JPop porta in italia Rikudo, un manga tosto, dove la boxe รจ lโunico viatico di redenzione
Riku Azami (protagonista di Rikudo)ย รจ un bambino sfortunato, padre suicida e madre tossicodipendente che per una dose non disdegna di prostituirsi. Rimasto orfano del padre, colluso con la mafia giapponese, si trasferisce con la madre e il suo protettore.
Il compagno/protettore della madre รจ un delinquente di bassa leva che maltratta e picchia la donna, Riku in preda ad uno scatto dโira scaglia un jab violentissimo che stende il malvivente prima di finirlo a colpi di posacenere.
In seguito allโaccaduto Riku viene tolto alla madre dai servizi sociali e mandato in orfanotrofio. Qui assiste allโennesima tragedia, impotente, chiede a Kyosuke (scagnozzo della Yakuza che incontriamo allโinizio della storia) di insegnargli la Boxe, cosรฌ che possa da solo difendere le persone a lui care.
Quando si parla di manga ispirati al mondo della boxe il primo pensiero va ovviamente a Rocky Joe eย Rikudo ricalca in parte la storia del ben piรน noto manga, il protagonista che si fa largo nelle difficoltร della vita temprando il suo carattere, un talento immenso sopito che aspetta di essere risvegliato, la figura fondamentale di chi lo allena.
Detto questo Rikudo non รจ una โfotocopiaโ di Rocky Joe, ha delle parti molto piรน scure e violente, giร dalla prime pagine il tratto marcato dei disegni ci catapulta in un manga โtetroโ, sul ring ci sale un personaggio oscuro, che porta alla luce la parte piรน buia della boxe.
Scene crude come quella di inizio primo capitolo (non vi faccio spoiler) potranno infastidire in molti, ma รจ lo specchio di questa opera.
L’autore Toshimitsu Matsubaraย non si sofferma piรน di tanto sui combattimenti in questo primo numero, ma sicuramente nei numeri successivi tutto fai intendere a epici scontri.ย Come accennato sopra i disegni sono rabbiosi, rabbia che raggiunge il suo culmine durante i combattimenti, una scelta grafica precisa per esaltare un forte realismo.
Il primo numero ci ha convinto, ci spinge ad attendere il secondo numero con trepidazione e il mio giudizio non puรฒ che altro essere: promosso!