Dampyr Special 13 porta Harlan in un’Albania affascinante e misteriosa
Claudio Falco (testi) e Fabrizio Russo (disegni) ci guidano nel nuovo speciale annuale di Dampyr in una avventura dal gran ritmo e con molti misteri tra passato e presente da sciogliere (e in pieno dampyr-style non tutto si risolve e la partita si riapre nel finale).La vicenda molto avvincente ha come teatro La Terra delle aquileย ovvero lโAlbania, un paese dalla storia antica diviso tra identitร cristiane europee e mondo islamico nei vari momenti di dominio ottomano. Come al solito la parte storica della serie รจ curatissima e ci racconta di eventi poco noti ma che hanno avuto risvolti importanti anche per lโOccidente Europeo, inoltre quando si va nella penisola balcanica si vive un poโ un ritorno a casa per Harlan e Kurjak e sono tante le avventure che tornano alla mente dei lettori di Dampyr di lunga data.
Harlan segue delle indicazioni di un manoscritto quattrocentesco che racconta la storia di Giorgio Castriota Skanderbeg, eroe nazionale albanese, che appare essere legata ad un misterioso Conte Vrona dalle caratteristiche simili ad un maestro della notte, ma dove รจ finito negli ultimi cinquesecoli? Giunto in Albania insieme a Kurjak e Tesla, il Dampyr incontra in varie peripezie non uno ma ben due maestriย della notte, in lotta tra di loro per il controllo dellโAlbania, come se fossero le due teste dellโAquila bicefala, simbolo della Albania stessa. Come giร successo in altre occasioni, Harlan รจ sia pedina nei progetti oscuri dei maestriย della notte, sia letale arma per la loro distruzione, lo scontro finale (quasi un triello come nella celebre conclusione de Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone) ha un buon livello di tensione e momenti da cliffhanger.
Dando per scontata la sopravvivenza di Harlan, chi la scamperร tra il conte Vrona e Horvat (questo il nome del secondo maestro della notte)?
Le 160 pagine della storia presentano un sicuro bilanciamento tra parti storiche e vicende del presente, con una menzione speciale per quelle storiche che hanno – ma lo anticipa Boselli – una intensitร epica. I due nuovi maestri della notte sono ben caratterizzati e descrittiย in modo da metterli in immediata contrapposizione: apparentemente piรน riflessivo Vrona, piรน violento eย spregiudicato (ma si possono usare realmente questi aggettivi per i maestri della notte?) Horvat.ย ย Sono in sintesi due personaggi a cui Falco dร un passato e delle ragioni per agire. La formula dello speciale di 160 pagine si arricchisce di unโaltra bella storia e si fregia ancora una volta dei disegni di Fabrizio Russo, ottimo narratore dal tratto pulito e chiaro. I suoi Harlan e Kurjak sono decisi e immediatamente riconoscibiliย cosรฌ lo sono le azioni rapide, furtive e letali di Tesla che – mi si conceda lโappunto – ha per me una faccia troppo dโangelo (quasi da bambina) nelle scene โa riposoโ. Molto bella la resa delle scene storiche! Unโultima annotazione sulla copertina di Riboldi che cita in modo esplicito Il viandante in un mare di nebbia del pittore Friedrich: ottima e suggestiva a conferma di una serie che cura i tanti livelli di lettura del fumetto. Azione, cultura, citazioni sono ingredienti sempre presenti e ben curati (e non buttati lรฌ) in Dampyr.
Ed ora aspettiamo la prossima storia di Claudio Falco che a novembre insieme a Fabiano Ambu ci porta in Messico per un terribile El dรฌa de los muertos. A risentirci!