Ad un anno dalla pubblicazione del primo capitolo, il collettivo Kuro Jam torna a raccontarci (con talento) il futuro di Kimera Mendax
Composto da cinque sedicenti artisti (cosรฌ si autodefiniscono sulla loro pagina Facebook) il collettivo Kuro Jam, dopo averciย regalato un primo assaggio della loro arte con Nigredo, espande il progetto di Kimera Mendax integrandolo in una storia grafica presentata a Lucca 2017.
Pubblicato da ManFont , il primo volume System fonde le influenze classiche della cultura cyberpunk con le piรน moderne paure sugli usi di tecnologie capaci di minacciare lโessenza stessa della nostra individualitร e libertร .
Futuro prossimo. Lโumanitร ha scelto di potenziarsi con appendici robotiche, integrando in sรฉ le nuove tecnologie della comunicazione e dellโintrattenimento. Non piรน politica o religione: a governare una societร docile e funzionante ci pensa il sistema bio-operativo โKXโ. Perdendo gradualmente il contatto con se stessa, drogata di futuro, la gente vive in morbosa attesa delle nuove โreleaseโ, nellโillusione di progressiva completezza e di felicitร . ร ormai imminente lโautoaggiornamento dellโultima, misteriosa versione del software, quella che completerร il processo di invisibile e irreversibile tecnodittatura in atto. Alla vigilia dellโevento si moltiplicano strani casi di sparizioni e disconnessioni. Qualcuno giura di aver visto in giro uomini mutilati.โ
Nel raccontarci le storie dei protagonisti di Kimera Mendax, Gianluca Pernafelli, che cura i testi di questo primo volume, ci accompagna con uno stile diretto e asciutto, anche se a volte un po’ criptico, in un lungo e caotico risveglio da una delle piรน antiche e suadenti illusioni che ha da sempre ha affascinato e rapito lโessere umano: la possibilitร di vivere una vita felice, senza conflitto, in una societร in perfetta armonia. Unโillusione per la quale siamo pronti a sacrificare anche noi stessi.
Stavo rinunciando a me in cambio di cosa? Illusioni mendaci che chiamiamo benessere, sicurezza, realizzazione, libertร . Ma esiste libertร dove non cโรจ piรน lโuomo? Esiste lโuomo cancellando la morte dal suo orizzonte?
Come detto in precedenza, in Kimera Mendax sono molti e apprezzabili i richiami alla cultura cyberpunk degli anni ’80 e ’90, nei quali il lettore piรน maturo puรฒ ritrovare dei riferimenti familiari che danno credibilitร e spessore alla storia.
Allo stesso tempo i talentuosi artisti del collettivo Kuro Jam sono riusciti a creare un prodotto accattivante anche per un pubblico piรน giovane, aprendogli uno spiraglio su quel mondo tanto caro a William Gibson e che (finalmente) sembrerebbe tornare a nuova vita.
Infatti, elementi classici come la contaminazione uomo-macchina o la paura di una tecnocrazia dominante, si fondono in Kimera Mendaxย con elementi originali, come lโambientazione a Roma della storia, o i timori e le fobie tipiche della nostra contemporanetร .
Lโuso indiscriminato e criminale di tecnologie, anche apparentemente benefiche, al fine di ottenere potere e controllo sullโaltro o la smateralizzazione della propria individualitร in una societร fortemente incentrata sullโesposizione e condivisione social diventano tratti distintivi della realtร portata in vita dal collettivo Kuro Jam, dove chi insegue il sogno di una vita โanalogicaโ, disconnessa dallโimperante digitalizzazione, รจ visto alla stregua di un terrorista.
Altro elemento distintivo e apprezzabile di Kimera Mendax รจ sicuramente la componente grafica.
Nelle sue 53 pagine tutte interamente a colori, si alternano le mani degli altri membri del collettivo, Mattia De Iulis, Giulia DโOttavi, Stefano Garau ed Enrico Carnevale, che abilmente animano il racconto.
Il tratto sempre chiaro e deciso, a volte anche iperealistico, regala scorci di una Roma moderna ma sempre antica, si unisce ad una scelta di palette di colori canganti che danno al lettore lโimpressione di accompagnare i personaggi attraverso il loro viaggio tra realtร e illusione digitale.
In conclusione, il primo volume di Kimera Mendax รจ unโopera interessante dai richiami classici e dal sapore moderno che si fondono in unโambientazione originale e con un buon potenziale di sviluppo.Infatti se molti sono gli elementi positivi di questo volume, resta a fine lettura la senasazione di una storia appena agli inizi, il cui sviluppo resta per ora ancora compresso e in molti aspetti solo accennato.
Non ci resta quindi che incoraggiare il collettivo Kuro Jam a continuare il buon lavoro fin qui fatto, aspettando (si spera presto) il secondo volune di Kimera Mendax.