Nani e draghi sono nemici per natura. Come gli elfi e i nani. O gli uomini e i nani. O i grifoni a tre teste e i nani. O i nani ed altri nani! Ma coi draghi, proprioโฆ Sarร che entrambi hanno quell’insana passione per l’oro e le ricchezze, ed un brutto carattere. Ed รจ proprio cosรฌ che inizia la storia di Nidavellir, il gioco da tavolo di cui oggi vi proponiamo la nostra recensione.
Il drago Fafnir si รจ liberato dalle sue catene, secoli dopo essere stato imprigionato da un’alleanza tra maghi e nani. E sta tornando, per l’oro, e per prendersi la sua vendetta. Il regno dei nani di Nidavellir รจ la sua meta, dove si trovano immense ricchezze e gli atavici nemici. Il Re dei nani decide cosรฌ di chiamare a sรฉ i suoi Elvaland, i comandanti e generali piรน fidati. A loro รจ affidato il compito di visitare le taverne del regno dove, tra birra e arrosto di montone, recluteranno i nani piรน aggressivi, abili e cattivi, al fine di formare un esercito. Ma solo l’Elvaland che avrร saputo reclutare la truppa di maggior valore avrร l’onere, e l’onore, di affrontare Fafnir e mettere fine una volta per tutte alla minaccia al regno di Nidavellir. Andiamo a vedere insieme la recensione del gioco da tavolo Nidavellir!
Nidavellir: la recensione del gioco da tavolo
Nidavellir รจ un gioco da tavolo da 2 a 5 giocatori, per una durata di circa 15 minuti a giocatore. L’autore รจ Serge Laget, mentre le illustrazioni sono ad opera di Jean-Marie Minguez. Il titolo รจ uscito in edizione originale con GRRRE Games, mentre in Italia รจ arrivato grazie a Studio Supernova; dobbiamo proprio dire che, seppur di nascita abbastanza recente, questa casa editrice ha portato numerosi titoli degni di nota sui nostri tavoli.
In questo gioco da tavolo sono presenti due meccaniche di gioco: l’asta nascosta e la collezione di set. La prima meccanica viene utilizzata per determinare l’iniziativa di scelta delle carte, che vanno collezionate in maniera oculata, e determinano il nostro valore di punti vittoria a fine partita. Si puรฒ trovare anche una terza meccanica di gioco, piuttosto originale, di cui parleremo tra poco.
- Il contenuto della scatola di Nidavellir
- La qualitร dei materiali
- Come si gioca a Nidavellir
- Contare i punti
- Conclusioni della recensione del gioco da tavolo Nidavellir
Il contenuto della scatola di Nidavellir
La scatola di Nidavellir รจ abbastanza compatta, ma viene ben riempita dai seguenti componenti di gioco:
- 92 carte Nano, in due mazzi Era
- 5 carte Onorificenza
- 21 carte Eroe
- 3 segnalini Taverna
- 5 plance individuali
- 3 segnalini scambio Gemme
- 6 segnalini Gemma
- 60 monete d’oro in vari tagli
- un supporto Tesoro Reale da assemblare
- 4 supporti per le carte
- il blocchetto segnapunti
- il regolamento
La qualitร dei materiali
Le monete, i componenti maneggiati di piรน durante il gioco, restituiscono una piacevole esperienza tattile: sono grandi e robuste, ed il supporto per il Tesoro Reale, da costruire prima di giocare, rende facile ed agevole anche l’azione dello scambiare le monete che vedremo dopo.
Le carte non sono troppo grandi e quindi, fortunatamente, non รจ richiesto un tavolo da ping-pong per giocare in 4 o 5 giocatori; davvero ottima anche la scelta di inserire dei supporti per le carte eroe, che devono essere facilmente ed immediatamente consultabili. Il formato รจ un po’ particolare, si tratta infatti di carte 54x80mm, che consigliamo di imbustare se si vuole mantenere il gioco in perfette condizioni con le bustine che trovate A QUESTO INDIRIZZO.
Le illustrazioni sono abbastanza varie e piacevoli, ed anche la scelta di lasciarle in bianco e nero, che a prima vista puรฒ sembrare un po’ un peccato, in realtร aiuta molto la leggibilitร del gioco durante il gameplay. ร un po’ un peccato trovarsi a sovrapporle in caso di spazi ristretti, visto che le illustrazioni fanno comunque la loro porca figura.
Con il resto dei materiali siamo sullo stesso livello, e quindi, in fase di recensione, non possiamo che promuovere sia i componenti di gioco, che il rapporto qualitร /prezzo, del gioco da tavolo Nidavellir.
