Kazuko Nakamura (vero nome Kazuko Kato), una delle prime donne ad aver lavorato nell’industria dell’animazione giapponese, rivestendo ruoli di primo piano, in un epoca in cui il settore era appannaggio di figure maschili, si è spenta all’età di 86 anni il 3 agosto scorso, con la notizia rilanciata dai media nipponici solo negli ultimi giorni.
Si è spenta, all’età di 86 anni, Kazuko Nakamura, pioniera dell’animazione giapponese e celebre per serie anime come Astro Boy e La principessa Zaffiro
Vera pioniera dell’animazione nipponica, fu impegnata come animatrice per Toei Doga nella produzione de La leggenda del serpete bianco (Hakujaden), primo lungometraggio anime della storia completamente a colori distribuito in Giappone il 22 ottobre 1958 dalla Toei Company e ispirato a una celebre leggenda cinese. Per la Doga, dove arrivò dopo essersi laureata alla Joshibi University of Art and Design, contribuì alla realizzazione di altre opere come Magic Boy, Panda e The Orphan Brothers.
Osamu Tezuka, mitica figura del settore conosciuto come “padre dei manga” o “dio dei manga”, colpito dal lavoro di Kazuko la volle con sé nel suo studio d’animazione Mushi, casa di produzione per la quale la telentuosa animatrice firmò iconiche produzioni come: Le 13 fatiche di Ercolino (1960), Astro Boy (1963), Wonder 3 (1965), Kimba il leone bianco (1965), Le mille e una notte (1969), Kureopatora (1970), I bon bon magici di Lilly (1971), Hino no Tori – Reimei Hen (1978), L’uccello di fuoco 2772 (1980).
Ma la serie anime a cui la Nakamura è più legata e La principessa Zaffiro (Ribon no kishi) del 1967, produzione a cui l’animatrice lavorò come character designer, art director e direttrice dell’animazione.
La considerazione che Osamu Tezuka aveva di Kazuko era così alta che quanto la donna abbandonò lo studio nel 1963 per ritirarsi a vita privata e occuparsi della famiglia, o stesso Tezuka pressò tantissimo per convincerla a ritornare sui suoi passi, cosa che ovviamente avvenne.
Kazuko è considerata l’ispiratrice del personaggio di Asako Osawa, nella serie TV Natsuzora che è ambientata proprio nel mondo dell’industria dell’animazione giapponese nel secondo dopoguerra e vagamente ispirata alla vita di Reiko Okuyama, un’altra grande veterana dell’animazione nipponica. Lo si evince dal soprannome del personaggio televisivo che è “Wako-san”, lo stesso che aveva la Nakamura.
Fonte: Crunchyroll