Mar 17 Dicembre, 2024

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Snowpiercer è davvero il sequel di Willy Wonka?

Ok, lo so, può sembrare davvero strano accostare il film di Snowpiercer del 2013 a Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato del 1971, eppure, una teoria che circola in rete ormai da anni, e che vorrebbe il film di Bong Joon-ho essere in realtà un sequel di Willy Wonka, sta diventando sempre più popolare in rete. Perché?

Ecco perché la teoria potrebbe non essere folle come sembra.

Snowpiercer è il sequel di Willy Wonka? La teoria che spopola sul web

Mentre la serie TV prequel di Snowpiercer è stata rinnovata recentemente per una quarta stagione, torniamo a parlare della teoria secondo la quale il film di Snowpiercer è, in realtà, un sequel di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato.

Le similitudini di trama tra i due film sono in realtà piuttosto evidenti. Entrambi i film raccontano infatti la storia di di gruppi di persone che viaggiano attraverso una struttura fantastica e, ad uno ad uno, dopo ogni stanza / vagone, qualcuno si perde per strada e il gruppo è costretto a proseguire fino a quando rimane solo una persona. Quella persona scopre quindi che l’intero viaggio è stato, in realtà, un test elaborato da un ricco industriale che aveva bisogno di un successore. In Willy Wonka, Charlie Bucket è la persona che eredita una coloratissima fabbrica di cioccolato e la vasta fortuna che ne deriva. In Snowpiercer, Curtis Everett arriva alla testa del treno, dove Wilford gli offre il suo ruolo di custode della “locomotiva eterna” (che tanto eterna, poi, abbiamo imparato non essere).

Quindi sì, entrambi i film, all’apparenza molto distanti per colori e tema, in realtà condividono molto nella trama. Ma perché Snowpiercer dovrebbe essere il sequel di Willy Wonka?

Snowpiercer

Entrambi si occupano di classi sociali e delle strutture economiche dietro ad esse. Charlie Bucket proviene da una famiglia di ceto basso, dove osserva i biglietti d’oro che vengono trovati da bambini ricchi e fin troppo privilegiati. Allo stesso modo, Curtis Everett viene dalla fine del treno, dove è buio, affollato e l’unica cosa che può mangiare sono le barrette energetiche a base di blatte, mentre le persone facoltose nella parte anteriore del treno si abbandonano ai comfort e al lusso sfrenato (per quanto possibile dopo l’apocalisse).

Secondo molti, però, il vero motivo per cui Snowpiercer è in realtà un sequel di Willy Wonka è che Ed Harris, in realtà, sta interpretando il ruolo di un Charlie Bucket adulto, che ora si fa chiamare Wilford.

Assurdo? Ecco la teoria.

Charlie Bucket è… Wilford Wonka?

Willy Wonka ha costruito una fabbrica completamente isolata dal mondo esterno, il che significa che è in realtà una fabbrica completamente autosufficiente. Inoltre, Willy è specializzato nella produzione di cibi insoliti e modalità di trasporto sperimentali. Tutte abilità che trasmette a Charlie Bucket una volta che questi eredita la fabbrica e l’impero Wonka. Una situazione improvvisa e inaspettata, che porta Charlie a diventare benestante e ad abbandonare il suo nome originale assumendo quello di Wilford Wonka, per onorare il suo mentore.

Anni dopo, durante il periodo in cui si svolgono i fatti di Snowpiercer, Charlie, ovvero Wilford, costruisce un treno autosufficiente prevedendo gli effetti devastanti del gas CW-7 (che è la causa dell’eterno inverno che abbiamo conosciuto nel film). Tuttavia, per mantenere il treno autosufficiente, Wilford deve adottare misure estreme per mantenere sotto controllo la popolazione, ordinando l’esecuzione di determinate percentuali di essa quando questa diventa troppo elevata o orchestrando rivolte per mantenere, come dice Wilford, “ansia e paura, caos e orrore per far andare avanti la vita.”

Con questo in mente, Charlie Bucket, che ora è conosciuto come Wilford Wonka, ha usato tattiche e abilità che ha imparato dal suo mentore (come si vede nella scena del tunnel in Willy Wonka) per creare un mondo di decadenza e immaginazione su un treno, proprio come fece una volta Wonka con la sua fabbrica. Quindi Charlie si spinge ancora oltre, prendendo in prestito il metodo di Wonka per trovare un degno successore, nascondendo messaggi nel cibo e, nel suo caso, nelle uova destinate a Curtis, proprio come Wonka metteva i biglietti d’oro nelle barrette di cioccolato.

Ma se questa teoria fosse vera, dove sono gli Oompa Loompa della fabbrica di Wonka, i minuscoli operai che erano responsabili del funzionamento e della manutenzione delle sue macchine? Curiosamente, e questa è la parte che sta suscitando il maggio interesse, Wilford afferma che qualunque cosa abbia tenuto in funzione il motore del suo treno si è “recentemente estinta” (badate bene, estinta, non rotta), costringendolo a impiegare dei bambini, proprio per la loro statura, come visto fare in Snowpiercer. Questo non solo spiega l’assenza degli Oompa Loompa, ma evidenzia anche tematicamente i finali di entrambi i film: che saranno i bambini ad ereditare il futuro.

Ancora non vi basta come “prova” del fatto che Snowpiercer è, in realtà, un sequel di Willy Wonka? Ecco altri indizi.

Willy Wonka

Come accadeva con la fabbrica di cioccolato, anche sullo Snowpiercer ‘Nessuno entra mai. Nessuno esce mai’. Una filosofia che sappiamo bene esser quella di Willy quanto di Wilford.

Altri puntano invece l’attenzione sui vari marchingegni ideati da Wonka, come la celebre Wonka Mobile (ma ce ne sono anche tanti altri). Questa ha infatti una ‘W’ gigante proprio sul muso, così come accade per lo Snowpiercer e praticamente ogni altro aggeggio realizzato da Wilford e piazzato sul treno. Avrebbe senso che il logo sia stato tramandato nel tempo e utilizzato nello stesso modo.

Cosa ne pensate di questa teoria? Fatecelo sapere tramite un commento qui sotto!

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