Come si gioca a Nidavellir
Cominciamo la partita con un set, uguale per tutti, da 5 monete; sono da utilizzare per l’asta nascosta. Contemporaneamente agli altri giocatori, selezioniamo in segreto una moneta per ciascuna taverna. Su ciascuna taverna sono posizionate un numero di carte pari ai giocatori al tavolo; il valore delle monete scelte determina l’ordine di iniziativa con cui potremo scegliere le carte: piรน alto รจ il valore della nostra moneta, prima potremo effettuare la nostra scelta, e quindi accaparrarci la carta migliore. Tutti i giocatori hanno diritto di prendere una carta per ciascuna taverna ogni turno.
ร inoltre presente un’interessante meccanica, molto originale, che il gioco stesso chiama coin-building, “costruzione del set di monete”. Nella risoluzione della taverna in cui decidiamo di puntare la moneta di valore zero, avremo sรฌ l’iniziativa piรน bassa, ma anche un’interessante possibilitร . Otteniamo infatti il diritto di prelevare dal tesoro reale la moneta corrispondente alla somma delle nostre monete non utilizzate per puntare, scambiandola con la moneta non utilizzata piรน alta. Questo ci permette di potenziare di turno in turno la forza delle nostre offerte all’asta, garantendoci scelte di maggiore qualitร .
Le carte che possiamo prendere dalle taverne, o mercatino se preferiamo, sono divise in 5 classi diverse, indicate anche dai colori: i guerrieri, i cacciatori, i minatori, i fabbri e gli esploratori. Ciascuna classe dร punti vittoria in modo diverso.
Contare i punti
Per contare i punti in Nidavellir รจ fondamentale il concetto dei gradi, indicato da quel gagliardetto orizzontale che รจ riportato in alto a sinistra sulle carte. Per calcolare i punteggi in Nidavellir, si fa sempre riferimento al numero di gradi, e non al numero di carte. Questo perchรฉ alcune carte possono assegnare piรน di un singolo grado.
Cacciatori (verdi) e fabbri (viola) danno punti in modo simile: maggiore รจ il numero di gradi che otteniamo in quella classe, maggiori sono i punti vittoria. Sulle plance personali รจ riportato il punteggio in dettaglio. Gli esploratori (azzurri) riportano un valore all’interno del loro grado: alla fine della partita otteniamo la somma di questi valori in punti vittoria; i punti dati dalle carte dei guerrieri (marrone) si assegnano allo stesso modo, ma il giocatore che ha piรน gradi in questa specifica classe puรฒ calcolare anche la moneta di valore piรน alto che possiede. Infine, i minatori: per calcolare il punteggio delle carte arancione moltiplichiamo il numero dei gradi per la somma dei valori riportati sulle carte che abbiamo collezionato.
Ogni volta che riusciamo a completare una serie di 5 carte di diverso colore, un grado per ciascuna classe, abbiamo diritto di scegliere una carta Eroe. Le carte Eroe sono carte speciali che ci assegnano delle particolari abilitร da poter utilizzare, o un grande ammontare di punti vittoria. Nel gioco ne troviamo 21, e quindi la variabilitร di scelte strategiche grazie ad esse รจ piuttosto buona.
Le due Ere terminano quando tutte le carte del relativo mazzetto sono state acquisite dai giocatori. Al termine della prima Era, assegniamo anche le Onorificenze: ogni giocatore che ha la maggioranza assoluta non condivisa in ciascuna classe, ottiene un bonus. Questi bonus possono essere usati da quel momento fino al termine della partita: si tratta di preziosi aiuti al gioco, che danno abilitร molto interessanti, e sono diversi per ciascuna classe. Al termine della seconda Era, si procede al contare i punti vittoria, che include la somma dei valori di tutte le monete che possediamo.
Potete vedere il funzionamento di una partita completa di Nidavellir nel nostro video Let’s Play qui sopra!
Conclusioni della recensione del gioco da tavolo Nidavellir
Partiamo nelle nostre considerazioni finali della recensione del gioco da tavolo Nidavellir.
Questo titolo funziona abbastanza bene in qualunque configurazione a livello di numero di giocatori, ma due particolaritร non ce lo fanno preferire se giocato in 2 o 5 giocatori. In due giocatori il funzionamento รจ pressochรฉ il medesimo, ma la terza carta di ogni taverna, quella che non viene scelta, viene scartata. Questo rischia di snaturare un po’ la natura del gioco, che ha carte ben calibrate a livello numerico e di efficacia; ad ogni modo, vista che la selezione viene comunque fatta dai giocatori, non รจ nulla di grave. Piuttosto, si sente maggiormente la mancanza di un numero piรน alto di giocatori durante la fase di asta: come insito nella natura di questa meccanica, la partita risulta piรน avvincente quanti piรน sono i contendenti al tavolo, cosa che viene un po’ a mancare se si รจ in due soltanto.
