Mer 2 Aprile, 2025

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Il Trono di Spade, La Madre dei Draghi: quante amicizie moriranno nel gioco da tavolo? – Recensione

“Al gioco del Trono, o si vince o si muore”, ormai lo sappiamo tutti e Fantasy Flight Games e Asmodee ce lo ricordano ancora una volta riportando sui nostri tavoli la Seconda Edizione del gioco da tavolo de Il Trono di Spade, insieme all’espansione La Madre dei Draghi, a cui abbiamo dedicato un apposito trafiletto prima delle conclusioni.

Battaglie, intrighi, diplomazia e sotterfugi, questi sono gli ingredienti base della trasposizione ludica della famosa saga fantasy, che ci porta a vivere e battagliare per Westeros. E lo fa regalandoci un punto di vista ben diverso da quello di A Song of Ice and Fire, anch’esso titolo distribuito nel nostro paese da Asmodee.

Ma la domanda, che poi è sempre la stessa, è: quanto ci è piaciuto? Scopritelo continuando a leggere la nostra recensione.

Il Trono di Spade: Il Gioco da Tavolo – guerra, politica e colpi di scena si susseguiranno per stabilire chi sarà il prossimo re a guidare Westeros

Fin da subito ci accorgeremo che Il Trono di Spade è un titolo strategico-competitivo piuttosto complesso, al quale possono partecipare da 3 a 6 giocatori dai 14 anni in su, che si caratterizza per partite che possono durare anche 4 ore e si basa su meccaniche diverse: aste simultanee, controllo territorio, gestione della mano, alleanze collaborative e bluff.

Insomma non è certo un gioco per neofiti e, se deciderete di acquistarlo, preparatevi a lunghe battaglie e discussioni infuocate con i vostri amici (anche quelli più fidati).

Il mondo di Westeros racchiuso in una scatola: ecco cosa troveremo aprendola

All’interno della scatola troviamo:

  • il regolamento
  • 1 tabellone di gioco
  • 138 unità di plastica colorate (23 per ciascuna Casa)
  • 42 carte Casa (7 per Casa)
  • 30 carte Continente Occidentale
  • 9 carte Bruti
  • 24 carte Sorti della Battaglia
  • 6 schermi del Giocatore (1 per Casa)
  • 266 Segnalini di cartone

Per quanto riguarda i materiali, sono tutti di ottima fattura, in linea con la classica qualità offerta da Fantasy Flight Games nelle sue produzioni più importanti.

Se volete imbustare le carte, potrete acquistare su Amazon le bustine di misura 41×63 per le carte Sorti della Battaglia e quelle 56×87 per tutte le altre.

Qui sotto potete dare uno sguardo all’unboxing della scatola base mentre, più sotto, troverete l’unboxing dell’espansione ‘La Madre dei Draghi’:

Che le ostilità abbiano inizio! Quale Casa dominerà  Il Trono di Spade?

Come sempre la fase di spiegazione del regolamento, seppur imprescindibile, è anche quella più noiosa, ma cercherò di essere breve ed esaustivo e, sono certo, se leggerete fino alla fine non ve ne pentirete (si spera!) e potrete cominciare a respirare l’aria di Westeros così come l’abbiamo vissuta noi giocando a Il Trono di Spade.

Dopo avere preparato il tabellone, mescolato e disposto le carte ed i segnalini negli appositi spazi e nell’ordine stabilito, che dipenderà dal numero di giocatori, potremo iniziare a giocare. Se i giocatori sono meno di 6, alcune case non potranno però essere scelte.

Una partita a Il Trono di Spade si divide in un massimo di 10 turni. Vince chi per primo controlla territori che contengano almeno 7 castelli o roccaforti, oppure chi ne controlla di più al termine dell’ultimo turno.

