1823. L’Impero Durrani รจ appena tramontato, lasciando l’Afghanistan in balรฌa di un vuoto di potere che non puรฒ che portare a un terremoto politico negli anni a venire. Le forze in gioco sono molte e con diversi interessi: l’Impero Russo, deciso a conquistarsi spazio vitale nelle terre a sud e a est; l’Impero Britannico, la cui colonia piรน importante, l’India, รจ minacciata dalle instabilitร nelle aree limitrofe; ed i nazionalisti afgani, combattenti nativi decisi con ogni mezzo a porre una fine alle ingerenze europee nella regione. Il conflitto scaturito รจ stato chiamato dagli storici successivi Il Grande Gioco: un insieme di intrighi, diplomazia e spionaggio durato per tutto il diciannovesimo secolo. Da questo spunto storico รจ nato il gioco da tavolo di cui vi proponiamo la nostra recensione: ecco Pax Pamir.
Pax Pamir, la recensione del gioco da tavolo
Pax Pamir รจ un gioco da tavolo da 1 a 5 giocatori; l’autore รจ Cole Wehrle, lo stesso di Root, e ha curato anche il comparto grafico. Pubblicato originariamente da Sierra Madre Games, la seconda edizione (a cui ci riferiamo) รจ invece prodotta da Wehrlegig Games, mentre in Italia รจ edito da GiochiX (Lincoln, Blitzkrieg: Guerra Lampo).
- Com’รจ nato Pax Pamir
- Il contenuto della scatola
- La qualitร dei materiali
- Come si gioca a Pax Pamir
- Che aria tira in Afghanistan?
- Il Dominio
- Vincere il Grande Gioco
- The Great Game is not for everyone
- Wakhan
- Conclusioni della recensione di Pax Pamir
Com’รจ nato Pax Pamir
Il titolo รจ il primo della serie Pax di Sierra Madre a non essere creato direttamente da Phil Eklund. Wehrle ha colto la sfida di Eklund per lo sviluppo di un titolo con un ambientazione interessante da aggiungere alla serie Pax; cosรฌ nacque la prima edizione di Pax Pamir. Successivamente, non essendo completamente soddisfatto del risultato, Wehrle ha elaborato alcune modifiche al gameplay che sono sfociate in una campagna su Kickstarter per la realizzazione della seconda edizione. In fondo al regolamento di gioco trovate un racconto piรน esteso della genesi di Pax Pamir.
Si tratta di un gioco che nelle sue meccaniche si potrebbe definire astratto, in senso stretto, ma con uno studio dell’ambientazione pari a pochi altri (come tipico della serie Pax). Se la foga della partita ve ne lascerร l’occasione, non dimenticatevi di dare un’occhiata alle parte testuale delle carte, che racconta di personaggi, eventi o situazioni di cui noi non eravamo a conoscenza, ma che ci hanno interessato e appassionato. Per dare un’idea di quanto studio della materia storica ci sia in Pax Pamir, l’ultima pagina del regolamento riporta anche una spiegazione piรน ampia del Grande Gioco, corredata addirittura di una piccola bibliografia con i testi ai quali Wehrle ha fatto riferimento per la realizzazione del suo Pax.
Ad ogni modo, ci si rende presto conto di come l’astrazione in questo gioco sia solo in superficie: sotto i cilindri di legno e i blocchetti in resina, si nasconde un titolo di inganni, tradimento e brutale ferocia.
Il contenuto della scatola
La scatola non รจ di dimensioni esose ma รจ davvero colma di componenti, tanto che ci vorrร cura in fase di desetup per riuscire a riporre tutto. Anche il peso stesso del gioco, la prima volta, ci ha stupito (in positivo!).
All’interno della scatola di Pax Pamir troviamo:
- la Mappa di gioco
- 36 Blocchetti Coalizione
- 55 Cilindri, in 5 colori
- 36 Monete
- 5 dischi Lealtร
- 6 segnalini Controllo delle regioni
- 5 plance giocatore
- un segnalino per indicare l’aspetto favorito
- 142 carte
- il Regolamento
Potete dare un’occhiata al contenuto della scatola nel nostro video Unboxing.
