Mar 24 Dicembre, 2024

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Titans: Netflix torna nell’universo DC Comics – Recensione

Non di sola Marvel vive il contesto supereroistico di Netflix. Anche la Distinta Concorrenza ha trovato collocazione nel palinsesto di Big N con prodotti come Black Lighting o la serie animata Young Justice. Questa presenza รจ ora ampliata dallโ€™arrivo di Titans, che dallo scorso venerdรฌ รจ andata a rimpolpare il comparto metaumano di Netflix, che negli ultimi tempi ha annunciato piรน abbandoni che riconferme.

Arriva su Netflix Titans, la nuova serie dedicata ai supereroi di DC Comics

Per la sua serie, Netflix ha scelto di non affidarsi alla prima vita dei Teen Titans, quella degli anni โ€™60 per intendersi. Allโ€™epoca la formazione originaria sembrava principalmente una sorta di club delle spalle degli eroi titolari DC Comics, presentando una serie versioni giovanili di Batman, Superman, Flash e soci. La fonte di ispirazioni per Titans sembra essere piรน New Teen Titans, la saga degli anni โ€™80 con cui Wolfman e Perez inserirono nuovi personaggi, slegati dallโ€™avere un passato nellโ€™ombra di eroi piรน blasonati.

Ed รจ stato un bene che Titans abbia preso questa direzione. Scegliendo questa formula, infatti, si รจ riusciti a creare una sorta di dualismo, in cui a nuova generazione di eroi adolescenti si trova a dover stabilire la propria direzione, sotto la guida di un leader che diventa il fulcro narrativo della serie: Dick Grayson, ossia il primo Robin.

titans 1

La storyline principale di Titans, che mi sembra ispirata dalla mini Terror of Trigon, si basa sulla figura di Rachel Roth (Teagan Croft), giovane inquieta dotata di un particolare potere di empatia. Sin dalla prima apparizione, Rachel ha una connotazione tormentata, in cui il suo potere si connota come una possessione. Improvvisamente, la ragazzina diventa lโ€™oggetto dellโ€™interesse di una misteriosa e potente setta, che nella sua caccia alla preda finisce per incrociare un Dick Grayson in cerca di una nuova dimensione per la propria esistenza.

Questo passaggio sbilancia parzialmente lโ€™equilibrio della storia. Titans inizialmente sembra focalizzarsi sulla figura di Rachel (la Raven dei fumetti), ma il tema principale della serie diventa rapidamente la faticosa ricerca di una propria identitร  da parte di Dick Grayson, lasciando la storyline di Rachel spesso in secondo piano.

Ma non รจ un male, attenzione, perchรฉ il lavoro su Robin รจ stupendo. Crescere allโ€™ombra di una personalitร  come quella di Bruce Wayne/Batman non รจ semplice, essere lโ€™eterna spalla (come canta Cremonini, Nessuno vuole essere Robin) senza mai potersi ritagliare una propria identitร . Per Dick, questo processo รจ stato piuttosto tormentato, e Titans ne offre una rivisitazione convincente. Spettacolare, in tal senso, il far vedere nei flashback Bruce sempre come un’ombra, di sfuggita o nell’ombra, ottimo strumento per indicare il suo manovrare dietro le quinte, caratteristica che Dick patisce.

Brenton Thwaites incarna un buon Dick, sia nella sua figura di poliziotto burbero che di eroe allo sbando. Perchรฉ non neghiamolo, Robin รจ palesemente fuori controllo, con una violenza repressa che nasconde il suo turbamento, incarnato perfettamente dalla paura espressa dal personaggio che tenere troppo a lungo una maschera possa creare una distacco dalla realtร , creando unโ€™oscuritร  che divora lโ€™anima.

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Titans sviluppa al meglio questo concetto. In alcuni punti della serie, questa difficoltร  di Dick viene mostrata sin nelle sue radici, quella tragica notte in cui morirono i Grayson volanti e il giovane Dick venne cresciuto dal miliardario Bruce Wayne. La vendetta che animava il figlio sopravvissuto dei circensi rischiava di avvelenargli lโ€™anima, almeno fino allโ€™arrivo di Wayne e alla possibilitร  di usare unโ€™altra strada. Ma siamo sicuri sia stato meglio?

Ci si รจ sempre chiesti fino a quando un uomo, per quanto straordinario come Bats, possa lottare prima di perdere il proprio equilibrio mentale. Titans mostra anche questo, sul finire di stagione, con una puntata magistrale in cui si affonda a piene mani nellโ€™anima tormentata di Dick e si esplora un lato oscuro di Bats, per quanto oniricamente.

A ben vedere, questa prima stagione di Titans, per quanto bene scritta, รจ una sorta di grande introduzione a quella che promette di esser unโ€™interessante serie futura (giร  confermata la seconda stagione). Il ruolo dellโ€™eroe รจ il vero protagonista, il peso che inevitabilmente opprime lโ€™anima dellโ€™uomo dietro la maschera.

