La produzione di Black Mirror 6, la sesta stagione dell’acclamata serie TV creata da Charlie Brooker, è stata messa in pausa proprio dallo stesso sceneggiatore che è rattristato dal momento che il mondo sta vivendo a causa della pandemia.
Charlie Brooker ha rivelato di essere troppo triste per lavorare su Black Mirror 6, con la sesta stagione dello show in pausa fin quando il mondo non sarà meno brutto di come è ultimamente
Nel corso di una recente intervista con Radio Times, Brooker ha rivelato di non essere affatto sicuro che ci sarà una nuova stagione dello show, propio perché siamo attualmente immersi in una situazione distopica da incubo che ricorda quelle raccontate in Black Mirror, confessando di non stare lavorando a nessuno degli episodi della serie:
Sono stato molto impegnato ad occuparmi di un po’ di cose. Non so cosa posso dire riguardo a quello che sto o non sto facendo, Al momento non so con quale stomaco e quale spirito potrei mai la deriva di una società che effettivamente sta andando allo sbando, perciò non sono al lavoro su queste cose. Sono entusiasta di rimettere mano al miO bagaglio di doti e idee comiche, sto scrivendo delle sceneggiature volte a farmi ridere.
Nonostante le parole di Brooker, dettate appunto da un po’ di tristezza da parte dello scrittore, anche l’ipotesi più drastica di un Black Mirror 6 in dubbio sembrano quasi essere delle considerazioni passeggere che paiono destinate a rimanere solo aprole non appena la situazione generale migliorerà.
Fin dal suo debutto nel 2011, Black Mirror ha raccontato storie sui possibili eccessi della moderna società, dalla sua sempre maggiore dipendenza dalle nuove tecnologie e di come queste facciano emergere caratteristiche di alienazione e isolamento da parte degli individui. Questi elementi sono stati alla base del successo dello show, un positivo e crescente riscontro che produttori e sceneggiatori vorranno continuare a sfruttare, soprattutto dopo essere arrivato su Netflix che ha permesso alla serie TV di incontrare ancora più consensi.
Fonte: Screenrant