Hollywood non è più quella di una volta. Michael Bay e James Cameron, due dei registi più influenti del cinema blockbuster, stanno osservando con frustrazione i cambiamenti dell’industria. Secondo Bay, i tempi delle decisioni rapide e coraggiose sono finiti.
“Ho appena fatto una chiamata con Jim Cameron e stavamo entrambi lamentandoci di Hollywood”, ha rivelato Bay a The Hollywood Reporter.
“Nessuno può più dare il via libera a niente. Tutto è così lento. È un settore completamente diverso.”
Hollywood affronta il rischio dell’immobilismo
Bay ha vissuto in prima persona questa trasformazione. Ricordando i tempi d’oro di Armageddon (1998), ha raccontato come il film sia stato approvato in pochi minuti, un processo impensabile oggi.
“Avevamo lo sceneggiatore Jonathan Hensleigh. Ci siamo seduti per due o tre settimane, abbiamo fatto una presentazione di 20 minuti con un esperto della NASA.
Siamo andati nell’ufficio di Joe Roth (ex presidente Disney). Lui ci ha guardati e ha detto: ‘Questo sarà il mio film del 4 luglio. Lo voglio chiamare Armageddon’.
Siamo usciti dall’ufficio chiedendoci: ‘Ha appena dato il via libera al film?’ E così funzionava all’epoca.”
Oggi, questa rapidità decisionale è scomparsa. Hollywood è dominata da sequel, remake e franchise, mentre i progetti originali faticano a decollare. Il cinema indipendente rimane l’unico spazio in cui si possono trovare idee fresche, lontano dalla burocrazia degli studios.
Se persino due giganti del cinema d’azione come Bay e Cameron trovano difficoltà nel realizzare nuovi progetti, è chiaro che Hollywood è diventata più avversa al rischio che mai.
“Se anche loro fanno fatica a portare avanti un progetto, la dice lunga su quanto l’industria sia cambiata”, commenta The Hollywood Reporter.
Nonostante le sfide, entrambi i registi restano attivi. Michael Bay presenterà il suo documentario sul parkour, We Are Storror, al SXSW, mentre James Cameron sta concludendo la post-produzione di Avatar 3, che, come ha recentemente confermato, sarà ancora più lungo di The Way of Water.
La realtà è che i tempi delle scelte audaci sono finiti. Gli executive disposti a scommettere su un’idea solo perché suona incredibile non esistono più. Il futuro del cinema potrebbe essere nelle mani del settore indipendente, mentre Hollywood continua a giocare sul sicuro.
Il cinema sta davvero morendo o è solo un’evoluzione inevitabile?