Dal lato opposto, in 5 giocatori, il downtime puรฒ iniziare a risultare fastidioso durante la selezione di carte degli avversari. Non si puรฒ completamente prevedere le scelte di coloro che hanno un’iniziativa piรน alta della nostra, quindi, talvolta, ci si trova a dover ragionare sulle carte da prendere solo all’ultimo momento, una volta assistito alle scelte degli altri. In caso di giocatori affetti da paralisi da analisi, o non particolarmente rapidi nel calcolo dei punti, questo puรฒ creare attese non indifferenti. Come vedete non si tratta di difetti imperdonabili, ma che comunque non rendono l’esperienza di gioco con questi numeri di giocatori le migliori possibili in Nidavellir.
La fortuna non ha praticamente peso in Nidavellir: in ogni partita si utilizzano tutte le carte, e quindi non si avrร mai una situazione per cui il caso influenzi, positivamente o negativamente, la strategia che stiamo perseguendo. Piuttosto, possiamo parlare di una sorta di caos, dovuto piรน altro alla difficoltร , soprattutto nelle fasi finali, di leggere le intenzioni altrui: puรฒ cosรฌ capitare che un giocatore ci “rubi” una carta che davvero non pensavamo gli interessasse; ma l’asta esiste proprio per questo!
La tematica รจ semplicemente schiaffata sulla scatola. Nani? Draghi? Ma io stavo pensando solo ai punti! Sรฌ, l’ambientazione puรฒ essere simpatica, ma davvero non se ne trova traccia nelle meccaniche. In questo caso si tratta di un difetto molto piรน soggettivo che oggettivo, ma รจ bene tenerne conto se si cerca un titolo che ci faccia vivere un’esperienza narrativa e non solo ludo-meccanica.
Rispetto ad altri titoli simili, รจ meno utile puntare su alcune carte al fine di ottenere sconti o bonus successivamente, e viene incoraggiato uno sviluppo armonioso delle classi dei nani. Molti tracciati vedono la propria quota di punti incrementare in maniera esponenziale man mano che i nani vengono aggiunti ad essi, e 4 tracciati su 5 premiano “insistendoci”; anche le Onorificenze di metร partita vanno in questo direzione. Tuttavia, spesso รจ conveniente investire nella diversificazione, piรน che sulla specializzazione in una classe: le carte Eroe, infatti, sono davvero remunerative, e l’importanza di questo genere di scelte strategiche non รจ banale.
L’asta nascosta viene esaltata dalla meccanica di coin-building. Molte carte Eroe o che troviamo nelle taverne permettono di potenziare ancora di piรน questo aspetto, che rappresenta una sorta di gioco-nel-gioco tanto semplice quanto accattivante.
La simbologia รจ estremamente chiara e leggibile, e solo alcune tra le piรน complesse carte Eroe richiedono, di tanto in tanto, uno sguardo in piรน al regolamento; nelle ultime pagine oltretutto troviamo la descrizione delle storie degli Eroi nanici, in maniera che chi volesse sapere un po’ di piรน della storia del regno di Nidavellir venga accontentato.
L’interazione tra i giocatori รจ presente nella fase di asta nascosta, ed รจ sempre indiretta, ma Nidavellir non รจ un titolo che brilla particolarmente sotto questo aspetto; puรฒ fare eccezione magari una partita a 2 giocatori, in cui รจ piรน facile tenere sott’occhio le mosse altrui. In 3 o piรน diventa difficile, e ad ogni modo rompere le scatole a un altro giocatore rischia di avvantaggiare i terzi senza portare a noi vantaggi significativi.
Dei materiali di gioco si รจ detto, ma sottolineiamo ancora una volta come tutto non sia solo gradevole, ma fortemente orientato a rendere l’esperienza di gioco piรน comoda e immediata possibile.
La partita รจ tesa fino alla fine e, fino al conteggio, non รจ possibile sapere chi avrร l’onore di affrontare il drago Fafnir. Anche per questo nessun giocatore si sente mai davvero tagliato fuori, e cosรฌ la tensione รจ presente per tutti fino a fine partita.
La variabilitร tra una partita e l’altra non รจ altissima, ma comunque sufficiente grazie alle numerose scelte possibili e alle carte pesate casualmente. Anche se le carte non sono troppe, la rigiocabilitร รจ piuttosto buona, anche grazie agli Eroi che offrono davvero parecchie possibilitร .
Tirando le somme della recensione, Nidavellir รจ un gioco da tavolo divertente e davvero valido. Abbastanza rapido da intavolare e molto rapido da spiegare, non spaventa giocatori non esperti, ma la sua sfida di ottimizzazione appaga anche giocatori piรน esigenti ed abituati alla competizione. Non troviamo un’originalitร estrema in Nidavellir (ad eccezione del coin-building), ma tutto quello che c’รจ รจ ben amalgamato, scorrevole e funzionante, privo di difetti davvero importanti. Forse non diventerร il gioco nostro gioco preferito, ma lo intavoleremo sempre con grande piacere e divertimento.
Potete trovare il gioco da tavolo Nidavellir A QUESTO INDIRIZZO.