Chi di noi, almeno una volta, non ha sognato di trovare una mappa del tesoro e partire alla ricerca dell’oro con un gruppo di amici? Seguiamo allora la mappa de I Goonies e troviamo assieme 10 curiosità del film d’avventura entrato nella pop culture e conosciuto da persone di tutte le età grazie anche al recente ritorno nei cinema con la versione in 4K.
I Goonies, troviamo assieme a loro il tesoro di Willy l’Orbo e 10 curiosità sul film
Il film diretto da Richard Donner, uscito nel 1985, si basa su una sceneggiatura di Chris Columbus (il regista dei primi due capitoli di Harry Potter) che a sua volta parte da un soggetto di Steven Spielberg.
Prima di affrontare le 10 curiosità, piene di insidie e trabocchetti, cerchiamo di capire chi sono i Goonies. Tutto il film si basa su un gruppo di ragazzini che vivono a Goon Docks, ad Astoria in Oregon, che sono sempre alla ricerca di nuove avventure per passare il tempo. Dal luogo dove vivono deriva quindi il nome che si sono dati, oltre al fatto che “goon” in inglese si traduce in “stupido”, modo auto-ironico per definirsi. In alcuni dialoghi infatti sentiamo Mikey esclamare “poveri Goonies”.
Lasciando quindi da parte la trama che tutti conoscete (o che potete ripassare guardando il film), e andiamo subito a vedere quali curiosità si celano dentro e fuori il film.
- Rosalita e la Signora Walsh
- La Mappa di Willy l’Orbo
- La Banda Fratelli
- Citazioni nel film
- Sean Astin
- I pipistrelli delle grotte
- Il veliero Infierno
- Il vero nome di Willy l’Orbo
- Cast a basso costo
- Le scene eliminate
Rosalita e la Signora Walsh
La signora Walsh (madre di Mikey e Brand) è l’attrice Mary Ellen Trainor. È stata sposata con Robert Zemeckis (Ritorno al futuro) tra il 1980 e il 2000, comparendo in ben quattro dei suoi film. Mentre la simpatica colf Rosalita è Lupe Ontiveros, vista successivamente in Desperate Housewives nei panni di Juanita “Mama” Solis. Pensate che il suo personaggio ne I Goonies, solo nella versione spagnola, ha origini italiane e si chiama Rosanna.
La Mappa di Willy l’Orbo
Un elemento protagonista del film è la mappa di Willy l’Orbo. Dovete sapere che J. Micheal Riva (production designer del film), non vedendo realistica la prima versione della mappa, decise di sporcarla ulteriormente poco prima delle riprese utilizzando del caffè e… gocce del suo sangue. Alla fine delle riprese venne regalata a Sean Astin (ignaro dei retroscena), che la conservò per anni a casa sua fino al giorno in cui sua madre, pensando fosse carta straccia, la buttò nel cestino. Immaginatevi la “gioia” di Astin nel scoprirlo.
La Banda Fratelli
Spostiamo ora la nostra attenzione sugli antagonisti del film, parlando della Banda Fratelli. Jake, interpretato da Robert Davi, propose di far cantare al suo personaggio alcune delle più famose opere liriche italiane: Madama Butterfly di Puccini, Rigoletto di Verdi e Una Lagrima Furtiva di Doninzetti. L’idea convinse il regista e Davi riuscì a portare in scena le sue doti canore. Agatha “Mamma” Fratelli, il cui nome non viene mai citato nel film, è una donna. “Ovvio” – direte voi, ma non cosi scontato. Per molti italiani infatti è rimasto il dubbio per anni, avendo come doppiatore nel nostro Paese Vittorio Stagni. Anne Ramsey interpretò il “capo” della Banda Fratelli e Donner, nelle scene dove schiaffeggia Jake, gli disse di metterci tutta la forza che aveva. Risultato: realismo puro!
Citazioni nel film
Il film contiene un buon numero di citazioni, legate principalmente a film dello stesso periodo. Una di queste la si può notare quando Chunk chiama la polizia dal covo della Banda Fratelli. Conosciuto dai più per essere un bugiardo, non viene considerato dal poliziotto, che gli ricorda di quella volta che chiamò il centralino per dei “mostriciattoli che si moltiplicano con l’acqua”, chiaro riferimento al film Gremlins. Una citazione velata la si trova anche a casa Walsh quando, all’arrivo di Chunk a inizio film, si può notare la scritta “Rube G 83” sul cancello di casa. Questa scritta si riferisce al fumettista Rube Goldberg, creatore di strisce satiriche al cui interno comparivano complessi marchingegni che eseguivano azioni relativamente semplici.
