C’è un vecchio adagio che recita: “la misura di un eroe sono i suoi nemici” e, nel caso dell’Uomo-Ragno, la cosa è pura verità.
La cosiddetta rogue gallery dei nemici di Spider-Man ha un solo epigone nel mondo dei fumetti, per varietà e leggendarietà: quella di Batman.
Scopriamo quali sono i più temibili nemici di Spider-Man affrontati dal Ragno dal 1962 a oggi
Quella che segue, piccola premessa, non è una semplicistica classifica dei personaggi più forti, ma un elenco dei villain che, nel corso degli anni, hanno conquistato un posto granitico nel pantheon fumettistico e nel mio cuore di appassionato.
Ciò detto, partiamo pure!
Green Goblin
Avanti, avevate davvero dei dubbi?
L’arcinemico per eccellenza di Spider-Man, il suo Joker, il suo Lex Luthor, il suo ananas (se siete una pizza).
Colpevole di una serie pressoché interminabile di orrendi crimini, quasi tutti perpetrati ai danni del povero Peter Parker, l’ex industriale Norman Osborn, divenuto pazzoide mascherato e assassino super forte dotato d’aliante, verrà principalmente ricordato per aver ucciso Gwen Stacy (sì, sento i vostri SNAP fin qui, ma è comunque colpa di Norman) e, assieme ad essa, l’innocenza nei fumetti di supereroi in pieni Sixties.
Personaggio e persona contorta, pericolosa e determinata a livelli disumani (con o senza siero), Norman è e sarà sempre la nemesi perfetta per Peter: ne conosceva/conosce l’identità segreta ed è il padre del suo migliore amico, ha i mezzi, la forza e la follia per fare cose che sono, semplicemente, l’opposto esatto del concetto di eroismo iper-responsabilizzato di Spider-Man e, di recente, è stato a lungo unito al simbionte Carnage (altro membro di questa classifica di loschi figuri), accentuando in modo quasi assurdo la sua pericolosità.
Al cinema l’abbiamo visto col ghigno satanico di Willem Dafoe nel primo, storico Spider-Man di Raimi, nonché nella confusa e dimenticabile versione di Marc Webb in The Amazing Spider-Man 2.
Chissà che futuro riserva il cinema per Normie, ora che Spidey è parte integrante dell’Universo Cinematografico Marvel.
Dottor Octopus
L’occhialuto panzone, con le sue insopportabili braccia attaccate alla schiena e i suoi imbarazzanti tagli di capelli, è mutato, nel corso degli anni, da semplice macchietta wannabe-super-arcinemesi, a credibile e drammatica minaccia per Spider-Man.
Il suo peso narrativo ha raggiunto livelli tali da poter rivaleggiare con chi è, ovviamente, al primo posto di questa disordinata e sgangherata classifica-non-classifica.
Senza dubbio, una grossa mano alla scalata di Ock l’ha data la lunga saga di Superior Spider-Man, dove (se avete vissuto su Ganimede fino a ieri) il nostro scienziato pazzo riesce, quasi, ad ammazzare Spidey e a prendere il suo posto nel suo corpo, creando una versione distorta e a suo dire più efficiente dell’eroe ragnesco.
Ora, al di là di alcune bestialità che non perdonerò mai a Octavius, tipo l’aver massacrato di botte Felicia Hardy (ti odio, maledetto), ho trovato l’intera saga in questione estremamente godibile e divertente da leggere, seppur con la convinzione granitica che prima o poi Peter avrebbe fatto ritorno, per mettere a posto i casini di Ock e prendersi una bella dose di m#@?a al posto suo.
Ora Otto gira per il Marvel Universe col corpo di Peter e un costume che è una crasi fra il suo e quello di Spider-Man e, dopo aver fatto da lacchè al finto Cap fascista di Secret Empire, chissà quali altre nefandezze ha in mente di compiere.