La qualitร dei materiali
I materiali di Pax Pamir sono semplicemente… Wow! L’unico componente che รจ non inferiore alla media dei giochi da tavolo, ma stona in confronto a tutto il resto, sono le Rupie, le monete in cartoncino. Esse sono “semplicemente normali” ma risaltano rispetto al resto dei componenti. Sono comunque disponibili le Rupie in metallo per chi volesse pimpare al massimo la propria copia di Pax Pamir.
Il pezzo che piรน colpisce l’occhio all’inizio รจ senz’altro la Mappa di gioco, che รจ in tessuto. Nonostante il materiale insolito, รจ assolutamente funzionale, ed aiuta ad immergersi nella tematica fin da subito. Per chi preferisse utilizzare un classico tabellone, una copia della mappa si trova sul retro del tabellone del mercato; quest’ultimo risulta semplice da gestire anche in mancanza del suo tabellone.
I Blocchetti delle 3 Coalizioni sono l’altro gioiello afgano di Pax Pamir: realizzati in resina, pieni, pesanti e rifiniti, maneggiarli รจ davvero un piacere. Stesso discorso per il segnalino dell’aspetto favorito, anch’esso in resina.
Tutto il resto del materiale รจ assolutamente di livello, e meritano una menzione anche i 6 segnalini Controllo delle regioni in legno. Le bustine protettive delle dimensioni giuste per proteggere le 142 carte presenti in Pax Pamir sono quelle che trovate A QUESTO INDIRIZZO.
Tutta questa qualitร ha fatto sรฌ che Pax Pamir non abbia un costo basso. Si potrebbe obiettare che si poteva realizzare con cartoncino e plastica, ad un costo inferiore, ma sarebbe stata la stessa cosa? Una volta aperta la scatola e visti i materiali di gioco, ed il feeling che vi ritorna, capirete perchรฉ valeva la pena spendere quei soldi.
Come si gioca a Pax Pamir
I giocatori interpretano dei leader afgani, ed in qualunque momento sono Leali ad una specifica Coalizione (Britannici, Russi, Afgani). La meccanica di gioco principale รจ quella della costruzione di un proprio tableau di Carte, acquistandole dal Mercato e poi giocandole nella nostra Corte. Attraverso di essa ampliamo le nostre possibilitร di azione, acquisendo azioni da utilizzare successivamente e posizionando pezzi in vari modi nel momento in cui aggiungiamo nuovi cortigiani.
Durante il nostro turno, possiamo effettuare liberamente due azioni: acquistare Carte dal Mercato, giocarle nella nostra Corte o eseguire azioni presenti sulle carte della nostra Corte. Le azioni disponibili sono volte ad influenzare la Mappa o le Corti: possiamo aggiungere, rimuovere o spostare Blocchetti delle Coalizioni (Armate o Strade), posizionare Tribรน nostre e rimuoverne di altrui, gestire Spie nelle Corti, guadagnare Rupie ed ottenere influenza presso la nostra Coalizione attraverso Regali e Tradimenti ben orditi.
Che aria tira in Afghanistan?
Esistono 4 differenti Aspetti in Pax Pamir: Politico, di Spionaggio, Economico e Militare. Ciascuna carta appartiene ad uno specifico aspetto. In qualunque momento, uno di essi รจ definito Aspetto Favorito; la partita inizia sempre con l’aspetto Politico come Favorito. Dal punto di vista tematico, questo rappresenta l’aria che tira in Afghanistan, dove si stanno concentrando gli sforzi e le attenzioni dei partecipanti al Grande Gioco.
