Dopo la prima serata in compagnia di Britannia, ieri sera son tornato nella verde terra d’Albione per seguire l’invasione romana dell’isola, dove popolazione di fiere tribรน celtiche si oppongono allo strapotere dell’armata imperiale. Ovviamente, non possono mancare i druidi, che ci sono stati presentati nei mesi passati come i veri protagonisti della serie di Sky Atlantic. Ma finalmente, questi druidi, avranno un po’ di minutaggio a schermo in modo interessante, o sono destinati a rimanere una figura appena accennata e usata piรน come spauracchio che non come reale minaccia? Insomma, รจ previsto che si vedano dei druidi nella vostra serie sui druidi, come direbbe il buon Ian Malcom?
Giร la scorsa settimana mi ero sentito un attimo perso nello stile con cui Britannia viene sviluppato. La mia speranza era che si riuscisse a mantenere una certa fluiditร , evitando repentini e continui cambia di scena, passando da un personaggio all’altro senza continuitร . Se la speranza รจ l’ultima morire, ieri sera mi sa che anche lei ha incontrato la sua triste fine. Lo confesso, cercare di mantenere una linearitร di trama nel vedere Britannia รจ una sfida mica da poco, sei lรฌ che segui una tortura ad un prigioniero che dopo due secondi sei in un’altra cella, due secondi e sei nella foresta, altri due secondi e sei nell’accampamento romano. Neanche il tempo di gustarti gli scenari di tutto rispetto che sei costretto a capire in quale delle innumerevoli situazioni vieni catapultato.
Con il terzo episodio, Britannia non riesce a mostrare un carattere tale da renderla una visione interessante
L’elemento narrativo di Britannia sarebbe anche interessante, ma non si riesce a dargli una direzione proprio per questi continui sbalzi. L’ideale sarebbe mostrare anche una o due ambientazioni in meno ad episodio, focalizzarsi su un personaggio e le sua azioni, anzichรฉ mostrare una contemporaneitร di eventi che prende lo spettatore e lo sballotta per mezza Inghilterra. Nella puntata di ieri sera abbiamo visto il ritorno di Aulo Plauzio (David Morrisey) al suo accampamento dopo aver incontrato i druidi, un punto focale della serie finora. Sarebbe stato l’ideale approfondire questo aspetto, far sรฌ che il contrasto tra la religione celtica e il pragmatismo romano si mostrasse in tutta la sua potenza.
Peccato che invece ci viene proposto il family drama dai Cantiaci, che onestamente sembra piรน adatto ad una soap opera che non a questa serie. Kerra (Keilly Reilly) deve affrontare l’invidia della perfida cognata Amena, che mal tollera il fatto che il suo amato marito gallo Lindon sia cosรฌ affezionato a Kerra, protetta anche dal primo marito di Amena, Phelan, primogenito di re Pellenor e fratello di Kerra. In tutto questo, Re Pellenor non deve scoprire che la figlia Kerra ha incontrato il generale romano, o sarร costretto a punire la figlia come fece a suo tempo con la madre. Naturalmente, su tutta questa tensione familiare aleggia la presenza oscura dei druidi. Una tortuositร che in certi punti fa rimpiangere Beautiful. Chiariamoci, una po’ di spessore nella trama fa sempre piacere, ma questa trama cosรฌ contorta riesce a rallentare il ritmo dell’episodio, complice quella sovraesposizione dei personaggi di cui dicevo prima, e sfocia nella prevedibilitร estrema.
Come se non bastasse, Phelan dovrebbe tenere sotto controllo Ania, la figlia della regina Antedia dei Regnensi, prigioniera dei Cantiaci. Ogni volta che i due si incrociano si fatica a non sbadigliare, scambi di battute prevedibili. Guizzo repentino con Ania che improvvisamente si finge posseduta da una divinitร e millanta una profezia secondo cui deve concepire un figlio con Phelan. Vuoi che un prode Cantiaco si sottragga ad una profezia? Ovviamente no, quindi lasciamo tranquilli i due giovani ad avverare il vaticinio, che non siamo su HBO e quindi niente scena di sesso scatenato stile Game of Thrones.
Sfortunatamente questo vuoto viene colmato dalla story line dedicata a Divis il Reietto. Nello scorso episodio era fin divertente veder questa specie di ipnotista compiere i suoi trucchetti, ma nella seconda puntata il suo carisma sembra venire meno. Divis per gran parte dell’episodio risulta esser l’elemento comico, con un siparietto continuo con due soldati romani. A suo confronto persino Panoramix, il druido di Asterix, sembra serio. Divis viene usato come elemento di rottura, in cui si intrecciano il lato divertente della serie, altrimenti fin troppo dura, e quello piรน spiccatamente magico, visto che i druidi sono per lo piรน menzionati e appaiono poco in questo episodio, giusto sul finale. La dinamica a tre con Divis ed i due legionari รจ divertente per i primi tre minuti, ma alla lunga diventa un crollo di ritmo e spessore narrativo impressionante, ulteriormente fiaccato dall’arrivo di Cait, la giovane che pretende l’aiuto di Divis per liberare il padre prigioniero dei romani. Tutta la pianificazione di Divis rovinata da questo incontro, occasione buona per dare all’episodio il primo assaggio di elemento magico. Abbiamo i druidi, ma usiamo Divis, che sembra piรน un buffone, accontentiamoci.
Britannia con questo episodio mostra una strana tendenza, quella di continuare a riempire la testa dello spettatore di personaggi ed eventi in un turbinio confuso, per arrivare agli ultimi cinque minuti in cui un attimo di pathos bene costruito con una botta finale dal sapore mistico cerca di lasciarci con la curiositร di vedere il prossimo episodio. E per andare sul sicuro, brevissimo teaser dell’episodio successivo, giusto per farci capire che avverranno cose incredibili, ma che onestamente nemmeno in questa breve anticipazione riescono a risollevare una serie che รจ cosรฌ mal strutturata da oscillare tra il pesante e il ridicolo.