Il quattordicesimo episodio di Vikings 6 prosegue l’andamento blando degli ultimi episodi analizzati, salvo poi fornirci alcuni spunti per l’incombente finale di stagione.
Attenzione però, se non avete ancora visto questa puntata, non proseguite la lettura!
Vikings 6, la Terra dell’Oro
Per una volta tanto cominciamo a parlare della spedizione vichinga verso la fantomatica Terra dell’Oro con Ubbe a capo degli esploratori norreni. Come avete avuto modo di apprendere dalla precedente recensione, le due fragili imbarcazioni sono state sorprese nella nottata da una formidabile tempesta, durante la quale purtroppo ha perso la vita la piccola Asa, figlia di Torvi e dello stesso Ubbe.
Pur con questo peso nel cuore, Ubbe e tutti gli altri proseguono la navigazione e finalmente dopo giorni riescono a scorgere una terra ignota e a sbarcarci. Sulle prime essa si presenta arida e priva di vegetazione, tant’è che ho pensato a un beffardo scherzo del destino che li avesse riportati indietro sulle coste islandesi, ma effettivamente dopo una breve esplorazione si tratta effettivamente di una nuova terra, ma non esattamente come quella che venne descritta da Othere.
Quest’ultimo si ritrova osteggiato da tutti tranne che da Ubbe, che nonostante l’evidenza dei fatti gli vuole ancora credere. Ed effettivamente Othere è certo che quella non è la Terra dell’Oro da lui scorta, ma solamente un’altra landa. Confidandosi poi con Ubbe, gli svela un sogno: Dio stesso farà vista ai coloni sotto forma di balena.
Harald Finehair Re di Kattegat
Tralasciando le avventure dei coloni norreni, ritorniamo a Kattegat dove fervono i preparativi per l’incoronazione di Harald Finehair, che come sospettavo, per consolidare e unificare il proprio regno, chiede in sposa la vedova Gunnhild. Forte dell’alleanza con Skane – che fisicamente sembra quasi una copia grottesca di Bjorn – si prepara a salire al trono non prima tuttavia di saggiare l’ambizione e i desideri di Erik il Rosso e di Ingrid.
Bisogna dare atto ad Harald che se è mancante in quanto a coraggio e capacità politiche, è certamente molto abile a manovrare a suo piacimento le persone, per avere più alleati possibili. Nel giorno dell’incoronazione, dopo aver fatto fuori il suo alleato, proclama Eric suo capo delle guardie e chiede in moglie sia Gunnhild che Ingrid, lasciando interdetti gli astanti e sorprendendo anche il sottoscritto. Sposare Gunnhild era una mossa più logica, ma perché prendere in moglie Ingrid, vista da tutti come una sorta di strega che vive ai limiti della città di Kattegat? Mi viene da pensare che Harald voglia imitare in tutto e per tutto Bjorn, persino nelle scelte più intime.
La vendetta di Dir
Infine torniamo nelle steppe: durante i sanguinolenti festeggiamenti della Pasqua il dispotico Oleg si ritrova abbandonato da tutti. Con astuzia e una formidabile dose di fortuna Ivar, Itzverk e Katia riescono a fuggire da Kiev portando co loro il principino Igor, erede dell’impero dei Rus e riportarlo tra le braccia del principe Dir.
Nel momento più intimo di delirio, Oleg impreca contro Katia e la sua precedente e defunta consorte, dando fuoco alla cripta dove il corpo della sovrana riposa. A questo punto Oleg, credendo ancora nelle sue capacità profetiche indice il consiglio dei saggi e dei nobili e proclama la guerra contro il ribelle Dir; allo stesso tempo, a Novgorod il principe Dir conferma la sua volontà ai suo fedelissimi di muovere guerra contro Oleg. Dunque ci aspetta nelle prossime puntate uno nuovo scontro fratricida, dove probabilmente vedremo Ivar e Itzverk, combattere questa volta contro Oleg.
Quanto ai coloni vichinghi è interessante capire come potranno sopravvivere alla durezza di questa nuova terra – ribattezzata Greenland – appena scoperta e che si presenta arida e priva di risorse un po’ come l’Islanda: ce la faranno a sopravvivere o anche in questo caso assisteremo a una sorta di guerra civile, famiglia contro famiglia, per la sopravvivenza?
Non resta che continuare a seguire i restanti episodi di Vikings 6 e scoprire come si chiuderà l’epopea norrena di History Channel.