Negli ultimi giorni su Facebook, su Whatsapp e su tutto il web, è boom per la musica 8D, una nuova esperienza che attira e conquista milioni e milioni di utenti e che sta diventando sempre più virale.
Nonostante non si tratti di una vera e propria novità, dato che all’incirca un paio di anni aveva spopolato nell’ambiente della musica rap e hip-hop, i video musicali contenenti tracce in 8D (proposti principalmente dal canale YouTube 8D Tunes) stanno passando di contatto in contatto, prima tramite Whatsapp e poi su Facebook, grazie anche alle centinaia di milioni di persone costrette a restare chiuse in casa per via della pandemia da COVID-19.
Cos’è la musica 8D, come funziona e perché tutti stanno impazzando per questa nuova esperienza musicale sempre più virale
Ma allora cos’è la musica 8D?
Se avete già provato ad ascoltare qualche brano in questo nuovo formato con le cuffie (se non lo avete fatto provvedete velocemente), avrete senz’altro notato come la musica sembra ruotare intorno a voi, con un sorta di effetto “stereo circolare” o meglio ancora sferico, con la musica che sembra muoversi anche attraverso la vostra testa in maniera armoniosa.
Infatti, a differenza del tradizionale effetto surround, ottenuto con diversi altoparlanti che creano una sensazione avvolgente, la musica 8D è un’esperienza ancora più immersiva con il suono che sembra una nuvola sonora che circola liberamente in maniera fluida e dinamica.
Proprio questa particolare sensazione è il punto di forza della musica 8D, che è una tecnica musicale le cui origini vanno ricercate oltre 40 anni fa, quando negli anni ’70, in Inghilterra, si cercò di conferire al suono una “natura” tridimensionale, con gli artisti ed esperti di questa tecnica che definirono 8 dimensioni per sottolinearne l’elevazione esponenziale rispetto al concetto di suono stereo. L’inventore di questa tecnica, risultato di complessi calcoli matematici, è Micheal Gerzon, matematico inglese che ne studiò il funzionamento e la perfezionò.
Insomma si tratta di creare una “bolla sonora” al cui centro è posto l’ascoltatore, tramite un vero e proprio trucco che inganna la nostra percezione e i nostri sensi.
Infatti, come detto, non si tratta di una tecnologia rivoluzionaria, ma semplicemente di un sapiente “editing” software delle tracce audio e che, grazie a puntuali modifiche del panning (scegliendo quali suoni far arrivare all’orecchio destro e quali a quello sinistro) dell’equalizzazione e di altri effetti, crea questa sensazione di un suono mobile che ci circonda.
Andrés Mayo, tecnico del suono e produttore musicale, nonché ex-presidente a livello mondiale della Audio Engineering Society, in una chiacchierata con Infobae ha spiegato:
La tecnica 8D si basa su una manipolazione di fase del suono che impedisce al cervello di identificare da dove vproviene. Ciò significa che grazie al lavoro di mix che si realizza per generare l’8d (la cui definizione si avvicina all’idea di musica 360° o binaurale) la mente umana entra in una specie di parco di divertimenti di suoni che vanno e vengono, regalando una sensazione di spazialità che amplifica ancor di più quella provata con il suono stereo.
In questo modo la musica (o almeno la sensazione che il suono genera) non rimane più circoscritta a due fonti sonore (lato destro e sinistro) bensì diventa uno spazio virtuale di forma sferica, dove si possono apprezzare stimoli che sembrano provenire da diversi angoli.
Le versioni 8D dei brani presenti in rete sono realizzate da singoli utenti, in maniera più o meno amatoriale, che “modificano” le canzoni (anche tramite software online come 8D Audioalter) per renderle più piacevoli e rilassanti da ascoltare.
Personalmente vi consiglio di ascoltare un grande classico come Nothing Else Matter dei Metallica in versione 8D:
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