Il richiamo di Cthulhu, il racconto su cui poggia l’intero universo lovecraftiano, un mondo antico e misterioso fatto di orrori ancestrali, creature terrificanti e rituali misteriosi, torna a spaventarci e destabilizzarci grazie a J-POP Manga che ha pubblicato la trasposizione manga (giร disponibile in vendita) firmata da Gou Tanabe dell’iconica opera di Howard Phillips Lovecraft.
Affondiamo visivamente negli orrori dell’origine della cosmogonia lovecraftiana, grazie aรฒla recensione de Il richiamo di Cthulhu di Gou Tanabe edito da J-POP manga
Il mangaka si cimenta dunque con l’ennesimo adattamento manga delle opere di Lovecraft dopoย Il Colore Venuto dallo Spazio, LโOmbra Venuta dal Tempo Box, Il Mastino e altre Storie, LโAbitatore del Buio e Le Montagne della Follia, tutte opere che J-POP ha portato in italia contribuendo non solo ad aumentare la popolaritร di Tanabe nel Bel Paese, ma permettendo ad appassionati, cultisti della prima ora e soprattutto neofiti dell’orrore cosmico lovecraftiano, di entrare a contato con l’onirica produzione dello scrittore americano.
Sembra quasi superfluo ricordare come Il ciclo di Cthulhu, la serie di racconti che Lovecraft che abbracciano quasi un cinquantennio, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, rappresenti uno dei capisaldi della cultura pop, come del resto il suo stesso autore. Le opere di H.P. Lovecraft continuano a essere riadattate e fornire spunti per nuovi miti, nuove saghe e nuove “visioni” di un mondo antico dominato da entitร che solo momentaneamente hanno lasciato la Terra in mano agli uomini.
La cosmogonia di Lovecraft attraverso un manga
Il manga di Tanabe, dunque, si pone come nuovo metodo di fruizione del mito dei Grandi Antichi, una maniera piรน “visiva” che potrebbe sembrare quasi semplificare tutti i concetti basilari e le paure ignote della complessa mostruositร lovecraftiana, salvo poi smentire questo presunto “snellimento”. Sรฌ, perchรฉ, se รจ complesso descrivere a parole il terrore cosmico primordiale descritto nei racconti del “solitario” di Providence, รจ ancora piรน difficile tracciarne una rappresentazione grafica, quando si cerca di disegnare la paura, il mistero e il terrore che si fa embrionale e brucia tutto dall’interno, scacciando logica e raziocinio e prendendo il sopravvento anche delle menti piรน illuminate e razionali.
Il richiamo di Cthulhu di Gou Tanabe segue fedelmente il racconto originale di H.P Lovecraft, opera scritta nel 1926 e pubblicata nel 1928 sulla rivista Weird Tales.
Come l’opera di Lovecraft, anche il manga di Tanabe si articola in tre parti, tre blocchi narrativi che il protagonista Francis Wayland Thurston segue per raccontare la storia alla base dell’opera, tra ritrovamenti di manoscritti, strani simulacri e diari segreti. Francis, infatti,ย inviene dei diari e documenti del suo defunto prozio, il linguista George Gammell Angell, perito ย in quello che sembra essere un incidente. Essendo esecutore testamentario di Angell, il nipote si fa spedire tutto a casa trovandosi poi, facci a faccia, con alcuni manoscritti dello zio, scritti che il defunto si augura possano continuare a essere celati agli occhi dell’umanitร .
Inizia cosรฌ per Francis una ricerca-avventura che sconvolgerร per sempre la sua stessa esistenza, le su certezze, tutto ciรฒ che crede sia la realtร e la cognizione dellโintero universo. Grazie alle terribili scoperte dello zio, palesatesi in anni di studi, il protagonista verrร messo al corrente dellโesistenza di creature misteriose, piรน antiche della stessa umanitร , che attendono di essere risvegliate grazie a delle misteriose pratiche occulte.
Penso che la cosa piรน misericordiosa al mondo sia l’incapacitร della mente umana di mettere in relazione i suoi molti contenuti. Viviamo su una placida isola d’ignoranza in mezzo a neri mari d’infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo lontano. Le scienze, che finora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non ci hanno arrecato troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d’insieme ci aprirร , un giorno, visioni cosรฌ terrificanti della realtร e del posto che noi occupiamo in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo.
Ph’nglui mglw’nafhย Cthulhu R’lyehย wgah’nagl fhtagn – Nella sua dimoraย diย R’lyeh, il morto Cthulhu attende sognando.
Un gioco di luci (poche) e ombre (tante) che permette a Tanabe di materializzare l’orrore lovecraftiano
Il manga di Tanabe รจ una vorticosa e stretta scala a chiocciola verso l’abisso, una discesa oscura, e a tratti frenetica, che toglie il respiro non appena si consumano le prime 10 pagine, mentre ci si addentra nella lettura dei tre racconti: L’orrore d’argilla, Il racconto dell’ispettore Legrasse e La follia che viene dal mare.
Man mano che si sfogliano le pagine sembra anche a noi udire il sommesso richiamo ยซCthulhu fhtagnยป, una sensazione allo stesso tempo inquietante e appagante. Inquietante perchรฉ l’orrore continua sfuggire nella sua completa rivelazione, mostrandosi quasi con ombre evasive e indefinibili che ci disorientano, appagante perchรฉ รจ davvero emozionante ritrovare le sensazioni provate leggendo Il richiamo di Cthulhu originale manifestarsi sulle pagine grazie ai disegni moto dettagliati di Tanabe.
La presenza di tante ombre, soprattutto sui volti delle persone, le pupille dilatate e scioccate dei protagonisti, alcune pagine molti lugubri e il maestoso terrore con il quale viene reso Cthulhu sono la quint’essenza del meraviglioso lavoro di Tanabe. Il mangaka dร forma al terrore giocando con il contrasto tra bianco e nero, tra luci ed ombre (nettamente a vantaggio di queste ultime) e inserendo alcune pagine con una predominanza di nero inquietante e disarmante.
Se c’รจ un volume da collezionare assolutamente per i fan di Lovecraft, questo รจ senza dubbio l’edizione di J-POP Manga
Non c’รจ che dire, conย Il richiamo di Cthulhu Gou Tanabe tratteggia fedelmente l’orrore dell’origine della cosmogonia lovecraftiana, con un opera che ogni vero fan dello scrittore di Providence non dovrebbe farsi sfuggire, soprattutto se consideriamo l’eccellente pubblicazione di J-POP Manga. La casa editrice, infatti, ci regala un volume importante, un cartonato in similpelle verde impressa con inchiostro nero, un vero gioiellino da collezione. Inoltre le pagine interne del manga (rigorosamente con lettura da destra a sinistra), aperte e chiuse da un gruppo di meravigliose pagine nere informative, sono realizzate con carta spessa, una carta molto piacevole al tatto, scelta ideale per sottolineare la corpositร di questo imperdibile volume che trovate a QUESTO INDIRIZZO.