Pane, marmellata ed Happy Days, per qualcuno questo è stata per anni la merenda che si faceva dalla nonna, sognando di vivere negli anni ’50 a Milwakee ed avere come amico il buon vecchio Arthur Fonzarelli. Vi manca già? Bene allora forse abbiamo la soluzione per voi, si chiama Welcome to… e potrete trovarla in questi giorni anche al Lucca Comics and Games.
Anche se non centra nulla con la famosa serie tv questo titolo promette a tutti voi (ma anche a chi la sit-com l’ha vissuta meno) la possibilità di respirare ancora un pochino il profumo dell’aria della provincia americana di quegli anni.
Welcome to…, un family game dal sapore elegantemente anni ’50 – La recensione completa
Ideato da Benoit Turpin, edito da Blue Cocker e distribuito in Italia da Fever Games, Welcome to… (your perfect city) è un originale family game che potrà coinvolgere tutti i giocatori che vorrete, la scatola dice da 1 a 100 (il limite è dato dal numero di fogli del block notes) ed è consigliato dai 10 anni in su, anche se a mio parere giocabilissimo anche da bambini un po’ più piccoli, purché sappiano leggere e scrivere numeri da 1 a 15.
La durata prevista da una partita standard si attesta attorno ai 20-25 minuti, la durata è suppergiù la stessa anche per il solitario, mentre per la cosiddetta modalità esperti invece potrebbe volerci qualche minuto in più.
Una scatola compatta per un gioco semplice
Entriamo più nello specifico ora svelandovi il contenuto di una scatola quadrata molto compatta (misura infatti solo 20 cm per lato ed è alta 6 cm). All’interno quindi troveremo:
- Un block notes da 100 fogli con disegnati i lotti di costruzione e comprensivo, nella parte inferiore, della tabella per il calcolo dei punteggi
- 4 volantini con il riepilogo delle modalità di calcolo punteggi
- 81 carte numero civico/azione
- 1 carta solitario/primo giocatore
- 29 carte Piano Urbanistico (18 standard e 10 avanzati) divise in 3 “gruppi” numerati da 1 a 3
- Il regolamento
Dovremo soltanto munirci di penne (assenti nella scatola) prima di cominciare finalmente a giocare.
In merito al materiale c’è poco da dire: le carte sono abbastanza resistenti, ma io le imbusterei comunque con le apposite bustine protettive, i fogli dei block notes sono monouso, non che sia un difetto ma io avrei previsto delle tavolette metalliche con dei pennarelli cancellabili, esattamente come previsto nella versione mini (che è stata resa disponibile ad Essen e di cui ho scoperto l’esistenza su BGG solo dopo le prime partite).
Per fortuna i block notes aggiuntivi sono acquistabili a parte e i singoli fogli sono disponibili in formato pdf.
Welcome to… semplicità e originalità nella modalità standard
Il gioco è semplicissimo, di fatto le meccaniche si ispirano a quelle di roll and write, con la differenza che non ci sono dadi in gioco! La casualità sta nella pesca e nella “girata” delle carte civico/azione.
Queste carte infatti sono “double face” da un lato troveremo raffigurato un bell’ingresso con un numero civico, dall’altro una delle azioni disponibili ed entrambi i lati verranno utilizzati, appunto girandone il lato di turno in turno.
Partiamo però dal setup in modo che tutto risulti chiaro. Innanzitutto ad ogni giocatore viene assegnato un foglio di gioco strappandolo dal block notes, vengono scelte casualmente 3 carte Piano Urbanistico (una per ciascun “gruppo”) e vengono distribuiti i volantini di riepilogo in modo che tutti i partecipanti possano vederli.
A questo punto si mescolano le carte numero civico/azione e si dividono in 3 mazzi da 27 che vengono posti sul tavolo con il civico a faccia in su. La prima carta con il numero civico in vista di ciascun mazzo viene scartata girandola sul “lato azione”, in modo da creare tre combinazioni civico-azione che possono essere utilizzate indifferentemente e simultaneamente da ciascun giocatore.
Lo scopo di Welcome to… sarà quello di costruire una nuova casa semplicemente segnando sul proprio foglio uno dei 3 numeri civici visibili e compiendo (se possibile ed utile alla nostra causa) l’azione associata. Per esempio se ho una combinazione 7-piscina potrò costruire una casa assegnandole il civico 7 e costruendo anche la piscina (se disponibile per quel lotto).
L’unico vincolo è quello di costruire in ciascuna via in ordine numerico, se non possiamo costruire “guadagneremo” un rifiuto al permesso di costruire.
La partita può terminare in 3 modi: quando un giocatore soddisfa i 3 piani urbanistici, quando costruisce tutti i lotti della sua scheda oppure quando accumula 3 rifiuti alla costruzione.
Le azioni e le modalità di gioco di Welcome to
Tutto quanto sopra si riferisce alle due modalità di gioco “standard”, sia per le partite semplici, senza Piani urbanistici avanzati, sia per quelle avanzate che comprendono oltre a questi ultimi anche la possibilità di costruire le rotatorie.
Esistono infatti due ulteriori modalità che si giocano con un mazzo unico anziché con 3 mazzi a numero ridotto.
Nella “modalità esperti” viene scelto casualmente il primo giocatore, dopodiché ciascuno pesca 3 carte (stavolta il lato visibile è quello delle azioni), ne sceglie due che utilizza per costruire, infine le scarta e consegna la terza al giocatore successivo (in senso orario). Da qui in poi si fa il refill della propria mano pescando 2 carte. Si gioca sempre in simultanea.
