Ven 27 Dicembre, 2024

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Le onde gravitazionali esistono

Arriva la conferma dell’esistenza delle onde gravitazionali, ipotizzate da Albert Einsteinย un secolo fa. A darne la notizia รจ l’Agenzia Spaziale Italianaย che, grazie alle rilevazioni dell’Osservatorio gravitazionale europeo (Ego), a Cascina, in provincia di Pisa e dalle rilevazioniย statunitensi, possono confermareย la teoriaย e quindi rendere ufficialeย la loro esistenza. Ecco il comunicato stampa rilasciato dall’ASI:

Con lโ€™annuncio della prima rivelazione diretta di unโ€™onda gravitazionale da parte dellโ€™interferometroย LIGOย (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), frutto della collaborazione LIGO/Virgo (questโ€™ultimo una collaborazioneย INFN e CNRS), si apreย una grande prospettiva per la ricerca spaziale e per lโ€™ASI nello studio di un universo finora sconosciuto, accessibile solo tramite la rivelazione delle onde gravitazionali. Oltre alla partecipazione in INTEGRAL, FERMI e SWIFT, l’ASI opera con il satellite italiano, AGILE, che grazie ad un grande campo di vista pari ยผ del cielo parteciperร  alla caccia e alla comprensione delle sorgenti di onde gravitazionali provenienti da interazioni che coinvolgono buchi neri e stelle di neutroni. Queste ricerche sono difficili da terra, non essendoci molti telescopi a grande campo. Gli scienziati italiani e la comunitร  spaziale nazionale saranno quindi in una posizione privilegiata per scandagliare l’Universo e i suoi fenomeni piรน energetici sfruttando la scoperta della radiazione gravitazionale.
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โ€œDopo piรน di cinquantโ€™anni di ricerca commentaย Roberto Battiston, presidente dellโ€™Agenzia Spaziale Italiana, la rivelazione diretta di onde gravitazionali ci permetterร  di aprire un nuovo capitolo dellโ€™astrofisica, basato su una nuova tecnica osservativa mai sfruttata in precedenza. In questo ambito gli esperimenti spaziali giocheranno un ruolo decisivo sia contribuendo ad localizzare le sorgenti gravitazionali per mezzo di segnali luminosi (raggi X e raggi gamma) sia realizzando interferometri come quelli realizzati a terra ma milioni di volte piรน grandi e sensibili, posti nello spazio, strumenti di cui lโ€™esperimento Lisa Pathfinder recentemente messo in orbita con lโ€™ultimo lancio del Vega รจ il precursoreโ€.
Tra i ricercatori coinvolti nella ricerca di sorgenti di onde gravitazionali con missioni spaziali, cโ€™รจ anche il team di INTEGRAL, satellite dellโ€™Agenzia Spaziale Europea (ESA) con forte partecipazione italiana, per lโ€™astrofisica nei raggi X e gamma.
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“INTEGRAL viene costantemente allertato in tempo reale dai colleghi di LIGO quando rivelano l’arrivo sulla terra di segnali gravitazionali, come nel caso dell’evento del settembre scorsoยป dice Pietro Ubertini, direttore dellโ€™INAF-IAPS e responsabile del gruppo italiano per la ricerca delle sorgenti di onde gravitazionali con INTEGRAL. ยซL’esperimento LIGO ha rivelato un segnale gravitazionale di notevole intensitร  ma non รจ stato in grado di decifrare la direzione di arrivo. Quindi nulla sappiamo sulla sorgente cosmica che ha causato questa collisione tra buchi neri, nรฉ dove sia esattamente nel cielo: una galassia gigante? due buchi neri isolati che viaggiano nello spazio? Eโ€™ quanto cerchiamo di scoprire anche con INTEGRAL, grazie al suo grande campo di vista”.โ€‹
Fonte: ASI

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