Vale la pena ricordare anche che Octopus ha goduto di una strepitosa trasposizione cinematografica, da parte del fuoriclasse Alfred Molina, nell’amato ed acclamato Spider-Man 2, capolavoro di Sam Raimi; film che tanto fa sbrodolare gli insopportabili teorici del “ai miei tempi i film dei supereroi erano meglio“.
Venom
Il terrificante simbionte alieno, che dopo aver abbandonato quell’ingenuo di Peter Parker che lo aveva raccolto su Battleworld durante le primissime Guerre Segrete, trova “asilo” nel corpo e nella mente disturbata di Eddie Brock (e in un sacco di altra gente, più avanti) è senz’altro uno dei cattivi più iconici e minacciosi, oltre che affascinanti, dell’intero universo narrativo di Spider-Man.
Un po’ per la sua forza, il suo aspetto, la sua ferocia; e un po’ per il suo essere così simile al nostro eroe (non fa scattare il senso di ragno), Venom è senza dubbio uno dei più importanti nemici di Spider-Man.
La cosa più “attraente” del personaggio di Venom è senza dubbio il suo stare in bilico fra malvagità pura e distorto eroismo, al punto che non mi spingerei a definirlo un “antieroe” quanto più un “antivillain”, se mi passate il neologismo.
Figlio prediletto degli anni ’90 e della mente di David Michelinie, oltre che dalla matita di Todd McFarlane, il Lethal Protector ha già goduto di due trasposizioni cinematografiche, una come antagonista di Spider-Man e una come assoluto protagonista.
Il fascino venomiano di cui parlavo poco sopra lo si è potuto assaporare anche in quei due film: nonostante fossero entrambi orrendi, la gente si è riversata in massa al cinema per vederli.
Con Venom non sbagli mai, anche quando sbagli tutto.
Sciacallo
Altro giro della giostra, altro professore universitario, dopo Lizard.
Questa volta, però, se possibile il pessimo Miles Warren riesce ad essere più disgustoso e viscido di uno che si può letteralmente trasformare in un rettile e che si è mangiato suo figlio.
La creatura di Gerry Conway e Ross Andru, nata nel 1965 come semplice professore di fisica alla ESU (e ovviamente creata da Lee e Ditko) e trasformata dai due artisti citati in apertura nel supervillain Sciacallo nel 1974 (The Amazing Spider-Man #129), ha una lunghissima lista di peculiarità meschine, la prima delle quali è senz’altro l’ossessione, amorosa e sessuale, per la giovane Gwen Stacy, anche se quest’ultima potrebbe benissimo essere sua nipote, quando la conosce.
Quando la povera Gwen muore in seguito allo scontro celeberrimo fra Peter e Goblin, Warren ha un primo assaggio di totale follia e cerca di clonare, con successo, la sua giovane amata e il suo partner.
In seguito ad alcune azioni criminose, la follia prende il totale sopravvento nel, un tempo, mite professore e lo porta alla creazione dell’alias dello Sciacallo, al quale attribuire le colpe della sua condotta sconsiderata.
Da qui in poi, è una gran girandola di cloni e cloni di cloni, che non mi sembra il caso di ricordarvi per l’ennesima volta, no?
Lizard
Il Dottor Curt Connors, insegnante di Peter alla ESU e brillante scienziato, dopo aver perso un braccio in Vietnam dedica tutto sé stesso alla ricerca sulle capacità rigenerative delle lucertole, nella speranza di farsi ricrescere ciò che gli manca.
Da qui a perdere il controllo, come nelle migliori storie horror, il passo è veramente breve.
Protagonista di alcuni dei passaggi più orrorifici dell’epica ragnesca, tra cui alcuni episodi di cannibalismo familiare, Lizard è uno dei nemici più temibili di Spidey sia per imponenza fisica che per pura ferocia scatenata.
Ritratto sul grande schermo nella (sfortunata) dualogia diretta da Marc Webb dall’attore britannico Rhys Ifans, Lizard è uno dei tanti villain del Ragno che incarna alla perfezione anche il concetto più “zoologico” della suddetta galleria di cattivoni.