I turni sono suddivisi ulteriormente nelle seguenti tre fasi:

  • Fase del Continente Occidentale: La prima fase è l’unica che strizzi vagamente l’occhio all’aleatorietà. Si pescano 3 carte e si devono risolverne immediatamente gli effetti. Di fatto si tratta di “imprevisti” che vanno dall’attacco dei Bruti, alla verifica delle scorte (che potrebbe imporci di sacrificare parte delle nostre truppe), alla “Convocazione” (con la quale potremo reclutare nuove armate), fino agli “Scontri di Re”. Questi ultimi, in particolare, simulano bene la fitta rete di intrighi e sotterfugi che si svolgono lontano dei campi di battaglia e sono probabilmente quelli che più influiscono, in questa fase, sulle dinamiche del gioco. Di fatto si tratta di un’asta dove puntando influenze cercheremo di guadagnare la prima posizione sui tracciati del Trono, del Feudi e della Corte del Re, accaparrandoci così il relativo segnalino e guadagnando vantaggi e bonus: come la facoltà di scegliere l’ordine di gioco e di decidere i pareggi, ottenere un “+1” negli scontri, o scambiare i segnalini ordine sul tabellone con segnalini inutilizzati.
  • Fase di Pianificazione: In questa fase, la più importante a livello strategico, si assegnano in segreto gli ordini alle proprie truppe, che possono essere di 5 tipi: Razzia (un ordine di incursione ed attacco ai nemici), Marcia (per la conquista di un territorio libero o l’attacco di uno occupato), Difesa, Supporto (sia in attacco che in difesa) o Consolidamento (per ottenere segnalini potere). I comandi verranno poi rivelati e risolti seguendo l’ordine di gioco.
  • Fase di Azione: Il vero e proprio fulcro del gioco. È in questa fase che si risolvono tutti gli ordini e si combatte.  In ordine dapprima si risolvono gli ordini di Razzia, poi si marcia ed eventualmente si combatte ed infine si ottengono i segnalini potere. All’apparenza sembra tutto molto semplice: di regola si confronta semplicemente la potenza delle unità coinvolte nello scontro e la più forte vince. Ma non sempre la vittoria è così scontata, infatti ciascun giocatore dovrà giocare una delle proprie carte delle Case nel tentativo di ribaltare le sorti del conflitto, comunque vada a finire la carta dovrà poi essere scartata e non potrà essere riutilizzata fino all’esaurimento della mano.

Bene, ora che vi abbiamo raccontato a grandi linee le fasi preparatevi a fare a botte, ma non dimenticate di conquistare i territori che vi garantiranno scorte, perché non credo che i vostri soldati gradiscano troppo l’idea di venire soppressi per la vostra mancanza di lungimiranza nel procurargli il rancio!

Ma c’è ancora una cosa (mica possiamo farcela sfuggire!), ricordate che i corvi sono presagio di morte, ma se siete bravi lo saranno per gli avversari. Non trascurate l’asta per l’ordine alla Corte del Re in quanto solo chi sarà nelle prime posizioni potrà utilizzare uno o più segnalini ordine fra quelli stellati, che garantiscono bonus più ghiotti e maggiori possibilità di potenziamento dei nostri eserciti.

Come avrete capito, nel gioco da tavolo de Il Trono di Spade, la fortuna conta poco e tutto dipende dalla strategia che decidiamo di seguire.

C’è comunque la possibilità di aggiungere un pizzico di aleatorietà aggiungendo le Carte Sorti della Battaglia che aggiungono dei bonus casuali ad attaccante e difensore, dopo che gli stessi hanno scelto la propria Carta delle Case.

Inoltre, ad influire sull’andamento della partita non ci sono solo le meccaniche strettamente relative alla singola fase di gioco, ma anche tutto il “contorno ambientale” vista la forte presenza e l’enorme importanza delle nostre capacità diplomatiche e della nostra capacità di bluffare. Queste ultime non si rivelano certo secondarie (anzi, spesso potranno rovesciare le sorti della partita) inducendoci a stringere patti ed alleanze per poi disattendere subdolamente i primi e distruggere le seconde.

Nulla che non suoni nuovo a chi conosce a fondo la serie o i libri, no?

Magari voi vi sentirete sazi ora, ma non è detto che la Madre dei Draghi sia d’accordo con voi e lo capirete grazie alla prima espansione di questa edizione de Il Trono di Spade

Se la vostra sete di sangue nei combattimenti fratricidi del gioco da tavolo de Il Trono di Spade non accenna a diminuire, ci penseranno i draghi di Daenerys ad infuocare ancor di più le battaglie.