La sceneggiatura sviluppa in modo convincente il difficile rapporto tra Dick e Bruce, quel distacco che, almeno nei fumetti,ย  porterร  poi Grayson ad assumere il ruolo di Nightwing, sotto ispirazione anche di Superman. Lo vedremo anche nel futuro di Titans? Lo spero, ma non ci sono anticipazioni in merito.

Personalmente, ho adorato lโ€™aver voluto costruire questo contesto emotivo facendo intervenire anche il secondo Robin, lo sfortunato Jason Todd (Curran Walters). In una sola serie, i due Robin che piรน di tutti hanno influenzato il percorso del Cavaliere Oscuro รจ una bella botta! Dick e Jason sono due lati antitetici del sidekick di Batman, e in Titans questa loro contrapposizione รจ ben sviluppata, con una puntata in cui le loro origini come spalla sembra motivare anche il loro diverso approccio al ruolo. Dove Dick, per quanto sbandato, cerca di mantenere una bussola morale, anche contrastando alcuni precetti del suo mentore, Jason รจ ferale, anarchico e brutale. Lโ€™antitesi che li separa รจ anche lโ€™ispirazione per uno degli episodi migliore della serie.

In Titans la trama principale rischia di venir offuscata dalla perfetta caratterizzazione dei dilemmi interiori di Dick Grayson

Ma non dimentichiamo che Titans รจ la storia di un gruppo.

Se Rachel rimane quasi uno strumento narrativo per aggregare il gruppo, mi รจ sembrata miglio definita Starfire. Tralasciando le polemiche sulla scelta di Anna Diop nel ruolo, la performance dellโ€™attrice รจ convincente, complice uno stile badass da film di blackploitation suggestivo, caratteristica che si รจ persa nellโ€™altra serie DC con un eroe afroamericano, Black Lighting.

Promettente il Beast Boy di Ryan Potter, che merita di essere approfondito nella futura stagione. La sua doppia natura, uomo e animale, pian piano prende spessore, promettendo uno sviluppo interessante del personaggio. ย Il suo ingresso in scena รจ anche lโ€™occasione per dare una prima occhiata anche alla futura serie DC Comics, Doom Patrol, che esordirร  a febbraio. E veder Robotman, Elasti-girl e Negative Man ha il suo fascino, sul sottoscritto la curiositร  di vedere la loro serie ora รจ bella forte.

A conti fatti, rimane la solita domanda trattando un prodotto del genere: Titans รจ interessante solo per i voraci lettori di comics?

Assolutamente no. Chi ha familiaritร  coi personaggi e il mondo dei comics ritrova sicuramente con piacere i vari riferimenti, ne cerca parziali identitร  e puรฒ convenire che ci si trovi di fronte ad un prodotto che piรน di altri onora il rispetto di una certa aderenza allo spirito della controparte cartacea. E che salteranno sul divano per la scena post-credit al termine dellโ€™ultima puntata! Senza contare i piccoli richiami al mondo dei DC Comics ( come Falco e Colomba), che specialmente nel finale di stagione sono un inno al Cavaliere Oscuro (basta, non posso dire altro!).

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Per i neofiti, Titans รจ una serie che appassiona, complice un ritmo narrativo bene gestito. Nonostante un iniziale tono cupo, qualche piccola concessione ad un umorismo di alleggerimento fa bene alla serie, creando i presupposti per una tensione che esplode nei giusti momenti. Gli sceneggiatori hanno anche usato bene i contrasti emotivi, toccando una vetta di bravura nella gestione della Famiglia, il braccio armato dei villain, che risulta divertente ed inquietante allo stesso tempo.

Per tutti, invece, ci si gode delle scene di combattimento ben coreografate, con un tasso di violenza non solito per una serie del genere. Titans utilizza anche questi attimi per presentare lโ€™acredine interiore dei personaggi, mostrandone anche lโ€™oscuritร  interiore che trova libero sfogo in questi frangenti. Ampiamente mostrato dal sangue che scorre copioso, creando anche un contrasto cromatico intrigante rispetto al tono scuro e freddo dellโ€™ambientazione.

A conti fatti, in un periodo in cui salvo la riconferma di Punisher sembra che Netflix perda carisma sui supereroi, Titans si rivela come un punto di ripartenza da non sottovalutare. Se vengono limati i piccoli difetti presenti e si crea finalmente un piรน ampio contesto narrativo DC, che contempli anche lโ€™annunciato Doom Patrol, si potrebbe pensare di mandare in soffitta lโ€™Arrow-universe e ripartire da qui, magari iniziando a legare le serie al DCEU, che con Aquaman sembra finalmente pronto a rinascere.

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