Fra rinoceronti, scorpioni, tarantole, avvoltoi e polipi; i nemici di Spider-Man sembrano per la maggior parte appartenere al regno animale e, in quest’ottica, una lucertola assassina alta due metri e mezzo e capace di sollevare un camion è forse quella che più di tutte colpisce l’immaginario dei lettori.
Sicuramente ha sempre colpito il mio.
Avvoltoio
“Un vecchio col costume da uccello“.
Come noterete, per accompagnare la descrizione di Adrian Toomes, non ho scelto un’immagine tratta da “Spider-Man: Homecoming“, ma una tavola originale di Steve Ditko (co-creatore del personaggio assieme ovviamente a Stan Lee).
Per quanto l’eccellente performance di Micheal Keaton e del comparto di concept art dei Marvel Studios abbiano ridato un po’ di lustro e di credibilità ad un personaggio sempre in bilico fra il ridicolo e il drammatico, per questa lista mi necessitava la prima versione, quella più campy, di Toomes.
Anziano, più volte sconfitto dalla vita prima ancora che da Peter Parker, Toomes è un po’ un simbolo di resilienza (criminale) e di riscatto per…la terza età.
Ho sempre, bizzarramente, tenuto in grande considerazione questo personaggio; vedere un uomo di quell’età, con quel ridicolo costume, tenere testa al Ragno e alla sua tempesta di battute sul suo aspetto e sulla sua data di nascita, ha sempre creato in me una sorta di ammirazione verso uno dei primi underdog fra i comprimari (malvagi) ragneschi.
Kraven il Cacciatore
Sergei Kravinoff, creato sulle pagine dell’Arrampicamuri nel 1964 da Stan Lee e Steve Ditko, è uno dei villain più pittoreschi mai apparsi in casa Marvel.
Vestito con la pelle di un leone, come un novello Tarzan, Kraven è, in realtà, molto più pericoloso di quanto il suo ridicolo vestiario lasci intendere.
Senza poter fare affidamento su nessun incredibile superpotere (grazie ad una pozione speciale è più forte e più veloce di un normale essere umano, ma molto meno di Spidey), nel corso di una delle storie ragnesche più meravigliose mai realizzate, L’Ultima Caccia di Kraven, riesce a sottomettere Peter e addirittura a seppellirlo e sostituirlo, indossando il suo costume come un cacciatore con la pelle delle bestie uccise.
Negli ultimi anni, Kraven è rimasto un po’ defilato, all’interno della rogue gallery di Spidey; ma ha di recente fatto ritorno, sia nelle surreali storie di Squirrel Girl che, da poco, nelle pagine di The Amazing Spider-Man nella saga Hunted.
Carnage
Lo psicopatico, serial killer e maniaco Cletus Kasady non è solo uno dei nemici più pericolosi di Spider-Man, ma anche uno dei più inquietanti.
Di più; Carnage è, caso più unico che raro, forse l’unico villain ragnesco a fare più paura nella sua versione “umana” che in quella dotata di simbionte fatto di sangue.
Nato come supercattivo grazie ad un “seme” lasciato da Venom nella cella che Kasady condivideva con Eddie Brock, Carnage è la manifestazione più pura della violenza sadica insita, ahimè, in ogni essere umano e lasciata libera di sfogarsi senza alcuna restrizione morale o legale.
Protagonista, o meglio antagonista, di alcune saghe storiche degli anni ’90 (su tutte Maximum Carnage) il mostro è stato a lungo una spina nel fianco del Ragno durante il periodo più forzatamente “edgy” dei comics USA, dove (a causa della Image) tutti i supereroi divennero dei torvi musoni costantemente in bilico fra eroismo ed antieroismo.
Di recente abbiamo rivisto Carnage nella scena post-credits del disastroso Venom (2018, di Ruben Fleischer), interpretato da Woody Harrelson con la parrucca di Telespalla Bob.
Uomo Sabbia
William Baker, alias Flint Marko, alias l’Uomo Sabbia (problemi d’identità Sandy?) è uno dei pochi nemici di Spider-Man che, negli anni, ha cercato di rimettersi “in riga”, entrando anche per un brevissimo periodo nei Vendicatori.