L’espansione La Madre dei Draghi aumenta infatti ancor di più il livello della sfida, consentendo di ampliare ad 8 il numero massimo dei giocatori che possono contendersi il trono aggiungendo Targaryen ed Arryn, oltre ad un nuovo tabellone che, aggiunto al precedente, permetterà di ampliare le ostilità fino ad Essos, ad alcuni componenti che modificano la plancia base ed a regole e segnalini aggiuntivi.

Il gioco base è stato causa della fine di parte delle vostre amicizie e non riusciste a trovare modo di mettere insieme un rappresentante di ciascuna Casata di Westeros?

Non disperate, perché a venirvi in soccorso sarà proprio una delle nuove regole che consente ai giocatori più in alto nel tracciato del Trono di sfruttare le Case inutilizzate come vassalli, consentendo di utilizzarne parzialmente le potenzialità con l’aiuto di un setup alternativo ed utilizzando speciali segnalini ordine.

Altra novità è l’introduzione della Banca di Ferro, che concederà prestiti ai giocatori (pagabili con i segnalini potere) in cambio di interessi salati quanto il Mare Stretto. Per accedervi dovremo navigare verso Braavos utilizzando il nuovo e specifico segnalino a sfondo azzurro.

Ma non è tutto qui. Alcuni componenti come accennato sopra apportano modifiche al tabellone principale permettendo così anche agli Arryn di scendere da Nido dell’Aquila per unirsi alle ostilità proprio al centro della mischia (e così a Westeros vi sentirete ancor meno soli).

I Targaryen però, se ne staranno ben distanti dai campi di battaglia (forse), per loro infatti, per reclamare Il Trono di Spade, basterà recuperare i Segnalini Fedeltà (anch’essi neo-introdotti) che qua e là spunteranno sulla mappa grazie alle nuove carte del Continente Occidentale che andranno ad aggiungersi a quelle del gioco base.

A tal proposito sappiate che Drogon e compagni (un nuovo tipo di unità esclusivo per la casata dei Targaryen) possono ovviamente volare dove vogliono, e che la loro potenza di fuoco cresce ogni due turni, quindi consigliamo alle altre Casate di non lasciare troppo sguarnite le zone che potrebbero interessare Daenerys e di difendere i segnalini con le unghie e con i denti.

Ed ora, come promesso, ecco l’unboxing de La Madre dei Draghi:

Conclusioni

Innanzitutto, lo ripeto, Il Trono di Spade è un gioco complesso, difficile e molto profondo. Si tratta di un titolo veramente molto interessante, soprattutto per i giocatori esperti che ne sapranno apprezzare le varie sfaccettature: sia quelle relative al gameplay, sia quelle relative all’ambientazione, veramente molto curata e dettagliata. Battaglie, intrighi e diplomazia più o meno litigiosa si intersecano fra loro in un turbine vorticoso di emozioni, sudori freddi e coltellate nei fianchi.
Per quanto riguarda i materiali, come al solito, la premiata ditta Asmodee / Fantasy Flight Games è una sicurezza. Le pedine in plastica sono molto resistenti e piacevoli alla vista, anche se non troppo dettagliate. Gli artwork delle carte e del tabellone sono curati al punto giusto per rendere piacevole il gameplay (rispetto alla vecchia edizione sono stati utilizzati gli artwork del Living card Game di Game of Thrones). In generale tutte le parti in cartone sono di buona qualità.

Il regolamento, spiegato molto chiaramente e corretto rispetto alla vecchia edizione, riporta esempi utili a togliere la maggior parte dei dubbi che potremmo porci.

Ovviamente, più saranno le famiglie che si daranno battaglia sul campo, maggiore sarà il pathos che potremo sperimentare. Il divertimento è comunque garantito anche in gruppi più piccoli, in quanto la mappa di gioco in questi casi viene ridotta con l’utilizzo di appositi segnalini (cosa che non accadrà con La Madre dei Draghi).

Seppur ciò non assicuri lo stesso numero di volta gabbana che ci sarebbero con reti di alleanze ben più fitte, garantisce comunque una buona scalabilità.

Le diverse meccaniche sono ben implementate fra di loro e ciò garantisce numerose possibilità di sviluppo della partita, rendendo ognuna di queste un esperienza a sé stante e garantendo una rigiocabilità pressoché illimitata; ma anche una fluidità di gioco invidiabile (al netto delle eventuali paralisi da analisi, che si potrebbero manifestare nei giocatori meno esperti e più indecisi del nostro gruppo).