Proseguiamo con l’omaggio a E.T. che possiamo vedere quando Brand, sulla bici con le rotelle, viene sganciato da Troy e, prendendo un dosso, decolla. Anche il regista Richard Donner inserisce una citazione ad un suo precedente lavoro. Stiamo parlando di Superman, la cui maglietta con il logo viene indossata da Sloth nelle scene sul veliero. Si può inoltre sentire qualche accenno di colonna sonora quando Sloth mostra la maglia ai suoi fratelli. L’ultima citazione che affrontiamo riguarda la nave di Willy l’Orbo che vediamo allontanarsi durante i titoli di coda. Anche se non si vede, la produzione ha confermato che sul modellino era presente un piccolo R2-D2, direttamente da Star Wars.
Sean Astin
Un paio di curiosità riguardano Sean Astin, il capo dei Goonies. Figlio adottivo di John Astin (Gomez della serie TV sulla Famiglia Addams), mentre ha un confronto con suo fratello, nella scena ambientata nei sotterranei del ristorante, lo chiama accidentalmente Josh riferendosi a Josh Brolin, l’attore che interpreta Brand. In un’altra scena invece esclama “Holy Mackenzie!”, omaggiando suo fratello Mackanzie Astin. Ovviamente entrambe queste curiosità sono presenti nella versione in lingua originale.
I pipistrelli delle grotte
Avete presente i pipistrelli che attaccano i Goonies all’interno dei cunicoli? Erano dei semplici pezzi di carta crespa pressata sparati da un cannone. Quando si dice: “Effetti speciali economici!”
Il veliero Infierno
L’Infierno, il veliero di Willy l’Orbo, era lungo ben 32 metri e per crearlo si ispirarono alla nave di Errol Flynn del film Lo sparviero del mare. Le scene interne furono girate tutte sulla nave, che venne costruita in due mesi e mezzo utilizzando pezzi dell’attrazione de I Pirati dei Caraibi di Disneyland, momentaneamente ferma per manutenzione. Purtroppo alla fine del film, dopo un tentativo di vendita senza acquirenti, venne smantellata completamente.
Il vero nome di Willy l’Orbo
Anni dopo l’uscita del film, il regista Richard Donner rivelò che il nome completo di Willy l’Orbo era William B.Portobell, il cui teschio visto nel film è reale e si trova tutt’ora nel suo ufficio come ricordo della pellicola.
Cast a basso costo
Se parliamo di cameo low-cost possiamo ricordare la presenza del regista e del suo assistente nelle scene finali del film, dove li vediamo a bordo di quad che “ritrovano” i Goonies. L’agente ucciso e presente nella cella frigo del covo dei Fratelli invece è uno dei cameraman del film, mentre un altro cameraman lo vediamo come padre di Mouth. L’assistente di Donner, tale Jennie Lew Tugend, interpreta invece la madre di Data.
Le scene eliminate
Concludiamo le curiosità su I Goonies con un paio di scene eliminate dal film, che non avrebbero aggiunto molto alla storia che tutti conosciamo. Una di queste vedeva tutto il gruppetto recarsi in un drugstore dopo aver trovato la mappa. Una scena molto lunga in cui Mikey trova la posizione da cui iniziare la ricerca tramite una cartina di Astoria, Chunk mangia gelato e Mouth gioca con un coin op Atari. Poco dopo arriva Troy con Andy e Stef e inizia ad infastidire i ragazzini, tentando addirittura di bruciale la mappa antica. A sistemare la questione ci pensa Brand, che allontana Troy difendendo suo fratello e i suoi amici. L’altra scena eliminata invece era presente verso la fine del film, quando i Goonies arrivano finalmente al veliero. Prima di salire a bordo infatti vengono attaccati da una piovra gigante, che cattura Mouth e Stef. L’ingegnoso Data riesce a salvarli mettendo nelle fauci dell’animale il suo walkman, facendo partire un attimo prima il brano “8 Arms to Hold You” dei The Goon Squad. Purtroppo eliminando questa scena eliminarono anche la presenza della canzone all’interno del film.
E se non avete ancora letto le 10 curiosità su Jurassic Park correte subito a farlo, perché contengono un curioso collegamento tra I Goonies ed il film di Spielberg.
I Goonies è un’avventura senza tempo e uno di quei film che non stancano mai. Tutte queste curiosità ci danno un motivo in più per recuperare il vecchio VHS (o i moderni Blu-Ray) e rivederlo tutto d’un fiato.