Dal punto di vista meccanico, possiamo utilizzare come bonus, al di fuori del limite di due azioni per turno, le azioni sulle carte corrispondenti all’Aspetto Favorito. Ciรฒ rende fondamentale valutare quali Carte aggiungere alla nostra Corte, e cercare di svilupparla in maniera equilibrata. Questo anche perchรฉ ciascuna carta porta determinati vantaggi in base all’Aspetto a cui appartiene: puรฒ aumentare il nostro limite di Mano o di Corte, proteggere le nostre Rupie dalle tasse imposte dagli altri giocatori o aiutarci a vincere gli spareggi a fine partita.
In ogni partita si utilizzano anche 6 Carte Evento pescate a caso tra le 12 disponibili; esse rappresentano eventi reali avvenuti durante il Grande Gioco. Le Carte Evento possono essere acquistate dal Mercato e sfruttate dai giocatori, o scorrere fino ad attivarsi automaticamente una volta giunte in fondo agli spazi del Mercato; in ogni caso avranno un peso durante la partita di cui รจ bene tenere conto.
Il Dominio
Lo scopo del gioco รจ ottenere il maggior numero di punti vittoria quando avviene un Controllo di Dominio: solitamente, in una partita questo accade 4 volte. Dopo l’ultimo Controllo di Dominio, che vale il doppio dei punti, la partita termina.
In questa fase, si valuta la situazione sulla Mappa considerando la forza delle 3 Colazioni: se una delle tre possiede almeno 4 Blocchetti piรน delle altre prese singolarmente. quella Coalizione si dice Dominante. In questo caso, il giocatore che ha piรน Influenza presso quella Coalizione ottiene 5 punti, il secondo 3 punti, ed il terzo solamente 1. Dopo di che, visto che si รจ raggiunta una sorta di “pace inquieta” e la regione รจ relativamente stabile, i Blocchetti di tutte le coalizioni vengono rimossi dal tabellone.
Se nessuna Coalizione fosse Dominante, il calcolo del punteggio avviene in maniera diversa. Il giocatore che รจ riuscito a posizionare sulla Mappa (sotto forma di Tribรน), sulle Carte (come Spie) e sul proprio disco Lealtร (Regali) il maggior numero di Cilindri, ottiene 3 punti, mentre il secondo ne ottiene 1.
Vincere il Grande Gioco
Oltre al termine naturale della partita dopo il quarto Controllo di Dominio, vi รจ la seguente regola: in qualunque momento, se un giocatore guida nel punteggio di almeno 4 punti sul secondo, รจ dichiarato immediatamente vincitore del Grande Gioco.
Questo crea delle situazioni di vera tensione quando si avvicinano le fasi di punteggio, momenti in cui i turni possono anche allungarsi mentre i giocatori fanno calcoli e considerano le possibilitร . Un rischio di paralisi d’analisi esiste, anche perchรฉ si tratta di un gioco ad informazione perfetta: non esistono elementi nascosti al tavolo. Persino un’azione apparentemente innocua come acquistare una carta, se al momento sbagliato, puรฒ compromettere la nostra partita, ma se c’รจ una cosa che la Storia ci ha insegnato, รจ che anche il piรน piccolo errore puรฒ avere un costo spaventoso.
ร proprio nei Controlli di Dominio, quando si assegnano i punti, che l’ambientazione si sente maggiormente. I giocatori, o le fazioni che interpretano, se preferite, non sono Leali ad una Coalizione per partito preso, ma devono essere estremamente opportunistici. Un cambio di Lealtร verso la Coalizione Dominante รจ tutt’altro che raro; se, viceversa, nessuna Coalizione รจ riuscita a prevalere sulle altre, sarร lo sviluppo dei propri interessi a garantire i maggiori benefici.
The Great Game is not for everyone
Il piรน grande difetto di Pax Pamir, probabilmente, รจ trovare un gruppo abbastanza paziente, abbastanza intenzionato a dedicarcisi e sufficientemente esperto per goderselo appieno.
Le prime partite sono toste, non solo dal punto di vista delle valutazioni strategiche necessarie, ma anche dell’assimilazione del regolamento. Padroneggiare bene le regole richiede studio, una spiegazione non tra le piรน brevi e qualche partita per entrare nei giusti meccanismi. Benchรฉ le meccaniche non siano particolarmente complesse, le azioni possibili sono numerose, cosรฌ come le implicazioni di ciascuna.