Basti pensare che, nonostante le casate abbiano (giustamente) zone fisse da cui iniziare la propria espansione, sia l’aleatorietà nella pesca degli eventi, sia le meccaniche sopra citate, sia l’asimmetria delle condizioni di partenza fra le casate influenzano notevolmente il numero dei possibili “mondi paralleli” in cui potremo trovarci. La varietà di opzioni viene inoltre ancor più ampliata se giocheremo con l’espansione La Madre dei Draghi.

Inoltre, la difficoltà del gioco da tavolo de Il Trono di Spade è dovuta anche al fatto che ci troveremo di fronte ad una quantità di nozioni, informazioni, eventi e variabili da tenere sotto controllo da far girare la testa. Sicuramente tutto ciò potrebbe farci sentire sconfortati e spaesati, almeno nelle prime partite, e dovremo impiegare molte energie psicofisiche per vincere. E di certo la durata delle singole partite non aiuta.

Di contro, una volta “digerite” le meccaniche e le peculiarità del gioco vi appassionerete e vorrete trovare il modo di giocarci periodicamente perché il mix di pianificazione e aleatorietà vi costringerà a reagire agli imprevisti in maniera diversa, a seconda delle vostre scelte precedenti, delle alleanze che avrete stretto e degli obiettivi a breve termine che vi eravate prefissati per raggiungere la vittoria finale (soprattutto se vi troverete alla guida dei Targaryen).

In poche parole un gioco in cui strategiaflessibilità e capacità di reazione si fondono in un mix unico, dove se si vuole vincere nulla dovrà essere lasciato al caso né sulla terraferma, né sui mari, tantomeno in sede diplomatica.

Il Trono di Spade si rivela quindi essere una specie di cross-over fra un wargame e un gestionale con componenti diplomatiche, che mantiene sempre in perfetto equilibrio gli aspetti tipici delle tre categorie che potrà riservare ore di divertimento ad un pubblico sicuramente esperto, nonostante si permetta di abbracciare gusti eterogenei. Equilibrio che non viene mai rotto nemmeno quando l’asimmetria si manifesta ancor più prepotentemente, semplicemente aggiungendo la più volte citata espansione.

Detto ciò, volete sapere se ve lo consigliamo? Beh, secondo noi è il classico gioco che richiede un’alta attitudine allo sforzo e alla sofferenza, ma che ripaga in toto l’investimento di tempo, denaro e impegno, specialmente se adorate (come noi) l’ambientazione fantasy dei romanzi di George R. Martin.

Quindi iniziate a radunare i compagni di gioco, a dedicare un paio d’ore allo studio del regolamento e a fissarvi un pomeriggio libero (magari da concludere con una bella pizzata in compagnia) perché, dopo aver sudato freddo per ore, che abbiate vinto o perso, la prima frase che vorrete pronunciare sarà: “Beh, ne facciamo un’altra domani?”. Perché Il Trono di Spade: Il Gioco da Tavolo Seconda Edizione, insieme alla sua espansione La Madre dei Draghi, è semplicemente uno dei migliori giochi da tavolo in circolazione.

E voi, in attesa dell’ottava stagione della serie tv, siete pronti a lanciarvi nelle battaglie per la conquista di Westeros? Fatecelo sapere lasciando un commento qui sotto.

Il trono di Spade: il gioco da tavolo è un'esperienza a pieni polmoni nel mondo di George R.R. Martin
Il gioco da tavolo del Trono di Spade si conferma essere uno dei migliori titoli in circolazione. Profondo, complesso e completo in ogni dettaglio è in grado di catapultarci a pieno nel mondo fantasy creato da Martin e di farci vivere un esperienza di gioco magnifica. Talmente bello che a fine partita difficilmente riuscirete a capacitarvi di non essere realmente un Lord di Westeros!
Pro
Strategia, bluff e wargame non sono mai stati amalgamati meglio
Un'esperienza di gioco unica, divertente e strategica
Grandissima rigiocabilità
Contro
Non adatto ai neofiti
Se non vi piacciono i giochi lunghi non fa per voi
8.8
Voto Finale
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