Mer 27 Novembre, 2024

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Birthright: Paternità – Recensione del sesto volume della saga fantasy

Continua la pubblicazione da parte di saldaPress della saga fantasy Birthright.

È di pochi giorni fa infatti l’uscita nelle librerie e funetterie italiane di Paternità, il suo sesto volume, opera di Joshua Williamson (storia), Andrei Bressan (disegni) e Adriano Lucas (colori).

Ecco la recensione di Birthright: Paternità, il sesto volume della saga fantasy targata saldaPress

Quando Mikey è tornato sulla Terra, nessuno credeva che si trattasse proprio di lui. Il primo a capirlo è stato suo padre.

Da quel momento, le porte tra la nostra dimensione e quella di Terrenos si sono aperte, permettendo a forze oscure e terribili di fare il loro ingresso, e a Rya di mettersi sulle tracce del padre di suo figlio.

Ora che Mikey ha combattuto per tornare sulla Terra, però, ha perduto la propria famiglia, a causa del servizio che presta al Re Lore.

È venuto il momento di esorcizzare Mikey e di riabilitarlo.

Molte domande troveranno risposta, e molti segreti saranno svelati. Ma siamo davvero pronti per la verità?

È passato poco tempo da quando Mikey, ormai diventato il prescelto per sconfiggere e distruggere il re Lore, ha fatto ritorno sulla Terra.

Eppure in questo poco tempo la vita di tutte le persone che egli abbia mai amato è stata stravolta e cambiata per sempre e ora tanto la sua famiglia sulla terra che quella di Terrenos si sono riunite per salvarlo dal Nullamente, il perfido agente del re Lore che ha avvelenato il suo cuore.

Con questo sesto volume la storia di Birthright raggiunge un punto cruciale.

È ormai chiaro che le cose su Terrenos non sono andate come previsto e la guerra tra il bene e il male si è ora spostara sulla Terra e la sopravvivenza di due mondo dipende dalle decisioni che prenderà Mikey.

Il nostro eroe, sconfitto nel corpo e nello spirito dovrà rialzarsi e combattere di nuovo per il destino suo e della sua famiglia. E questa sarà per lui la battaglia più difficile.

Birthright è una saga che, giunta al sesto volume, non accusa la stanchezza, regalandoci ancora sorprese ed emozioni

Birthright: Paternità ci accompagna cosí ad un nuovo picco di questa avvincente storia che ormai appassiona i lettori di tutto il mondo sin dal 2014, anno di uscita del primo volume di Image Comics e che presto potremo gustare anche in versione per il grande schermo.

Tutto questo lo fa mantenendo intatti tutti gli elementi che hanno reso celebre, volume dopo volume questo fumetto, senza rinunciare però a continuare a stupire e sorprendere il lettore con inaspettati colpi di scena, cosa non scontata dopo già 5 volumi di grande successo e ricchi di avvenimenti. 

Certo esiste sempre il rischio che una storia cosí lunga e complessa come quella di Birthright possa perdere di focus, risultando alla lunga come sbiadita o diluita.

Sembrerebbe però che almeno per ora gli autori siamo riusciti ad evitare questo pericolo, regalandoci un altro volume avvincente.

È pacifico che la complessità della trama incomincia ad esser stretta per essere contenuta in singolo volume di 120 pagine, finendo per lasciare il lettore con la sensazione di tante, forse anche troppe, cose ancora tenute segrete.

Come detto però Paternità resta fondamentalmente un bel ed avvincente nuovo capitolo di Birthright.

Veniamo infatti a conoscenza di cosa è veramente successo durante lo scontro finale tra il re Lore e il prescelto, e quale segreto si nasconde nella storia di Terrenos, un passato che potrebbe presto ripetersi sulla Terra.

Continua cosí l’intreccio tra queste due dimensioni, una regno della magia e dei demoni, e l’altra della scienza e degli uomini. Due dimensioni separate da una barriera che ci appare sempre più sottile e sfuocata, portando ad una contaminazione che è sicuramente una delle note più interessanto della saga di Birthright.

Gli autori ci forniscono poi anche altri elementi interessanti che arricchiscono la complessità dei personaggi di Birthright, in particolare di Mikey e delle sue paure, i suoi sensi di colpa, che pesantemente influiscono sulle sue scelte, e di suo nonno, dei suoi poteri, della sua magia e dei suoi tanti segreti.

Non mancheranno poi nuovi nemici e alleati che i nostri eroi troveranno lungo la strade. Il tutto raccontato colla ormai familiare precisione e ricchezza dei testi di Williamson e i disegni di Bressan.

Infine è importante ricordare che Birthright, al netto di magie mistiche, mostri ed epiche battaglie, è sopratutto una storia di persone e sentimenti, di fiducia data e tradita, di paura e di speranza, e delle decisioni che i nostri protagonisti prenderanno in base a questi sentimenti. Paternità non fa certo eccezione è anche questa volta sono sicuro che le decisioni che prenderanno vi sapranno stupire.

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