Dom 17 Novembre, 2024

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Destiny 2: Ombre dal Profondo – Recensione

Destiny 2: Ombre dal profondo è un ritorno al passato, ma anche uno sguardo verso il futuro. Il nuovo DLC per il gioco Bungie è una ventata d’aria fresca anche se, in realtà, così nuova non è. Dopo la panoramica sulla migrazione verso Steam, che ha reso la versione base del gioco free-to-play, andiamo oggi ad analizzare in maniera un po’ più dettagliata quello che ci riserva Ombre dal Profondo e la nuova esperienza di Bungie libera dai dettami di Activision.

La premessa è che la difficoltà nell’analizzare un prodotto di questo tipo resta elevata, poiché ci troviamo di fronte a due situazioni completamente diverse tra loro:

  • Considerare il contenuto come un appassionato della saga ormai veterano del gioco;
  • Considerare il contenuto come un nuovo giocatore che inizia ora il suo percorso nel vasto mondo di Destiny.

Va fatta questa distinzione per tanti motivi e la valutazione finale sarà totalmente diversa a seconda di chi, tra i due casi sopracitati, affronterà questo DLC. Tentiamo di valutare quindi la questione stando nel mezzo, analizzando le caratteristiche di Ombre dal Profondo da entrambi i punti di vista.

Ombre dal Profondo: dopo una Nuova Luce Bungie ci riporta sul lato oscuro della luna in Destiny 2. Ecco la nostra recensione

Si torna sulla luna, un luogo conosciuto nel primo capitolo della saga che nasconde ancora tanto da esplorare. Sul satellite della Terra si è infatti risvegliato l’Alveare, dopo un evento sismico molto particolare. Toccherà ai Guardiani scoprirne il motivo partendo dalla Fortezza Scarlatta, per poi arrivare a scontrarsi con un ben altro tipo di minaccia.

La storia di questa espansione inizia proprio con l’assalto alla Fortezza e, in un momento assolutamente epico e adrenalinico come questo, ci si ritroverà ad effettuare l’attacco; aiutati come sempre da tanti altri giocatori. Una volta terminata la battaglia troveremo una vecchia conoscenza, Eris Morn, che ci mostrerà il motivo del nostro ritorno sulla Luna: la Piramide Nera.

Molti veterani ricorderanno di aver sentito parlare di questa struttura nel primo Destiny, ed ora potremo iniziare a scoprire qualcosa di più sul suo riguardo. La Piramide Nera sta generando attività paranormali, emettendo oscurità in maniera talmente elevata da creare Incubi. In pratica i Guardiani torneranno a sfidare nuovamente tutti gli avversari più temibili di questi anni del gioco di Bungie.

Se questa cosa può catapultarci in un limbo di deja-vu / riciclo / emozione, non c’è nulla di più vicino alla realtà: sarà proprio cosi! Perché alla software house di Washington han deciso di impostare la storia in modo da rivivere momenti del passato, aggiungendo però un mondo più cupo ed una storyline che andrà a svilupparsi sempre di più; specialmente nelle prossime stagioni del gioco (a quanto pare).

Tutto questo può essere interessante ed avvincente per un nuovo giocatore, mentre per chi mastica pane e Destiny, tale scelta sarà chiaramente vista come una mancanza di fantasia ed un recupero di vecchio materiale mascherato da contenuti aggiuntivo inedito. Sia chiaro, qualcosa di nuovo c’è (come i Settori Perduti) ma la sensazione di riciclo resterà comunque presente per gran parte della nuova avventura.

