ร dai tempi di Zoo Tycoon che i fan dei gestionali a tema attendono il momento di poter rimettere i piedi in uno zoo virtuale sui propri PC e, con l’arrivo di Planet Zoo, la nuova fatica di Frontier Developments (gli stessi di Planet Coaster, come avrete facilmente intuito), sembra che quel momento sia finalmente giunto.
Ma sarร davvero cosรฌ? Se volete scoprirlo, seguiteci qui sotto, nella recensione di Planet Zoo.
Planet Zoo – Recensione
Approdato su Steam solamente pochi giorni fa, Planet Zoo ci metterร nei panni di un progettista di zoo o proprietario del parco stesso, impegnato a pianificare ogni singolo aspetto che un parco di questo tipo potrebbe richiedere nella realtร . Una realtร complessa (come scopriremo piรน avanti) che, sotto un aspetto scanzonato e colorato, nasconde un vero e proprio simulatore di zoo, tanto bello da vedere quanto impegnativo da padroneggiare.
Avviato il gioco, la prima cosa che ci verrร chiesta รจ quella di realizzare il nostro avatar, scegliendone l’aspetto, l’abbigliamento e qualche altro piccolo dettaglio che presto ci dimenticheremo di aver scelto. Poco dopo dovremo infatti scegliere se procedere attraverso una lunga mini campagna fatta di tutorial, buttarci nella carriera (servirร comunque affrontare almeno il primo tutorial), confrontarci con la modalitร sfida, sandbox o franchising.
Tanta carne al fuoco insomma, ma procediamo con ordine.
Nella modalitร carriera, i primi tutorial sono introdotti da una coppia non-piรน-giovane di proprietari di vari zoo che dovremo rimettere in sesto attraverso le nostre, poche, conoscenze del gioco gestionale davanti a noi. Fortunatamente, Planet Zooย รจ interamente doppiato in italiano (cosa non di poco conto se non masticate bene l’inglese) ma, nonostante mi abbia insegnato la corretta pronuncia di facocero (che รจ facocรฉro, nel caso ve lo steste domandando), e la durata del tutorial sia piรน che generosa, dal tutorial imparerete solamente le basi delle meccaniche che fanno da fondamenta al gioco.
Nella modalitร sandbox, invece, come facilmente intuibile potremo dilettarci nel creare il nostro parco senza troppe limitazioni, che verranno invece introdotte nella modalitร franchise. Qui, il mercato degli animali, ovvero dove andremo ad acquistare i vari animali per il nostro zoo, sarร infatti interamente gestito dai giocatori online, che ne determineranno prezzi ed offerte. E se รจ vero che รจ ancora presto per capire il futuro di un mercato simile, non รจ difficile pensare che la disponibilitร di alcuni animali potrebbe presto diventare piรน rara che in altri casi.
Pensate di essere pronti a creare lo zoo dei vostri sogni? Non lo siete, fidatevi
Se avete giocato a Planet Coaster, saprete certamente dell’enorme sforzo compiuto da Frontier per permetterci di personalizzare praticamente ogni aspetto del nostro parco. Che sia una semplice modifica estetica o una rivoluzione completa del terreno dove andrร a sorgere il prossimo habitat, anche in Planet Zoo potremo modificare e plasmare ogni aspetto dello zoo per renderlo il piรน vicino possibile al nostro parco dei sogni.
Tutto questo, perรฒ ha un prezzo. E non mi riferisco al prezzo del gioco su Steam o ai crediti in-game necessari per acquistare nuove recinzioni, nuovi animali, luci o decorazioni; ma all’enorme quantitร di tempo che sarร necessaria per realizzare da zero un parco che non sia composto da quattro recinti e due edifici spogli. Certo, il nostro lavoro potrร anche essere condiviso online, facendo apprezzare i nostri sforzi anche agli altri giocatori, ma siete avvisati: il 90% di voi abbandonerร l’impresa sul nascere.
L’enorme quantitร di oggetti, edifici ed elementi estetici supera di gran lunga quella delle specie animali presenti nel gioco (che sono comunque oltre 70, non certo poche), rivelandosi presto un’arma a doppio taglio. Da un lato la nostra fantasia non avrร limiti, dall’altro si rischia davvero di perdere ore solo a “sfogliare” il catalogo delle possibilitร offerte da Planet Zoo.
L’interfaccia che permette di effettuare tali modifiche, poi, non รจ certo delle piรน intuitive. Vi serviranno infatti diverse ore per iniziare a padroneggiare con dovere il potente tool del gioco, e costruire uno zoo che non vi vergognerete di mostrare agli amici online.
Non siamo mica allo zoo! (o forse sรฌ?)
