Sono passati più di 20 anni dall’uscita nelle sale di 28 Giorni Dopo e, mentre i fan hanno avuto un sequel dell’iconico film horror post-apocalittico con 28 Settimane dopo del 2007, da allora non si è mosso nulla nonostante il grande interesse per la saga a base di zombie corridori. Tuttavia, il regista Danny Boyle e lo sceneggiatore Alex Garland hanno lasciato intendere che il terzo film potrebbe essere finalmente possibile – e che avverrebbe con un importante salto temporale saltando a “28 Anni Dopo“.
Garland ha recentemente dichiarato a Inverse che il terzo film salterebbe infatti a “28 anni dopo”, lasciando indietro la possibilità per i fan di scoprire cosa è accaduto 28 mesi dopo lo scoppio dell’epidemia di rabbia che ha trasformato il Regno Unito (e successivamente l’Europa).
“Qualche anno fa, nella mia testa si è materializzata un’idea per quello che sarebbe stato davvero 28 Anni Dopo”, ha detto Garland. “A Danny è sempre piaciuta l’idea”.
Boyle ha anche detto che l’idea di realizzare un terzo film ambientato 28 anni dopo è qualcosa di cui si sta discutendo seriamente – e che sarebbe disposto a dirigerlo se Garland, che è diventato un regista nei due decenni trascorsi dal film originale, non fosse interessato.
“Ne stiamo parlando seriamente, in modo molto diligente”, ha detto Boyle. “Se non vuole dirigerlo lui stesso, sarò ben disposto a farlo se riusciremo a realizzare un’idea altrettanto buona”.
Come sappiamo, l’anno scorso Garland ha parlato di 28 giorni dopo e del suo impatto, nonché della sua idea per un nuovo capitolo, descrivendolo come un film molto più grande dell’originale.
“È passato molto tempo e 28 Giorni dopo, quando è arrivato (era) una novità, e non credo che lo sia più”, ha sottolineato il regista. “Penso che in realtà, parlando di generi, 28 Giorni dopo si sia unito al filone sugli zombie, quel genere. Ha fatto la sua parte, il che è fantastico. È stato bello farne parte, davvero”.
“Ho un’idea molto bella, ma è un film molto più grande, e una delle cose di 28 Giorni dopo è che era piccolo e punk, mentre questa idea è meno piccola e punk. Ma io e Danny ne parliamo”, ha dichiarato il regista. “Ogni due anni se ne parla, o si dice: “Vuoi farlo?” e poi per qualche motivo non succede mai”.
Speriamo che anche questa volta non vada a finire così.