Tutte le storie giungono a una conclusione, e anche la Guerra per ottenere il titolo di Gran Maestro della Loggia della Rosa Nera รจ al suo epilogo. Eccoci qui per esplorare il secondo, e ultimo, volume della duologia fantasy scritta da Marco Olivieri ed edita da Myth Press: La Guerra della Rosa Nera.
Si tratta di una storia ambientata in un’Italia del XVI secolo dalle connotazioni fantasy basata su Black Rose Wars e Nova Aetas, giochi da tavolo di grande successo di Ludus Magnus Studio, localizzati in Italia da Cosmic Games. Avevamo giร letto e approfondito il primo volume, che ci aveva lasciato col fiato sospeso fino alla fine, e ora siamo qui per scoprire la conclusione delle avventure dei quattro personaggi.
Ecco la recensione de La Guerra della Rosa Nera – volume secondo
La guerra della Rosa Nera racconta le vicende di quattro protagonisti principali, Jafar, Nero, Tessa e Rebecca, quattro potenti maghi in lotta per decidere chi sarร il prossimo Gran Maestro attraverso una sfida nella Loggia della Rosa Nera. Un primato importante che concede un enorme potere.
Nel primo volume abbiamo imparato a conoscere i protagonisti, le loro indecisioni e debolezze, il loro passato, ma รจ in questo secondo libro che i loro poteri e i loro caratteri si delineano con maggior decisione, fino all’epilogo finale. Come sottolineato anche per il primo libro, non รจ necessario avere alcuna conoscenza del gioco da tavolo per gustare appieno la storia de La Guerra della Rosa Nera (io stessa non ho mai giocato ai giochi). Quindi, non resta altro che gettarci tra gli intrighi, le faide e la magia del mondo de La Guerra della Rosa Nera!
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Italia, 1522. La Guerra della Rosa Nera รจ al suo culmine e il destino della piccola Irene sta per essere scritto, inevitabilmente. La Santa Inquisizione a Roma, la lotta per il territorio in Centro Italia, le mire espansionistiche del Doge spargono sangue tra i popoli umani e non. In questo delicato equilibrio, i quattro potenti incantatori prescelti per la conquista del titolo di Gran Maestro della Loggia, si sono preparati alla Guerra. Ma prima di tutto dovranno affrontare e superare i loro limiti.
โLa Guerra della Rosa Nera, Volume Secondoโ รจ lโepilogo del progetto editoriale in collaborazione con Ludus Magnus Studio. I personaggi e le ambientazioni dei giochi da tavolo โBlack Rose Warsโ e โNova Aetasโ prendono vita grazie alla penna di Marco Olivieri.
- L’evoluzione dei personaggi
- L’ambientazione de La Guerra della Rosa Nera
- Conclusioni alla recensione
L’evoluzione dei personaggi
Le colonne portanti della storia sono loro, i protagonisti: Tessa, Jafar, Nero e Rebecca. Il secondo volume de La Guerra della Rosa Nera, come giร il primo, dedica ciascun capitolo alle vicende di un particolare protagonista, un espediente spesso utilizzato e che permette di meglio esplorare le dinamiche dei personaggi.
Nero, Tessa, Rebecca e Jafar ci avevano giร pienamente convinto nel primo volume della duologia: ben caratterizzati, con aspirazioni, background e approcci al potere magico ben delineati e differenti. In questo secondo capitolo della storia notiamo una decisa evoluzione dei personaggi, il cui carattere va a definirsi maggiormente, proprio in seguito agli avvenimenti letti nel primo libro.
In questo secondo volume notiamo che i quattro protagonisti sono maturati: hanno piรน consapevolezza non solo dei propri poteri magici (uno dei temi importanti nel primo volume riguardava il saper padroneggiare e accettare le proprie attitudine magiche), ma anche delle rispettive ambizioni, dei desideri e dei punti di forza e debolezza che li contraddistinguono.
Insomma, leggeremo di protagonisti molto diversi, dalla psicologia piรน complessa e interessante. Dopo le prime avvisaglie nel primo capitolo della duologia, il questo secondo libro mi sarebbe piaciuto leggere piรน interazioni e intrecci tra tutti e quattro i protagonisti, cosa che c’รจ ma riguarda solo alcuni dei personaggi (Tessa e Rebecca, in particolare), ma questo non limita la piacevolezza di seguire le vicende dei personaggi, che restano ben strutturati e per nulla stereotipati.
L’ambientazione de La Guerra della Rosa Nera
Uno degli elementi che mi aveva piรน affascinato nel primo volume e che ho (molto piacevolmente!) ritrovato in questo secondo libro de La Guerra della Rosa Nera รจ la sua ambientazione che lega elementi fantastici alla storia dell’Italia del 1500. Infatti, le vicende dei romanzi sono ambientati nel XVI secolo di un’Italia che presenta molti elementi storici (luoghi, persone, avvenimenti) sul cui sfondo si muovono creature ed elementi del fantastico, prima fra tutte l’esistenza della magia.
Un mix ben pensato (e scritto!) che si allontana dall’epic fantasy, che non appartiene alla nostra tradizione folkloristica, e che invece avvicina maggiormente La Guerra della Rosa Nera a un genere fantastico piรน vicino alla cultura e alla storia del 1500, fatta di intrighi di palazzo, sette segrete, pressione religiosa e misteriose creature.
La Guerra della Rosa Nera potrebbe essere, quindi, un ottimo modo per leggere un fantasy diverso dal classico epic fantasy, con uno sguardo alle leggende italiane e senza perdere le lotte, gli intrighi e le passioni tipiche della letteratura fantastica.
Conclusioni alla recensione
Il Volume Secondo de La Guerra della Rosa Nera conferma l’impressione piรน che positiva avuta giร con il primo romanzo della duologia. Anche questo secondo capitolo rende conto della bravura dell’autore, Marco Olivieri, che riesce a coinvolgere con le sue parole e a creare la giusta suspense per gli avvenimenti della storia.
La trama risulta ancora una volta ben strutturata e coinvolgente, tanto che alla fine del libro il desiderio sarebbe quello di leggere un altro capitolo ancora per sapere come continuano le vicende di Jafar, Nero, Tessa e Rebecca. Eviterรฒ di dire oltre per cercare di non fare spoiler (anche perchรฉ lo so che vi state giร chiedendo chi รจ il prossimo Gran Maestro della Loggia della Rosa Nera)!
Il romanzo non รจ esente da alcuni piccoli difetti (forse, c’รจ piรน equilibrio nel primo volume, invece in questo secondo libro si nota la preminenza di alcuni protagonisti rispetto ad altri), ma questo non intacca minimamente la piacevolezza della lettura grazie ad una trama ben strutturata e a dei personaggi molto ben caratterizzati e mai banali. D’altronde, quando si arriva alla fine di una storia e si ha il desiderio di saperne ancora di piรน vuol dire che qualcosa ci ha lasciato!