Direttamente dal Giappone arriva la notizia della scomparsa di Aritsune Toyota, scrittore e sceneggiatore sci-fi giapponese che si è spento all’eta di 85 anni.
A dare l’annuncio della sua scomparsa, avvenuta il 5 dicembre scorso, sono stati i familiari, con il figlio che gli ha dedicato un lungo post Facebook dove ha raccontato la lotta del padre contro un cancro all’esofago.
Nato nella prefettura di Gunma nel 1938, Aritsune Toyota era noto per le sue serie di romanzi come Nihon Shin Shinwa Monogatari (Nuovi miti del Giappone) e Daisensō (Grande Guerra), anche se ha legato il suo nome a doppio filo a tanti anime che hanno fatto la storia dell’animazione giapponese.
Dopo lo strepitoso successo della stagione di esordio di Astro Boy (Tetsuwan Atom), la prima serie TV anime della storia firmata dal grande Osamu Tezuka, Toyota si unì allo staff della neonata Mushi Production dello stesso Tezuka come sceneggiatore, ruolo che ricoprì anche in tanti anime classici ormai diventati leggendari come Kimba il leone bianco (Jungle Taitei).
Dopo essersi allontanato dalla Mushi Production, Toyota proseguì la sua carriera di scrittore affiancandola a quella di sceneggiatore per diverse serie anime che, durante gli anni ’60 stavano fiorendo sulla scia dei successi ottenuti dalle produzioni di Tezuka.
All’inizio degli anni ’70 entrò a fra parte del team di sceneggiatori che diede vita a un’latra produzione leggendaria: Uchū Senkan Yamato – Corazzata Spaziale Yamato di Leiji Matsumoto. Proprio con Matsumoto Toyota sostenne una lunga disputa legale sui diritti d’autore del franchise scritto, secondo Toyota, su commissione. I motivi dietro questa querelle legale e sulla complessità dei diritti d’autore del franchise, furono descritti da Toyota nel libro del 2017 Uchū Senkan Yamato no Shinjitsu – La verità sull’incrociatore spaziale Yamato.