Dopo il Big Bang una parte della materia di cui รจ composto l’Universo sembrava scomparsa e, negli ultimi 10 miliardi di anni di queste particelle chiamate “barioni” si conservava solo il remoto ricordo trasportato dalla radiazione cosmica di fondo, un mare di microonde che permeaย l’Universo e che รจ il residuo della grande esplosione che diede inizio al tutto.
L’Universo รจ un po’ meno misterioso grazie al ritrovamento dei barioni mancanti effettuato da un team di scienziati guidati dall’italianoย Fabrizio Nicastro
Ci sono voluti quasi venti anni di ricerca ma, alla fine,ย uno dei piรน grandi misteri dellโastrofisica moderna, quello deiย barioniย mancanti sembrerebbe essere stato risolto da unย gruppo internazionale di ricercatori guidato dall’italiano Fabrizio Nicastro dellโIstituto Nazionale di Astrofisica di Roma, grazie alle analisi delle osservazioni compiute con il telescopio XMM-Newton dellโAgenzia spaziale europeaย che osserva il cosmo ai raggi X.
Ci sono voluti vent’anni ma ora abbiamo la conferma che nell’Universo c’รจ effettivamente tutta la materia ordinaria che ci dovrebbe essere https://t.co/NGU6abZNcX @nature @ESA_XMM @INAF_OAR
โ MEDIA INAF (@mediainaf) 20 giugno 2018
ร cosa risaputa che circa ilย 30-40 percento dei barioni (cioรจ la materia ordinaria di cui sono fatte le stelle, i pianeti, le polveri, i gas e anche noi stessi) che ci si aspetta di trovare nell’Universo non si riesce ad osservare.
Il mistero trae origine dalle misurazioni indirette che รจ possibile effettuare sulla materia barionica durante le prime fasi successive alla nascita dell’Universo.
Queste misurazioni hanno permesso di stimare la massa barionica totale che perรฒ รจ molto piรน grande di quella che si riesce effettivamente ad osservare.
Tuttavia queste misurazioni, che evidenziano tale mancanza, sono state comunque in grado di fornire degli indizi su dove possano trovarsi i barioni mancanti, i quali potrebbero far parte dellโidrogeno ionizzato presente nel cosmo in lunghi filamenti, molto poco luminosi e quindi difficili da rilevare.
Con il progredire della tecnologia e l’avvento diย telescopi in grado di osservare il cosmo ai raggi X ad alta risoluzione, i ricercatori hanno avuto la possibilitร di osservare questi filamenti e dare un’importante svolta all’annosa ricerca della materia ordinaria sfuggente.
Il team internazionale di scienziati ha cosรฌย puntato il telescopio XMM-Newton dellโESA sul quasar chiamatoย 1ES 1553+113, focalizzando le osservazioni per un totale di tre settimane consecutive (comprendenti anche puntamenti degli scorsi anni), una durata che rappresentaย lโesposizione piรน lunga in assoluto su un corpo celeste di quel tipo.
Proprio Fabrizio Nicastro, che ha guidato e coordinato il team di ricercatori e che รจ il primo autore dell’articolo pubblicato su Nature, ha sottolineato l’importanza della scoperta:
Le nostre osservazioni, giunte dopo diciotto anni di incessanti tentativi da parte di diversi gruppi di ricerca nel mondo,ย hanno finalmente individuato la materia ordinaria mancante dellโUniverso.
La materia che abbiamo trovato รจ esattamente nella posizione e nella quantitร predette dalla teoria, quindi possiamo dire di aver risolto uno dei piรน grandi misteri dellโastrofisica moderna: quello dei barioni mancanti.