Uomo violento, complesso e profondamente triste; Marko/Baker non è mai riuscito fino in fondo né ad essere un cattivo né un eroe.
Ha dato del filo da torcere coi suoi poteri “sabbieschi” a Spidey in più occasioni, nel corso di battaglie iconiche fra i due o come membro dei Sinistri Sei.
L’Uomo Sabbia è anche uno dei nemici di Spider-Man ad aver goduto di una trasposizione cinematografica: nel vituperatissimo Spider-Man 3 di Sam Raimi, interpretato da Thomas Haden Church.
In un film, più o meno, disastroso, il criminale sabbioso fu uno dei pochi punti di forza della pellicola, sia per quanto riguarda la (per allora) CGI che per il suo arco narrativo.
Camaleonte
L’ex spia russa dal nome didascalico e dal cognome involontariamente esilarante (si chiama Dmitri Smerdyakov) non è un nemico fra i più ricordati, di solito, in queste liste; eppure ha l’invidiabile primato di essere stato il primo dei tanti nemici affrontati da Spider-Man nella sua serie regolare.
La prima apparizione del Camaleonte infatti risale al 1963, su The Amazing Spider-Man #1.
Dotato del potere di mutare aspetto a piacimento, sia grazie a maschere che in seguito ad esperimenti scientifici (e arrivato al picco delle prestazioni fisiche umane grazie a delle erbe fornitegli da Kraven), il personaggio è nel tempo maturato, fino ad arrivare al suo (finto) epilogo drammatico.
Dopo aver scoperto l’identità segreta di Spidey, Dmitri rapisce MJ per attirarne l’attenzione e, una volta rivelato all’eroe di essere innamorato di lui, si toglie la vita gettandosi dal ponte di Brooklyn.
Ovviamente riapparirà in seguito; sapete benissimo che nei fumetti di supereroi: “La morte è una porta girevole”, come amava ripetere in grande Stan Lee.
La Gatta Nera
Pensavate davvero che vi lasciassi andare senza nemmeno un accenno al mio personaggio femminile preferito di tutta la Marvel e che, comunque, in un articolo come questo merita una menzione speciale?
Grande amore preadolescenziale (ma pure post), mia personalissima “fidanzata preferita” del Ragno e plasmatrice principale dei miei gusti in fatto di donne, Felicia è degna, caso abbastanza raro, di una posizione speciale sia in questa classifica dedicata ai nemici più importanti di Spider-Man.
Da ladra con un paio di tremendi segreti, uno dei quali riguarda un disgustoso caso di violenza sessuale subito al college, ad antieroina e innamorata di Spider-Man, Felicia Hardy ha a lungo popolato con successo di pubblico e di critica le pagine dei fumetti Marvel e, a quanto sembra, è pronta finalmente a spiccare un tanto rimandato salto nel mondo delle serie titolari, questo giugno, con un fumetto scritto da Jed Mackay e disegnato da Travel Foreman.
Il mio sogno di una serie regolare dedicata a Felicia e disegnata da Adam Hughes è forse fin troppo bello per potersi avverare, ma già così non mi lamenterò di sicuro.
Resta da capire quale incarnazione di Party Hardy vedrà la luce sulle pagine del suddetto fumetto: la ladra sensuale e sarcastica? L’eroina dai metodi non convenzionali ma, in fondo, dal cuore d’oro e dal grande senso di giustizia? Oppure la spietata e violentissima boss della mala che abbiamo visto di recente (trasformazione avvenuta a causa del suddetto pestaggio da parte di Doc Ock nel corpo di Spider-Man)?
Chi lo sa, io nel frattempo corro in fumetteria a prenotare qualsiasi cosa abbia “Black Cat” nel titolo.
E voi? Che ne pensate di Felicia e del resto dei nemici di Spider-Man elencati in questa top ten? Fatecelo sapere con un commento qui sotto!