Credo che non esista una forza motrice piรน potente dell’immaginazione. Da questa scintilla, chi ha la fortuna di saperla addomesticare puรฒ creare interi universi, ma come si puรฒ spiegare la potenza e l’importanza dell’immaginazione? Sembra scontato, ma con una storia ovviamente. Ed รจ esattamente quello che hanno fatto Maurizio Temporin e Fabio Guaglione, autori che di immaginazione se ne intendono parecchio, data la loro natura di registi e sceneggiatori, con il loro IF – La Fondazione Immaginaria. Guaglione,giusto per chiarezza, รจ una delle menti dietro il progetto Ride, che con fumetto, romanzo e film ha dato una bella scossa alla narrazione italiana nel 2018,
IF – La Fondazione Immaginaria, inno all’immaginazione
IF โ La Fondazione Immaginaria รจ il romanzo con cui i due autori vogliono creare un inno all’immaginazione, nella sua forma piรน pura e dirompente. E sappiamo tutti che questa forza primigenia si associa al meglio all’adolescenza, periodo di formazione in cui Guaglione e Temporin inseriscono la loro avventura.
Il protagonista รจ Leo, un adolescente che vive in Italia ma di origine straniera, costretto a dover convivere con una difficile integrazione, una madre malata ed una zia ipercritica che cerca di mantenere tutto in ordine. Leo ha perรฒ un segreto: la passione per la scrittura. Il suo talento รจ una delle molle della sua esistenza, ma ne รจ al contempo un freno. Il ragazzo รจ convinto che il suo dono sia anche una maledizione, dato che ciรฒ che riversa nei suoi racconti prende vita, che sia positivo o negativo. Per Leo scrivere diventa un delicato gioco tra la voglia di creare ed il timore di generare incubi, una paura legata alla morte del padre, di cui si sente responsabile.
La vittoria di un concorso letterario aprirร a Leo l’accesso alla Fondazione Immaginaria, una scuola che accoglie giovani talenti per aiutarli a sviluppare il loro dono. Quello che il ragazzo non si aspetta รจ di scoprire come dietro le mura di questa insolita istituzione ci sia ben altro.
Va detto che IF โ La Fondazione Immaginaria si rivolte ad un pubblico adolescenziale, che puรฒ simpatizzare maggiormente con protagonista e personaggi di contorno. L’idea di partenza del duo autoriale รจ sicuramente lodevole e presenta numerosi punti a favore, ma rischia di scontrarsi con un pericolo piuttosto marcato: la lunghezza. Non so quanto un adolescente di oggi possa sentirsi attratto da un tomo che supera le 400 pagine, e questo interrogativo rischia di ritorcersi contro quello che, a mio avviso, รจ un ottimo romanzo per giovani lettori (ma non solo).
L’avventura di Leo non รจ solo un atto di dichiarato amore all’immaginazione, ma si puรฒ considerare una descrizione di un periodo della nostra vita in cui la creativitร puรฒ aprire porte che prima non avevamo mai nemmeno immaginato. La scoperta di Leo di questa realtร in cui l’immaginazione ha una potenza incredibile รจ un’allegoria travolgente, coniugata alla perfezione dai due autori con una spinta simil-scientifica che trasforma IF โ La Fondazione Immaginaria in un’opera che strizza l’occhio ad una cultura pop che puรฒ avvicinare diverse generazioni di lettori.
Avendo qualche capello bianco, nel leggere IF โ La Fondazione Immaginaria ho ritrovato parte della mia immaginazione perduta, ho visto una voglia di omaggiare i canoni della narrazione d’avventura (fumetti, romanzi, film, nessuno escluso) che diventa non tanto una citazione forzata, quanto un accorto utilizzo di strumenti funzionali all’immedesimazione del lettore con la storia narrata.
Se la scoperta di cosa si nasconda nella sede toscana della Fondazione Immaginaria e il battesimo del fuoco di Leo sono un inconfondibile richiamo alla X-Mansion di marvelliana memoria (dalla scuola per ‘giovani dotati’ all’aereo nascosto sotto la scuola), va riconosciuto a Guaglione e Temporin il merito di avere diluito questo richiamo ad una narrazione emotiva che trasmette pienamente lo spirito della storia.
Lo stupore di Leo, l’interazione con i suoi compagni di studi e la sua iniziale difficoltร nel concepire come questa realtร vada oltre ogni sua immaginazione vengono trasmessi con una delicatezza ed una passione che sono travolgenti. In alcuni dialoghi, a dir la veritร , si ha la sensazione che IF โ La Fondazione Immaginaria abbia voluto puntare troppo ad una verbositร scientifica che rischia di stufare giovani lettori. Si tratta di brevi passaggi che non appesantiscono troppo la lettura.
IF โ La Fondazione Immaginaria riesce a trasmettere una passione per la narrazione da parte degli autori, che pur volendo imprimere in certi momenti un richiamo al Viaggio dell’Eroe e le sue dodici tappe, riescono a rimanere coerenti nell’offrire una lettura avvincente per dei giovani lettori.
Data l’ormai prossimo Natale, l’edizione Mondadori di IF โ La Fondazione Immaginaria puรฒ esser il regalo ideale per un giovane lettore.