoli, Orfani: Ringo, dal punto di vista del tono narrativo, mi ha colpito maggiormente, per il suo intento di spingere la caratterizzazione del mondo futuro in modo più netto.

Orfani: Ringo – Lampi di futuro, viaggio nell’umanità perduta

Nella seconda stagione di Orfani, si assiste all’emergere del peggio dell’animo umano, un decadimento che ben si concilia con la durezza e il cinismo imperante voluto da Jsana Juric, impegnata nel suo piano per un’umanità migliore. Se il primo volume di questa riedizione di Ringo marchiata BAO Publishing, Alba di guerra, ci riportava nel mondo futuro dopo il finale della prima stagione, Orfani: Ringo – Lampi di Futuro raccoglie i tre albi che hanno mostrato al lettore come l’Italia futura sia diventata un inferno di bassezze morali, una società ferale in cui i nostri quattro protagonisti devono muoversi in cerca di salvezza. Il numero quattro, All’ultimo respiro e Come pioggia compongono un trittico di storie che affondano la propria essenza in questo contrasto emotivo tra società e protagonisti.

Specialmente Nuè, il più tenero dei ragazzi protetti da Ringo, paga il prezzo maggiore. La sua sensibilità e la su fragilità sono un ostacolo in un mondo spietato come quello mostrato in Orfani: Ringo. In Il numero quattro, uno dei numeri più spietati dell’intera stagione, viene costretto a prendere parte ad un roulette russa per il divertimento di un gruppo di uomini che cercano emozioni forti scommettendo con la vita altrui. Nuè affronta una svolta proprio in questo momento, iniziando a capire come solo i più duri e cinici possano riuscire a sopravvivere, ma soprattutto scopre di avere una forza interiore che può essere la sua salvezza.

Già nei due numeri successivi, il suo atteggiamento cambia, mostrando un’evoluzione del personaggio lucida e convincente, in cui gli atteggiamenti eroistici si conciliano con una vena di spregiudicatezza, alimentate dalla volontà di non essere solo l’anello debole della catena, ma di avere un proprio ruolo nel gruppo di sopravvissuti.

Orfani: Ringo – Lampi di futuro offre anche una visione più intima di Ringo, che nonostante il suo ruolo di coriaceo protettore dei tre ragazzini deve affrontare anche i fantasmi del passato. Braccato dalla Juric, Il fu Pistolero deve affrontare le conseguenze delle sue scelte, in un mondo che avrebbe voluto rendere libero dalle menzogne e che ha invece contribuito a distruggere. In questa seconda stagione, Ringo ha il ruolo di mentore saggio, ma non avendo a che fare con il classico eroe (ammesso ne esistano in Orfani),vediamo un uomo che cerca di raggiungere il suo scopo attraverso un viaggio che lo porta ad affrontare il passato. Che si tratti di affrontare uomini regrediti a bestie o i Corvi della Juric, Ringo lascia emergere il suo lato bellicoso e la sua euforia da combattente, ma non nasconde il peso di doversi confrontare con ciò che avrebbe voluto impedire.

Il duo Recchioni-Uzzeo riesce ad inserire al meglio questo spessore psicologico nella storia, creando un’alternanza di tensioni narrative ben orchestrata, in cui le battuTe sono inserite con tempistiche puntuali e con toni realistici, lasciando però prontamente la scena a momenti introspettivi e più emotivi.

Una cura del dialogo con il lettore che arriva con un ugual potenza anche nei disegni, che in Orfani: Ringo – Lampi di futuro sono firmati da Alex Masacci (Il numero quattro), Davide Gianfelice (All’ultimo respiro) e Alessio Avallone (Come pioggia). Il trio di autori, aiutato dalla sempre efficace colorazione, riesce a ritrarre in modo efficace la complessità emotiva della storia valorizzando le espressioni dei personaggi, senza risparmiarsi anche in fase di realizzazione degli sfondi (con una Lucca particolarmente affascinante).

Come per i precedenti volumi, anche in Orfani: Ringo – Lampi di futuro è da apprezzare il lavoro di BAO Publishing nel presentare la saga bonelliana al meglio, con una resa grafica accattivante e con la consueta dose di extra che rende ancora più interessante la rilettura delle avventure di Ringo e Soci.

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