E se il motivo principale per il quale non ho ancora iniziato a parlare della gestione vera e propria del nostro zoo รจ che la progettazione dello stesso sembra essere il vero cuore di Planet Zoo, sappiate che un gioco gestionale, sotto il guscio della Tartaruga Gigante delle Galapagos (visivamente spettacolare, come tutti gli altri animali presenti) in realtร c’รจ.
Per far funzionare il parco e rispondere alle esigenze dei nostri ospitiย dovremo infatti assumere numerosi dipendenti, come meccanici, addetti alla sicurezza, inservienti, negozianti e, ovviamente, custodi e veterinari. Quest’ultimi si dovranno occupare per noi della cura degli animali, della loro salute, delle malattie che potranno contrarre e delle ferite che potrebbero procurarsi all’interno dei loro recinti (quando non tenteranno di scappare).
Anche la ricerca ha un ruolo importante nella nostra carriera da imprenditori e amanti della natura, sbloccando le varie dotazioni per gli habitat degli animali, le nuove strutture e i miglioramenti per il parco. Ogni dipendente avrร quindi la necessitร di poter sfruttare una struttura per poter portare a compimento le proprie mansioni, come le cliniche veterinarie i centri di ricerca, ma anche semplicemente per riposarsi negli alloggi dello staff.
Il personale non sarร perรฒ l’unico aspetto che dovremo gestire dello zoo (animali a parte, a quelli ci arriveremo poco piรน sotto). Ogni habitat avrร infatti la necessitร di esser realizzato con un differente bioma, avere una temperatura adatta alla specie animale ospitata e, spesso, esser collegata ad una rete elettrica per permettere il funzionamento anche dei display informativi e degli altoparlanti che daranno informazioni ai visitatori.
La rete elettrica sembra tuttavia essere una versione depotenziata di quella vista in Jurassic Park Evolution (altro titolo di Frontier), e mi piace pensare che sia stata ideata cosรฌ per permetterci di concentrarci sull’aspetto piรน importante del nostro parco: gli animali.
Ci son due coccodrilli ed un orango tango…
Come anticipato, saranno circa una settantina le diverse specie animali presenti in Planet Zoo. Ogni animale potrร essere adottato su un mercato globale e, accudito nel tempo, rilasciato poi in natura permettendoci di guadagnare un altro tipo di valuta in gioco.
Ogni specie avrร le sue esigenze, vorrร vivere in un habitat che ricalchi il piรน vicino possibile la zona dove normalmente abita in natura, e non mancheranno le occasioni in cui dovremo viziare i nostri ospiti animali (perchรฉ di ospiti si tratta, su questo Frontier รจ chiara nel gioco fin dal principio) con giochi e attrezzature per farli sentire a casa.
Numerosi fattori andranno ad incidere sulla felicitร dei nostri animali. Troppi bambini sono attaccati al vetro e non c’รจ privacy? I nostri animali ne soffriranno, cosรฌ come la qualitร del cibo, il numero di compagni (o, meglio, compagne) e tanti altri saranno i fattori che determineranno spesso il nostro successo nelle varie missioni assegnateci.
Oltre ai classici recinti, poi, sarร possibile allestire anche delle piccole “esibizioni”. Delle teche nelle quali potremo adottare esemplari piรน piccoli di animali, spesso letali e ugualmente affascinanti da vedere. E la resa grafica di ogni singolo animale, le loro animazioni e il loro comportamento nei vari habitat non ha davvero nulla da poter criticare allo sviluppatore, che qui ha saputo fare un lavoro semplicemente magistrale.
Chiudendo i cancelli di Planet Zoo
Ci sarebbe ancora tanto da dire su Planet Zoo. Tante sono le sfaccettature del nuovo titolo di Frontier che, spesso, e come anticipato, sono anche il suo punto debole.
In Planet Zoo sembra infatti di trovarsi davanti ad un simulatore di parchi, piรน che un gioco manageriale vero e proprio; e, forse, รจ proprio cosรฌ che dovreste e dovremmo valutare questo titolo. Questo rende perรฒ il gioco meno avvicinabile per chi cerca un’esperienza meno complicata o snervante, o semplicemente nella quale poter dedicare un’oretta tornati a casa da scuola o dal lavoro. La parte gestionale non รจ infatti il suo forte e dover continuamente stare in allerta per i bisogni di ogni singolo recinto potrebbe, alla lunga, diventare meno impegnativo che avere dei figli per casa.
Per fare qualunque cosa in Planet Zoo ci metterete un’enorme quantitร di tempo, ma potrete fare davvero qualunque cosa. D’altro canto, se Planet Coaster ci ha insegnato qualcosa in questi anni, รจ che la fantasia della sua community รจ vasta tanto quanto lo strumento che Frontier ci ha messo tra le mani, e con tutta probabilitร sarร cosรฌ anche questa seconda volta.