Tropic Thunder: Ben Stiller dubita che il film verrebbe realizzato oggi

È piuttosto strano che un film come Tropic Thunder esista davvero. Il film è incredibilmente divertente, ma è anche diventato un film molto controverso a causa dei suoi argomenti.

Questa tagliente commedia d’azione satirica voleva prendere in giro quel tipo di attori disposti a fare praticamente di tutto per vincere un premio e il risultato è una delle commedie più divertenti mai realizzate. Naturalmente, il film ha sollevato qualche sopracciglio per una serie di ragioni, a causa dell’uso della Blackface di Robert Downey Jr. e di un linguaggio piuttosto offensivo nei confronti dei disabili.

Il film è stato interpretato da Ben Stiller, che ne ha curato anche la regia, il quale si è schierato a favore del film parodia e, pur difendendolo, si rende conto che un film del genere non verrebbe realizzato nel mondo di oggi.

Ben Stiller dubita che Tropic Thunder sarebbe stato realizzato oggi e riconosce a Steven Spielberg il merito di aver salvato il film

Nel corso di una recente intervista con Collider, l’attore ha espresso il suo parere sull’eventualità che il film potesse esser realizzato oggi e ha anche riconosciuto al regista Steven Spielberg il merito di aver contribuito a salvare il film.

Stiller ha dichiarato: “Ne dubito. Ovviamente, in questo ambiente, è più difficile fare commedie più taglienti. Sicuramente non alla scala in cui l’abbiamo realizzata, anche in termini di economia del business. Penso che anche all’epoca siamo stati fortunati a realizzarlo, e lo devo a Steven Spielberg e alla DreamWorks. Lui l’ha letto e ha detto: ‘Va bene, facciamo questa cosa’. È un film molto particolare, se ci pensate”.

Stiller si è anche espresso sulla scelta del personaggio di Robert Downey Jr. di usare la Blackface e sul fatto che la situazione era abbastanza evidente da non essere intesa in modo negativo:

“L’idea di Robert che interpreta un personaggio afroamericano, voglio dire, è incredibilmente rischiosa. Anche all’epoca, ovviamente, era rischiosa. L’unica ragione per cui abbiamo tentato di farlo è che mi sembrava che lo scherzo fosse molto chiaro in termini di cosa fosse lo scherzo: gli attori che cercano di fare qualsiasi cosa per vincere i premi”.

“Ma ora, in questo ambiente, non so nemmeno se mi sarei azzardato a farlo, a dire la verità. Sono sincero”.

In effetti è probabile che se qualcuno a Hollywood cercasse di fare un film del genere in questo momento il progetto verrebbe chiuso molto rapidamente, o almeno la sceneggiatura verrebbe riscritta per eliminare tutto ciò che potrebbe essere ritenuto offensivo.

Robert Downey Jr. ha precedentemente difeso il suo ruolo dicendo: “Stavo riguardando All in the Family, e c’era una piccola clausola di esclusione della responsabilità che veniva applicata all’inizio dello show. La gente dovrebbe cercare, esattamente di cosa si tratta, perché è un antidoto a questa dipendenza da clickbait e lamentele che (la gente sembra) avere con tutto al giorno d’oggi”.

E ha aggiunto: “Il linguaggio diceva: ‘Ehi, questa è la ragione per cui stiamo facendo queste cose che, in un altro contesto, si potrebbero smontare e dire che sono sbagliate e cattive’. Una volta c’era un’intesa con il pubblico, e non sto dicendo che il pubblico non capisce più, ma che le cose si sono molto confuse. Lo spirito con cui (Ben) Stiller ha diretto, interpretato e girato Tropic Thunder è stato, essenzialmente, quello di inveire contro tutti questi tropi che non vanno bene e che sono stati perpetuati per troppo tempo”.

Ha poi aggiunto: “(Ben Stiller) sapeva esattamente qual era la visione di questo film, l’ha eseguita, era possibile che si trasformasse in un incubo offensivo di film. Ma il 90% dei miei amici neri ha detto: ‘Amico, è stato fantastico’. Non posso non essere d’accordo con (l’altro 10%), ma so dove sta il mio cuore. Penso che non sia mai una scusa per fare qualcosa che è fuori luogo e fuori dal suo tempo, ma per me ha colpito il nocciolo (della questione). Penso che avere una psicologia morale sia il primo compito. A volte devi semplicemente dire: ‘Sì, ho fatto una cazzata’. A mia discolpa, ‘Tropic Thunder’ parla di quanto sia sbagliato (la Blackface), quindi faccio un’eccezione”.

Per chi non l’avesse visto, il film segue un gruppo di attori egoisti che si imbarcano in quella che credono essere la produzione di un film ad alto budget sulla guerra del Vietnam, solo per ritrovarsi in reale pericolo nel mezzo della giungla. Gli attori, ignari di essere stati abbandonati in una zona di combattimento, devono fare affidamento sulle loro discutibili capacità recitative e sul loro ego gonfiato per sopravvivere. Il film prende in giro la vanità di Hollywood, il metodo di recitazione e la cultura dei blockbuster, offrendo un umorismo oltraggioso e un’azione sopra le righe.

Un tempo era un film che poteva non piacere a tutti, oggi sarebbe forse un film che potrebbe piacere a pochi.