Dom 24 Novembre, 2024

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Devilman Saga volume 1 – Recensione

Torna nelle fumetterie e librerie italiane l’uomo diavolo con una nuova serie in sei volumi dal titolo Devilman Saga, a firma del grande maestro Go Nagai che ha definito questo come il capitolo finale per il suo Devilman.

In Italia la pubblicazione sarà curata come sempre dall’instacabile J-pop che ha da poco fatto debuttare il primo volume.

Yuki Fudo, esperto di robotica al lavoro sull’antica tecnologia delle Demon Armor per conto del misterioso Asuka Ryo e della sua multinazionale, si imbatte in una storia alternativa della Terra: oltre due milioni di anni prima il nostro pianeta fu sconvolto da una battaglia apocalittica tra le forze dei demoni e quelle degli angeli.

Ma la scoperta risveglia anche una minaccia per l’umanità, e gli spettri del passato potranno essere sconfitti solo scendendo a patti con il male minore.

Dal 1972, anno della sua prima edizione, ad oggi il fascino e il successo di Devilman hanno dato vita a numerosi  spin-off e rivisitazione della storie del tormentato demone buono, non ultima Devilman Crybaby la nuova serie anime disponibile su Netflix.

Quello che ci offre ora la J-pop con Devilman Saga è però qualcosa in più.

Questo nuovo ciclo narrativo, iniziato nel 2014, è infatti opera diretta del maestro Nagai che è voluto cosí tornare a mettere mano alla storia del suo Devilman, regalandoci quello che forse sarà il capitolo conclusivo di una saga decennale.

Un vero e proprio sequel dunque che rappresenta un tassello sicuramente prezioso per i nuovi e vecchi appassionati del franchise di Devilman.

 

Una nuova avvincente storia che fonde il passato e il futuro dei successi di Devilman

Per questa occasione il sensei Go Nagai ha deciso di rimaneggiare i personaggi classici di Devilmam per ripresentarli in una nuova veste con l’aggiunta di interessanti nuovi elementi, riuscendo cosí a raggiungere il cuore tanto del pubblico affezionato all’originale storia quanto chi si avvicina all’uomo diavolo per la prima volta. 

Devilman Saga è ambientato nel prossimo futuro, anno 2025, a quasi 50 anni dalle vicende originali del giovane Akira Fudo che si svolgevano negli anni 70.

Il protagonista di ora è invece Yuki Fudo, giovane genio della robotica e convinto pacifista, neo sposo della bella e combattiva reporter Miki.

Durante una lunga trasferta negli Stati Uniti Yuki, nel tentativo di difendere le sue ricerche da eventuali usi militari, si imbatterà in un mondo molto più grande e profondo di quanto potesse mai immaginare.

Infatti il misterioso e ricco mecenate Asuka Ryo lo porterà a confrontarsi colla scoperta dei demoni, sulla sua vera origine e dell’intero genere umano e ad interrogarsi sul vero significato del bene e del male.  

Non ci sono solo i nomi dei personaggi che ci portano gli echi lontani del primo Devilman, ma anche il continuo confronto tra il concetto di bene e male, giusto e sbagliato, con esiti spesso inaspettati e talvolta crudi a seconda se il punto di vista usato sia quello dei demoni, degli uomini o di Dio.

Il genio di Go Nagai riesce a riproporre tutti questi elementi con una originale freschezza, ri-raccontandoci una storia in parte già detta come se fosse la prima volta. 

Un volume che ci porta alla scoperta di un mondo futuro e di come sta per affrontare l’incubo che lo cambierà per sempre.

Nagai dedica tutte le 212 pagine di questo primo volume di Devilman Saga ad una introduzione del futuro in cui vive l’umanità del 2025 e di come questo futuro stia per cambiare per sempre.

Anche se possiamo facilmente immaginare cosa esso riservi per il nostro protagonista, e non vediamo l’ora di rivedere l’uomo diavolo, il maestro Nagai sembra non avere fretta.

Cosí mentre Yuki si avvia lentamente al suo inevitabile destino nell’incontro col demone Amon, impariamo a conoscere i personaggi che costituiscono il suo mondo.

La coraggiosa Miki, che col suo amore e la sua fiducia incondizionata sarà sempre il vero punto di riferimento per Yuki, la giovane e provocante Tsubasa Shiranui del dipartimento di difesa giapponese, i colleghi del centro di ricerca della multinazionale La Lephare e l’eccentrico, inquietante, ma per molti versi anche affascinante, Asuka Ryo. 

Sopratutto impariamo a conoscere Yuki Fudo, uomo fortemente legato ai suoi ideali, che subisce il richiamo irresistibile di un destino che non capisce ma dal quale ormai non può più scappare. Veniamo a conoscere anche il primo degli elementi innovativi che Nagai ha voluto introdurre in Devilman Saga, le Demon Armor, delle vere e proprie armature, vestigie di un mondo che ormai non c’è più ma che forse, prorpio grazie a loro, potrà tornare ad esistere.

Tutto questo ci viene raccontato col solito stile e l’inconfondibile tratto di Go Nagai, arricchito da alcune iniziali tavole a colori. Come spesso accade quando c’è di mezzo il grande maestro giapponese, difficile non lasciarsi prendere dalla lettura di questo piccolo regalo sospeso tra passato e presente che ha voluto fare ai fan dell’uomo diavolo. Non resta dunque che aspettare i prossimi volumi di Devilman Saga per scoprire quali altre sorprese ci abbia riservato.

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