Va comunque detto che il regolamento รจ chiaro, completo, mai ambiguo e ricco di esempi quando necessario; allo stesso modo, i simboli all’interno del gioco sono evocativi e d’immediata comprensione.
Anche la durata stessa delle prime partite non riuscirร a restare entro i 90 minuti indicati sulla scatola, a meno di grossi errori dei giocatori che lascino uno di essi ottenere i 4 punti di vantaggio prima della fine naturale della partita. Per riuscire a giocare a questo titolo in un’ora e mezza sarร necessaria qualche partita di assestamento. Inoltre la durata รจ proporzionale al numero di giocatori, e anche il downtime tra un turno e l’altro, in 4 e 5 giocatori, si fa sentire.
Questo fa sรฌ che Pax Pamir non sia un gioco per tutti.
Si potrebbe dire che questi rappresentano difetti in sรฉ e per sรฉ del gioco. Un altro modo di vederla, con cui chi scrive si trova piรน d’accordo, รจ che questi siano dei requisiti minimi, come se si trattasse di un videogame. Ecco, in questo senso, se soddisfate i requisiti minimi, avete di fronte un titolo ricco di sfida, interazione, complessitร senza eccedere nella difficoltร , teso fino alla fine e appagante.
Wakhan
Un’ultima postilla, prima di chiudere, riguardo il gioco in solitario. Pur essendo profondamente diverso da una partita in gruppo, il gioco contro l’automa Wakhan (sviluppato da Richard Wilkins) รจ interessante e sfidante. Si svolge tramite un semplice mazzo di carte che determina le azioni dell’automa, svolte poi attraverso un diagramma di flusso che รจ sรฌ complesso, ma che non lascia spazio a dubbi o interpretazioni.
Anche se l’automa si puรฒ usare come terza fazione al tavolo, insieme a due umani, l’esperienza con Wakhan รจ migliore se affrontata come unica avversaria (Wakhan รจ femminile). Insomma, la modalitร solitaria di Pax Pamir รจ sicuramente valida.
Conclusioni della recensione di Pax Pamir
Tiriamo le somme della nostra recensione del gioco da tavolo Pax Pamir: sia per il prezzo importante sia per i sopracitati “requisiti minimi”, Pax Pamir รจ un acquisto che va ponderato. Pensiamo che sia uno di quei giochi da tavolo che non accetta molte vie di mezzo: o siete giocatori adatti, e allora molto probabilmente lo apprezzerete davvero tanto, oppure semplicemente รจ un titolo che non รจ destinato a voi.
Ma se quanto detto non vi spaventa e, piuttosto, vi intriga, non possiamo che consigliare Pax Pamir.
La rigiocabilitร del titolo รจ molto alta, grazie alla costruzione del Mazzo di gioco che utilizza solo la metร degli eventi a disposizione, e mai piรน di 60 carte sulle 100 disponibili. Questo fa si che ogni partita sia davvero imprevedibile, stimolando la capacitร tattica dei giocatori di adattarsi continuamente alle nuove carte che compaiono nel Mercato. La scalabilitร รจ abbastanza buona, ma รจ sicuramente in 3 o anche 4 giocatori (se esperti e non affetti da paralisi d’analisi) che si ha l’esperienza migliore di gioco.
L’interazione al tavolo รจ forte, profonda, cattiva. Ogni mossa va calcolata con attenzione, perchรฉ non potrete fare tutto ciรฒ che desiderate, senza contare i colpi ai fianchi che vi arriveranno dagli avversari. Con dei giocatori di pari livello al tavolo, e possibilmente con un gruppo abbastanza stabile, la tensione all’avvicinarsi delle fasi di punteggio diventa palpabile, e non esiste Lealtร che tenga, Tradimento proibito o colpo basso da risparmiare. Ciรฒ che conta รจ vincere.
In politica non ci sono traditori; ci sono solo perdenti.
Anatole France