L’utilizzo della IA nel campo delle creazioni artistiche torna di nuovo sotto i riflettori e, a breve distanza dalla presa di posizione di Yoko Takahashi, celebre interprete della sigla dell’anime Neon Genesis Evangelion, coinvolge uno dei franchise più importanti del mondo: i Pokémon e il concorso legato al gioco di carte dei pocket monsters
Anche quest’anno, infatti, The Pokémon Company ha dato il via al suo usuale concorso di illustrazioni per la creazione di nuove carte, un’opportunità offerta ad artisti e appassionati di creare e far stampare la propria carta per il nuovo mazzo ufficiale oltre a ricevere premi in denaro.
Pochi giorni fa sono stati annunciati i primi 300 qualificati tra i quali verranno scelti i vincitori, un roster di finalisti che comprendeva anche alcuni disegni di carte generati o migliorati utilizzando l’IA.
Dopo numerose segnalazioni da parte dei fan, The Pokémon Company ha deciso di squalificare diversi partecipanti dal concorso bannando le carte da loro create.
Nuove carte dei Pokémon: dove finisce l’arte e inizia l’IA?
Con un post social la compagnia ah dichiarato i partecipanti soggetti al provvedimento di squalifica avevano violato le regole ufficiali del concorso. È stato inoltre confermato che al loro posto sono stati ripescati altri artisti che, in un primo momento, erano stati esclusi dalla lista dei 300 ammessi alla fase finale.
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— Pokémon TCG (@PokemonTCG) June 25, 2024
Non è ancora ben chiaro se i giudici del concorso non abbiano riconosciuto le illustrazioni generate artificialmente oppure abbiano deciso di chiudere un occhio, “momentanea cecità” svanita dopo le tante segnalazioni dei fan.
L’utilizzo della IA per “migliorare” il design di una nuova carta Pokémon è sicuramente un processo che può aiutare gli artisti, la cui vena creativa dovrebbe essere indipendente dagli strumenti utilizzati. Tuttavia, in situazioni simili, è meglio mettere dei paletti fin dall’inizio, specificando nel regolamento di simili contest il divieto assoluto di utilizzare IA e software analoghi.