Eโ uscito questo weekend Assassinio sullโOrient Express, tratto dallโomonimo romanzo di Agatha Christie. Il film vede diversi nomi famosi tra gli attori principali, tra cui Penelope Cruz, Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley e il recentemente criticato Johnny Depp.
La storia รจ ovviamente quella del libro, che ha come protagonista il famoso detective privato Hercules Poirot, che da Costantinopoli (Istanbul) prende lโOrient Express per arrivare a Calais. A causa di una bufera di neve perรฒ, il treno รจ costretto a fermarsi ed รจ proprio per questo che si scopre che uno dei passeggeri รจ stato ucciso. Inevitabile il coinvolgimente del famoso investigatore, che viene supplicato da un rappresentante della compagnia proprietaria dell’Orient Express di smascherare l’assassino. Questo incarico per Poirot si traduce in un viaggio all’interno di un crimine passato, dove il dolore delle vittime e la vendetta diventano demoni che costringeranno lo stesso Poirot a rivedere alcuni dei punti fermi della sua ferrea personalitร .
Solo il celebre Poirot puรฒ dipanare il mistero che avvolge un feroce Assassinio sull’Orient Express!
Chiariamoci subito, se vi piacciono i thriller vecchio stampo e non avete mai letto il libro della Christie, questo film ha ottime probabilitร di piacervi. Non รจ di certo uno di quei film dove ci sono tutti gli indizi allโinizio trasformando poi la pellicola un romanzo rosa. Tuttโaltro: colpi di scena, intrighi e sotterfugi ben posizionati allโinterno della trama riescono a tenere vivo lโinteresse dello spettatore senza dover arrancare per riuscire nellโintento.
Kenneth Branagh si rivela un buon Poirot, con il suo aspetto ricercato e preciso, simmetrico, con una cura maniacale per quei baffi che piรน volte mi hanno fatto pensare essere troppo perfetti – ed immobili – per essere veri. Per quanto impassibile possa essere Poirot perรฒ, di tanto in tanto, nei momenti piรน cruciali per il personaggio, Branagh lascia trasparire le emozioni del detective con il solo sguardo, accompagnato dai pensieri che vengono snocciolati a voce alta.
Una delle rivelazioni di questo film รจ sicuramente Josh Gad. Spesso interprete di ruoli frivoli in commedie senza molto spessore, o in sit-com come Modern Family, si รจ mostrato per il buon attore che effettivamente รจ. Lโespressivitร e la recitazione lasciano scoprire un lato che spesso non รจ legato ad attori comici, ma che ogni tanto abbiamo il piacere vedere proprio come in questo caso.
Che dire poi delle controparti femminili? Michelle Pfeiffer รจ unica, magnifica come suo solito, qualsiasi sia il ruolo che la si vede ricoprire. Lโetร avanza anche per lei, ma inspiegabilmente ci guadagna sia in fascino che in esperienza recitativa. Lo sguardo affilato, le movenze di chi sa fare propria la scena senza nemmeno sforzarsi troppo, arricchiscono un personaggio giร strutturato e complicato, ben piรน di quanto sembri nei primi minuti di presentazione della stessa.
Daisy Riley invece smessi i panni di Rey, indossa quelli di Mary Debenham, un’istitutrice con un passato dichiaratamente sospetto fin dallโinizio. Abbandonare lโeroina di Star Wars รจ forse il motivo principale per cui la troviamo tra i protagonisti di Assassinio sullโOrient Express, probabilmente per non legarsi solo ad un tipo di personaggio come รจ successo a molti dei suoi colleghi. Riesce indubbiamente nellโintento, anche se il cipiglio ribelle di Rey rimane incastrato anche nei ricci anni โ40 che subiscono unโinspiegabile rimessa in piega perfetta durante la bufera.
Sul lato fotografia, devo dire di essere rimasta affascinata dal lavoro fatto da Haris Zambarloukos: le inquadrature pongono la giusta attenzione ai dettagli e la luce accompagna il tuo con la giusta intensitร . Come ad esempio il momento in cui Poirot, in un momento di quasi disperazione, cerca conforto in una fotografia di Katherine, quella che pare esser la sua amata. Lโinquadratura divisa a metร , con una predominante bluastra, fredda, data della neve che cade allโesterno della carrozza di Poirot visibile sulla sinistra, mentre in contrapposizione abbiamo il calore di una luce – sicuramente data da una lampada allโinterno della stanza – ma posizionata in modo tale da sembrare provenire direttamente dalla fotografia che il detective tiene in mano, quasi a volergli dare conforto. Passano quasi inosservate, queste accortezze, ma ad un occhio ben attento risaltano e amalgamano bene il tutto, facendo apprezzare ancora di piรน la pellicola.
Se proprio dovessi fare una critica sulla fedeltร del film, direi che รจ stato rappresentato un Poirot nella sua versione piรน giovane – ed in forma – del vecchio detective che viene descritto nei libri. Scelta tuttavia comprensibile visto il giร avvenuto annuncio del sequel, Poirot sul Nilo.
Se volete passare un paio dโore vedendovi un film piacevole e ben girato, Assassinio sullโOrient Express รจ quello che fa per voi senza ombra di dubbio.