All’interno del catalogo di Noise Press ci sono alcune piccole chicche, ma inevitabilmente la mia passione per i mondi alternativi e le diverse declinazione della fantascienza mi ha spinto a gettarmi subito sul ciclo di storie di The Steams.
Giunto al suo quarto numero, questa intrigante serie di spillati ha continuato a confermare con ogni uscita l’ottimo lavoro della squadra di Noise Press nell’offrire ai lettori una perfetta rappresentazione dell’universo steampunk. Lo steampunk, per i pochi che non lo conoscono, รจ un contesto narrativo in cui l’elettricitร non ha mai fatto la sua comparsa, o quantomeno non ha mai preso il sopravvento sulla principale forma di energia che muove la societร : il vapore.
The Steams torna con uno scoppiettante quarto capitolo, in cui parte il nuovo arco narrativo della serie di Noise Press!
Tutto viene vincolato all’utilizzo del caro, vecchio vapore (in inglese steam, per l’appunto), il che viene graficamente reso con marchingegni piรน ingombranti e dal design volutamente retrรฒ, con una forte ispirazione alla prima rivoluzione industriale e all’epoca vittoriana. The Steams non fa eccezione, ma anzi prende questi canoni del genere, li fa propri e li rielabora in modo da non diventare un more of the same, ma presentandosi agli occhi dei lettori con un’identitร facilmente riconoscibile ma comunque nuova, fresca.
Sin dal primo numero, questa voglia di essere diversi e stupire si รจ accompagnata ad una cura redazionale che rispecchiasse gli intenti di Noise Press per il suo The Steam. Giร dal modo in cui il lettore viene accolto dalle garbate introduzioni degli autori, con cui ci viene raccontato il mondo dietro a The Steams e alla sua realizzazione รจ prova della voglia degli autori di portarci nella loro fantasia, di farcela vivere in ogni aspetto.
Il primo arco narrativo che ci accoglie in questo quarto numero รจ la conclusione di I wonder who, che per me rimane LA storia per antonomasia di The Steams. Dopo aver assistito alle avventure di Lady Caitlin, Wymond e Garnett, con la scoperta di un intrigo in cui i sentimenti dei protagonisti sono messi a dura prova, arriviamo ad una scoppiettante conclusione in cui Luca Frigerio sembra evitare con esperienza e ironia il classico lieto fine, preferendo affidarsi al realismo e al pragmatismo tipicamente britannico.
Se eravamo convinti che la lotta di Lady Caitlin contro Lyttelton e la sua follia dei soldati rianimati, Frigerio preferisce farci assistere alla spettacolare battaglia personale del terzetto contro la divisione comandata da Lyttelton, salvo poi far comparire un arrivo inatteso: re Edoardo VII.
L’arrivo del monarca britannico ribalta completamente l’equilibrio della storia, soprattutto dal punto di vista morale. Le giuste motivazioni della Caitlin vengono rilette in funzione delle ragioni di stato, soprattutto nell’ottica di una minaccia incombente, che (spero vivamente) sarร la base di un nuovo arco narrativo di The Steams!
Graficamente questa conclusione รจ spettacolare. I disegni di Federico Vicentini sono studiati per enfatizzare i dettagli espressivi dei personaggi e coinvolgere il lettore all’interno delle fasi piรน concitate dello scontro finale. La gabbia libera delle tavole viene sfruttata al meglio, i passaggi da una vignetta all’altra scivolano rapidi come i pugni mollati da Garnett, donando una fluiditร alla narrazione incredibile. Piccola notazione, il modo in cui viene ritratto re Edoardo VII, fluttuante da terra grazie ad un particolare dispositivo, ricorda il Barone Vladimir Harkonnen, il villain di Dune, per come ci viene mostrato nel film omonimo di David Lynch. Bisogna anche complimentarsi con Mattia Zoanni per la splendida colorazione, un’opera che ha svolto egregiamente anche sulla copertina di Giovanni Talami, che come suo solito riesce a racchiudere mille spunti in una sola tavola!
Neanche il tempo di assaporare il finale di I wonder Who, che The Steams ci porta nel Nuovo Mondo, per conoscere John Wild Hound, il protagonista del nuovo arco narrativo, Wild.
Gianluca Manzo sceglie di mescolare le atmosfere steampunk alla condizione storicamente tragica degli indiani d’America, espropriati delle loro terre e costretti a vivere sotto il dominio dell’uomo bianco. Lo spirito indomito dei nativi americani, il loro orgoglio e la difesa disperata di un’identitร di popolo sono ben radicate in questa storia, che fin dall’inizio si presenta con un vigore travolgente.
Il perfetto incastro di tematiche storicamente note e un tono da storia western, con la classica figura dell’eroe impetuoso son i punti di forza di Wild. Il ritmo narrativo รจ strutturato in modo tale da fornire al lettore sufficienti dati per farsi un’idea del tipo di storia che leggerร , lasciando quel giusto tocco di mistero che invogli a proseguire l’avventura di John. La trama di Manzo ha un perfetto illustratore in Davide Pandozy (autore anche della copertina), che imprime alle sue tavole un taglio molto cinematografico, con un uso intelligente sia della gabbia che di altri strumenti, come una leggere sfocatura per esaltare uno dei momenti di massima tensione.
Va riconosciuto a Chiara Miriade di aver interpretato al meglio la colorazione. Questo episodio di The Steams ci porta all’interno di un’ambientazione in cui le ombre e le luci sono un punto essenziale della narrazione, come nel conclave degli anziani o nella missione notturna di John. Chiara riesce a giocare con emozionante abilitร con le luci, che siano la fiamma del fuoco o i fari di una miniera, esaltando l’azione e creando degli spettacolari effetti sui giร espressivi volti segnati dal tempo degli indiani disegnati da Pandozy.
Questo quarto albo di The Steams riconferma quanto di buono detto in precedenza su questa serie. Presentare una pubblicazione steampunk in Italia รจ stata una scommessa che pochi hanno affrontato con tale cura e successo (mi viene in mente solo Blackbox, al momento), soprattutto considerando il perfetto equilibrio tra il rispetto del classico impianto narrativo steampunk e la voglia di raccontare qualcosa di nuovo, coinvolgente. Noise Press sta puntando molto su questa serie, al punto che รจ giร disponibile il primo albo dello spin off, The Steams Chronicles, di cui parleremo presto!