Ormai non è più un segreto che Disney stia per mettere a segno un colpo da maestri, acquisendo la 21th Century Fox all’interno del suo già ampio pacchetto di brand. Questa operazione porterebbe a Disney anche il controllo di importanti proprietà del colosso dell’entertainment, prime fra tutto l’universo mutante di Marvel (già proprietà di Disney) e I Fantastici Quattro, che finalmente potrebbero fare il loro ingresso all’interno del Marvel Cinematic Universe.
Questa prospettiva ha spaventato alcuni esperti del settore, che temono che questo ampio pacchetto di supereroi sotto il controllo di un unico marchio possa portare ad una riduzione delle pellicole dedicate ai personaggi, ma non possiamo non considerare che, dato il numero molto alto di produzioni di questo stampo, una più centellinata presenza in sala potrebbe indubbiamente giovare al genere dei film ispirati dai supereroi.
La potenziale acquisizione di Fox da parte di Disney apre a nuovi scenari nel filone dei cinecomic
Il ragionamento non fa una piega: mettendo tutta la produzione Marvel sotto un unico marchio si costringe inevitabilmente a ridurre la presenza in sala dei cinecomic ispirati alla Casa delle Idee. Non si tratta certo di un motivo di natura economico, vista l’ampia disponibilità di capitale di Disney, ma il marchio di Topolino deve valorizzare anche gli altri brand a sua disposizione. Non dobbiamo certo ricordare che a breve in sala arriverà il nuovo capitolo di Star Wars, Gli ultimi Jedi, e che sono previsti almeno altri sei film ambientati in questo universo futuro, o che Disney stia investendo molto sul film live-action ispirato al Re Leone.
L’introduzione nel paniere di Disney delle properties attualmente di Fox, in primis X-Men e Fantastici Quattro, offre sicuramente una più ampia varietà di scelta di cosa offrire agli spettatori, ma sembra difficile che Disney possa investire capitali per realizzare più 2-3 film del MCU all’anno, considerando anche a seguire questa linea di film è sempre e solo Kevin Feige.
Se tutto questo dovesse andare in porto, possiamo ipotizzare che i più attesi titoli di supereroi attualmente in mano a Fox potrebbero non esser più inseriti nel loro attuale posizionamento. Prendendo il 2018 ad esempio, sappiamo che erano previsti tre grossi lanci: New Mutants (13 aprile), Deadpool 2 (1 giugno) e X-Men: Dark Phoenix (2 novembre).
Una volta acquisita Fox, Disney potrebbe pensare si ripensare queste collocazioni, inserendo al loro posto altre produzioni in modo da evitare accavallamenti, ma soprattutto la necessaria ricalibrazione di uscite per Disney potrebbe aprire scenari interessanti per le altre case di produzioni che seguono supereroi minori. Lionsgate con il suo Hellboy, che dovrebbe uscire a gennaio 2019, potrebbe pensare di sfruttare questa dilazione di uscite di supereroi Marvel, cercando una collocazione più favorevole per il ritorno di Red.
Queste possibilità sono limitate solo da come gli studios minori sceglieranno di reagire. Disney e Warner Bros continuerebbero a dominare la scena, rispettivamente con Marvel e DC, ma altre realtà finora poco presenti in questo segmento (come Paramount e Universal, che si dice stia abbandonando il suo Dark Universe) potrebbero decidere di investire in IP di minor spessore che potrebbero però aver un buon ritorno se piazzate strategicamente, sfruttando l’uscita di scena dal settore di Fox.
Non va trascurata un’altra possibilità di questo accordo. L’acquisizione di Disney potrebbe tradursi anche in un’applicazione della policy aziendale a titoli come Deadpool, mettendo a rischio l’approccio maturo dei film dedicati al Mercenario Chiacchierone. L’altra faccia della medaglia è che questa estensione del dominio Disney e del suo approccio famigliare delle pellicola consentirebbe a titoli dal taglio più maturo (come American Vampire, Invincible, American Monster o Thief of Thieves) di avere una maggior occasione di emergere in un mercato dove la Marvel regna incontrastata.
Questa sembra essere la strada che è stata pensata da Lionsgate per il suo Hellboy, un precedente che potrebbe ispirare anche Sony per il suo remake de Il corvo. La speranza degli studios minori e dei personaggi meno conosciuti è questo vuoto che si verrebbe a creare diventi un trampolino di lancio per altre properties.
Per quanto i cinecomic siano appassionanti, non possiamo negare che al momento la sovraesposizione del genere sta iniziando a pesare anche sulle produzioni. Se nei primi anni dei cinecomic titoli come Iron Man o Captain America: Winter Soldier erano davvero entusiasmanti, alcuni dei film più recenti (come Captain America: Civil War, Iron Man 3, Thor: Ragnarok) stanno iniziando a mostrare il fianco ad una certa stanchezza dovuta ad una presenza continua in sala. Perché questo genere di intrattenimento funzioni, è necessario mantenere una certa freschezza, tenere alti gli stimoli per lo spettatore stimolato con nuovi espedienti, senza sommergerlo al punto da confonderlo e trasformare un divertimento in una estenuante maratona di mantelli e superpoteri.
L’operazione di Disney nei confronti di Fox mostra, come tutto, dei vantaggi e degli svantaggi, ma la speranza che possiamo avere, come appassionati, è che questa acquisizione sia funzionale a riportare ordine, non solo all’interno del genere ‘cinecomic’ ma anche nelle dinamiche dei film legati a Marvel.
La suddivisione delle diverse properties ha generato non poche problematiche all’interno della gestione del parco personaggi Marvel, una confusione che ha coinvolto sia film che serial (come nel caso di The Gifted), costringendo a riscrivere completamente l’origine di alcuni personaggi (Wanda e Pietro in Avengers: Age of Ultron) o addirittura creando due diversi versioni dello stesso eroe in due differenti universi cinematografici, come accaduto con Quicksilver.
Vada come vada, dobbiamo aspettare l’esito della trattativa Disney-Fox e sperare per il meglio!