Sab 21 Dicembre, 2024

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American Vandal, come parodiare i crime show! – Recensione

American Vandal, il serial di Netflix che si fa beffe delle docu-series!

Negli ultimi anni siamo stati invasi dai crime shows provenienti dall’America. I piรน noti sono sicuramente i serial che indagano a fondo nelle dinamiche delle indagini sui crimini piรน efferati, da CSI a Law & Order, ma una buona parte di questi programmi ha scelto un approccio piรน freddo, almeno nelle intenzioni: le docufiction. E da queste nasce la loro parodia, American Vandal.

Le docufiction o docu-series sono quelle serie in cui si cerca di analizzare un crimine o una situazione particolare come fosse un documentario, un’analisi ragionato ed asettica del fatto in sรฉ. Ovviamente, per galvanizzare il lato piรน curioso degli spettatori, vengono inseriti dei momenti in cui la spettacolaritร , il soffermarsi su dettagli particolari e pruriginosi diventa essenziale.

American Vandal ridicolizza in modo perfertto questo approccio dello show biz americano.

In un piccolo liceo i professori diventano vittime di un atto di vandalismo senza eguali: tutte le loro auto vengono deturpate da dei giganteschi peni, realizzati con vernice spray. Il colpevole viene subito indicato in Dylan Maxwell (Jimmy Tatro), il teppistello della scuola. Che si professa innocente, nonostante il corpo docente abbia un testimone oculare.

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La cosa stuzzica la curiositร  di Peter Maldonado (Tyler Alvarez), studente della scuola e appassionato di giornalismo, che decide di raccontare la storia di Dylan, scavando a fondo per scoprire cosa ci sia dietro questo ignobile gesto. Nasce cosรฌ il suo documentario, American Vandal.

La dinamica dello show รจ incredibilmente comica, grazie ad un’impostazione che segue in modo puntuale quelli che sono i dettami del genere docufiction. Se non fosse per il tema, sembrerebbe di essere di fronte ad un programma serio, dato la precisa scansione dei tempi o del linguaggio usato. Il ricorso a parole ad effetto, con un tono del parlato che enfatizza certi termini, accompagnato da una musica ad effetto รจ intrigante. In alcuni punti, la traduzione in italiano si sovrappone all’originale inglese, esattamente come avviene per programmi televisivi piรน ‘seri’.

Quello che funziona maggiormente in American Vandal รจ la struttura delle puntate (8 per questa prima stagione). Un piccolo riassunto iniziale, con un’apertura verso un altro potenziale sospettato, con la conseguente indagine sulle sue motivazioni. Ad arricchire la narrazione anche l’ironia sul reporter in cerca della veritร  che si scontra con i poteri forti (il corpo docente) o che affronta la cospirazione ai danni del povero Dylan.

Gli amici scemi di Dylan, il suo comportamento sopra le righe sembrano essere segni di evidente colpevolezza, ma alcune sue confessioni mostrano una persona inattesa, che non manca comunque di mostrare la sua stupiditร , forse semplice immaturitร . A fargli da contrappunto c’รจ la serietร  con cui il giovane Maldonado realizza il suo documentario. Serio, fin troppo vista la situazione, aiutato da due amici che lentamente iniziano ad appassionarsi alla sua indagine.

American Vandal si focalizza molto sull’approccio investigativo del giovane Maldonado, esaltandone i lati comici (il dettaglio dei peli รจ delirante!) e mettendoli in contrasto con il tono serio con cui il documentario viene percepito dagli adulti. Figure come l’ambiguo Trimbodi o la disinibita Sara Pearson sono ritratti con impietosa freddezza nelle intenzioni di Maldonado, ma il risultato รจ una risata per come tutto sembri eccessivo, sproporzionato rispetto all’atto di vandalismo iniziale.

Per questo American Vandal ha una sua appassionante dimensione narrativa. Vedere questo serial, in cui giornalismo e volgaritร  adolescenziali si alternano, รจ un perfetto strumento, per quanto comico, di analizzare un certo tipo di entertainment in cui la ricostruzione del crimine รจ piรน un soddisfare la morbosa curiositร  dello spettatore che non una sincera volontร  di presentare il fatto, nudo e crudo.

American Vandal

Le inquadrature sono tipiche dei reportage, i protagonisti non si vedono in posa da serial, ma come delle persone comuni ritratte durante deposizioni, con delle interviste in cui si evidenzia sia il loro lato umano che tutto il contesto ridicolo alla base di American Vandal. Ed รจ proprio questo il punto di forza della serie. Per quanto si voglia rivestire tutto con un’aura di realismo (in primis la sigla, che ringrazia addirittura la scuola!), la farsa ed il grottesco sono innegabili, danno ad American Vandal l’anima di una riuscita satira.

Il successo che il documentario di Maldonado on line diventa un divertente ritratto della percezione degli eventi al tempo di internet, con la conseguente fama di regista e persone coinvolte. Dal teppista che diventa idolatrato (come certi venerati serial killer) al professore licenziato per certe dichiarazioni compromettenti, tutti vengono coinvolti da questo American Vandal, in maniera realistica.

Netflix ancora una volta riesce a presentare un serial curioso, divertente ma con una volontร  di far riflettere lo spettatore che non รจ celata, ma sempre presente. Questi otto episodi sono una divertente analisi di una certa televisione di bassa qualitร  che perรฒ mantiene una forte attrattiva, facendo leva sulle emozioni piรน basse del pubblico, tra espressioni di falsa comprensione e ricostruzioni maniacali di plastici. Ma almeno con American Vandal la comicitร  รจ voluta, anche se in certi momenti sembra piรน credibile di certi talk show nostrani.

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