Tutte le novità di Destiny 2: Ombre dal Profondo

In Ombre dal Profondo sono state fatte inoltre delle modifiche (alcune minime, altre sostanziali) alla struttura di gioco classica di Destiny 2. Un cambiamento molto richiesto e recepito fin da subito è stato ad esempio quello che riguarda il sistema di progressione del personaggio e di gestione delle armature. A differenza della “casualità” nella versione precedente, ora potrete valutare bene quale statistica far crescere maggiormente in base allo stile di gioco che avete. Ogni voce nella scheda del personaggio influirà sui tempi di ricarica o sulle sue particolari caratteristiche:

  • Intelligenza: Riduce il tempo di ricarica delle Super
  • Resilienza: Aumenta il livello di salute
  • Disciplina: Riduce il tempo di ricarica delle granate
  • Forza: Riduce il tempo di ricarica dell’attacco corpo a corpo
  • Recupero: Aumenta la velocità di ripristino dello scudo
  • Mobilità: Aumenta la velocità di movimento

Oltre a questo è cambiato anche il sistema di gestione dei singoli pezzi raccolti (armature, armi, etc), che permette ora di potenziarli mantenendo l’estetica che preferite.

Una gradita aggiunta è anche la Mossa Finale: ognuna delle 3 classi ha infatti una mossa specifica che vi permetterà, usando energia, di ricevere munizioni, vita o oggetti extra. La si potrà effettuare nel momento un cui vedrete i nemici circondati da un’aura arancione, premendo l’apposito tasto legato al controller che usate.

Altra novità molto interessante, che inserisce un nuovo modo di gestire il proprio personaggio, è il Manufatto Stagionale. Questo oggetto serve come nuova fonte di potenziamento e lo si può ottenere come ricompensa quando si arriva al settimo livello della stagione in corso. All’uscita di Ombre dal Profondo è iniziata la Stagione dell’Intramontabile, che può donare a tutti i giocatori di Destiny 2 l’Occhio del Guardiaporta, e che si concluderà il 10 dicembre. Durante tutta la stagione il Manufatto potrà essere usato per aumentare poteri ed abilità del personaggio. Semplicemente completando le varie attività presenti nel gioco si guadagneranno punti che verranno trasformati in energia, e quindi utilizzati per aggiungere mod esclusive e particolari al nostro equipaggiamento.

Infine, tra le aggiunte, è da citare anche il nuovo raid a 6 giocatori soprannominato Il Giardino della Salvezza. Una particolare missione ci riporterà all’interno del Giardino Nero per affrontare ondate di Vex, lasciamo però a voi scoprire il motivo di questa missione.

Conclusione

In conclusione non ci troviamo di fronte ad un’espansione con i fiocchi, come accaduto con l’uscita de I Rinnegati, dove le migliorie o le aggiunte sono state significative e degne di nota. Tuttavia il cambio di direzione dello studio dopo l’allontanamento da Activision è chiaro e vuole andare oltre i limiti che l’editore originale imponeva. Il gioco sta subendo una metamorfosi e questa nuova strada, nonostante sia ancora lunga e piena di incognite, sembra promettere bene.

Il comparto grafico non si smentisce, la fluidità resta ad alti livelli (d’obbligo essendo un gioco online) e la gestione del personaggio aggiunge elementi RPG che rendono il tutto molto più personalizzabile, fattore che di certo viene apprezzato sia dai nuovi giocatori che da quelli storici.

Mettere nuovamente piede sulla superficie lunare è qualcosa di emozionante ed il modo in cui torneremo in quel luogo è sicuramente d’impatto. Dopo alcune ore di gioco possiamo dire che se da un lato la storia può essere lenta e richiama un qualcosa di già visto ed affrontato, dall’altro c’è l’inizio di una storia molto interessante; ottima premessa e prospettiva di un roseo futuro per Destiny 2 e per i suoi giocatori.

Ombre dal Profondo è la dimostrazione che un’espansione può diventare qualcosa di concretamente diverso da una semplice aggiunta di contenuti.

Destiny 2: Ombre dal Profondo
Si torna sulla Luna, per affrontare nuovi incubi
Chiamarlo DLC non sarebbe il termine corretto. Per le caratteristiche proposte sarebbe giusto definirlo "inizio di una nuova storia".
Pro
Gestione del personaggio personalizzabile
Visivamente sempre ai massimi livelli
Storia intrigante che incuriosisce ed attira
Contro
In alcuni momenti tutto è lento e ripetitivo
Qualche nemico o personaggio nuovo in più non avrebbe guastato
7.6
Voto Finale
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