La “modalità solitario” è del tutto analoga a questa con la differenza che il giocatore scarta tutte e 3 le carte e che, a differenza delle altre modalità, quando il mazzo termina le carte non vengono rimescolate.
Passiamo ora a descrivere brevemente le azioni che possiamo compiere in ‘Welcome to…’ contestualmente alla costruzione di un nuovo lotto:
- Geometra: permette di aggiungere una staccionata fra 2 terreni a scelta
- Agente immobiliare: aumenta il valore dei complessi compresi fra le staccionate
- Paesaggista: permette di ampliare i parchi della via dove costruiamo
- Piscina: permette di costruire una piscina, ma solo al civico con il quale è combinata
- Agenzia per il lavoro: permette di reclutare lavoratori temporanei e guadagnare punti a fine partita
- Bis: permette di costruire un secondo civico “bis” a scelta fra quelli già piazzati, ma fa guadagnare un malus
Si possono inoltre costruire fino a 2 rotatorie, applicando anche in questo caso dei malus, per poter “azzerare” la numerazione in una determinata via.
Welcome to… “a not so perfect city”, le nostre conclusioni
Innanzitutto c’è da apprezzare l’idea veramente originale che sta alla base di questo gioco. ‘Welcome to…’ risulta essere un family game semplice e veloce, adatto a tutti e che mi sento di consigliare caldamente anche ai neofiti.
In seconda battuta c’è da dire che tutte le meccaniche filano quasi sempre lisce, i turni in contemporanea fanno sì che vi sia una totale assenza di tempi morti. L’altra faccia della medaglia è però che è difficilissimo accorgersi se qualcuno imbroglia, soprattutto se si è in tanti a giocare e c’è qualche “eterno indeciso” che finge di sbagliare riga per cancellare, riscrivere e ricancellare. Ma questo è un problema di chi non sa scegliere gli amici con cui giocare…
Vi chiederete perché ho sottolineato “quasi sempre”. Ve lo spiego subito calando il primo asso: l’azione Bis è di fatto inutile e controproducente ai fini del gioco. Ho provato più e più volte a cercare di capire come usarla a mio vantaggio ma mai mi è stata utile a vincere una partita. Ma se qualcuno ha trovato il modo di riuscirci me lo faccia sapere nei commenti, perché l’altro ieri non ho dormito cercando di trovare un modo per rivalutarla e capire come usarla!
È vero, in ‘Welcome to…’ c’è un Piano Urbanistico speciale che fa guadagnare 8 punti se costruiamo 5 civici Bis, peccato che nel contempo il malus sia di ben 12 punti! Senza contare che focalizzandomi sui Bis nel frattempo non farò sicuramente punti con parchi e piscine.
Pur essendo un gioco con elementi consumabili (per essere sincero la cosa è un po’ difficile da digerire per me) devo dire che la grafica è curatissima, tant’è che giocandoci mi ha fatto dimenticare le mie remore nei confronti di questo genere di giochi che spesso reputo di quarta categoria. Basti solo vedere la qualità delle stampe dei volantini con il riepilogo dei punteggi. Quindi per me questo esame lo passa a pieni voti!
Detto ciò, vi dirò che nelle partite standard mi è piaciuto, perlomeno per l’originalità dell’idea, ed anche la modalità solitario ha un suo perché ed è essenzialmente gradevole. L’unico difetto in queste modalità (purtroppo però grosso) è proprio quello che ho appena descritto. Nonostante ciò lo considero un filler che rigiocherò ancora parecchie volte, includendo anche gli amici “casual gamer”.
La cosiddetta modalità per esperti però non mi ha convinto, tant’è che l’ho ribattezzata “modalità per fortunelli”. Già perché se nella modalità standard il gioco gira bene e la strategia di costruzione ha una certa importanza, in questa modalità il “fattore C” pesa troppo, la fortuna nella pesca delle carte influisce drammaticamente sulla possibilità di ottenere per primi gli obiettivi dei Piani Urbanistici, rendendo un po’ troppo aleatorie le strategie ed aumentando il rischio che qualcuno bari, visto che non possiamo prestare attenzione alle carte di tutti senza inficiare sulla velocità e fluidità di gioco.
Quindi, facciamo i conti della serva: paragonando Welcome to… a un calciatore famoso lo potremmo definire come un “Cassano” o un “Balotelli”, talentuosi ma scostanti. Risulta essere un family game originale e gradevole, un buon modo per passare una mezz’oretta in compagnia mentre si ragiona su qualche bel cinghialone da intavolare, ma ha due pecche che ahimè non gli permettono di salire nell’Olimpo dei miei favoriti.
Lo consiglierei? Dipende, se pensate di poter sorvolare sulle pecche e se a Natale volete proporre ai parenti che vedono giochi da tavolo solo dal 24 dicembre al 6 gennaio un gioco diverso dalla tombola e dal Monopoly, potete lanciarvi tranquillamente nell’acquisto, vedrete che nonne e zie vi faranno vincere i classici 2,20 € delle scommesse clandestine con più gioia rispetto al 2017 (ma non ve lo confesseranno mai…)
E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento qui sotto perché non bisseremo la recensione (mica vogliamo perdere punti…)