Ven 8 Novembre, 2024

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Andrea Chiarvesio: la nostra intervista al celebre autore piemontese

Negli scorsi giorni abbiamo avuto l’onore di ottener un intervista con Andrea Chiarvesio, autore di giochi da tavolo di fama mondiale (e orgoglio nazionale) oggi sotto contratto con CMON.

Ecco cosa ci ha raccontato di sรฉ stesso e del suo lavoro.

Ecco l’intervista completa ad Andrea Chiarvesio, blasonatissimo autore di diversi giochi da tavolo di successo!

Molti di noi giร  conoscono Andrea Chiarvesio, autore piemontese di giochi del calibro di Kingsburg e Marvel United, ma abbiamo voluto entrare un po’ di piรน nel suo mondo con questa intervista, in cui abbiamo parlato del suo lavoro e… non solo!

Benvenuto Andrea, tu sei ormai una figura decisamente importante nel mondo dei giochi da tavolo italiani. Ma racconta: chi รจ Andrea Chiarvesio e come nasce la tua passione e il tuo lavoro?

Come tutti, credo, sono molte cose: un marito, un padre, un giocatore, un nerd, eccโ€ฆ immagino perรฒ che vogliate che vi parli del mio โ€œlato ludicoโ€.

Sono sempre stato appassionato di giochi da tavolo, fin da bambino erano gli unici regali che chiedevo ai miei genitori e uno dei miei passatempi preferiti era inventarmi regole alternative o mescolare i pezzi di piรน giochi tra loro per dare vita ad un gioco diverso. Questo sogno nato quando ero bambino, ho avuto la perseveranza e la fortuna di riuscire a perseguirlo e realizzarlo da adulto.

In realtร  la prima domanda che ti faccio, prima di passare alle cose serie, รจ proprio da gossip magazine: l’alone dell’autore di successo aiuta con le conquiste?

Non direi proprio, a meno che non mi abbia aiutato con mia moglie, in fondo ci siamo conosciuti ad una fiera di settore a cui eravamo ospiti entrambiโ€ฆ dovreste chiederlo a lei!

In famiglia siete tutti nerd, quindi… Anche tua moglie gioca con te ai giochi da tavolo?ย 

Mia moglie Lavinia รจ una scrittrice di genere fantastico, quindi direi proprio di sรฌ. Ha iniziato ad appassionarsi ai gdt โ€œmoderniโ€ quando ci siamo conosciuti.

Ha unโ€™ovvia predilezione per i titoli dal forte contenuto narrativo come i titoli legacy e i cooperativi, ma non si limita a quelli, ad esempio le piace molto Azul.

Che studi hai fatto per diventare game designer?

Ahimรจ, nessuno, perchรฉ quando ho imparato questo mestiere non esistevano ancora corsi o studi dedicati, a mala pena iniziavano ad uscire i primi libri sullโ€™argomento. Quella che ho fatto รจ stata molta gavetta.

Ho avuto lโ€™opportunitร  di lavorare in Wizards of the Coast e conoscere designer come Richard Garfield e Mark Rosewater mi รจ sicuramente servito di ispirazione e mi ha dato lโ€™opportunitร  di apprendere. Dopo anni nel settore ho iniziato a proporre i miei prototipi e a vedermene commissionare qualcuno, per fortuna sono piaciuti e cosรฌ sono riuscito a far diventare questo hobby prima un secondo lavoro e ora un lavoro a tempo pieno.

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A quanti giochi hai lavorato finora?

Ammetto di non tenere il conto, comunque secondo Board Game Geek sono a quota 21 titoli, piรน qualche print & play, piรน quelli su commissione che saranno minimo una trentina diciamo che dovrei aver superato agevolmente la cinquantina di titoli. Se conto i prototipi mai pubblicati e i titoli su cui sto lavorando adesso, allora siamo tranquillamente oltre il centinaio!

Molti di noi ti conoscono per Kingsburg, un titolo ormai storico che personalmente considero uno degli introduttivi per eccellenza (per me, che sono cresciuto giocando prevalentemente a Risiko, รจ stato, insieme a Dominion, uno dei primi giochi “moderni”). Nell’epoca attuale avrebbe lo stesso successo?

Senza modifiche, non credo. Sono ormai passati tredici anni, il gusto del pubblico si evolve cosรฌ come i trend del game design. Kingsburg allโ€™epoca ebbe il pregio agli occhi del pubblico e, credo, di aver introdotto per primo la meccanica del โ€œdice-placementโ€, che poi รจ stata ripresa da numerosi giochi di successo piรน recenti (due titoli tra i tanti: Troyes e The Voyages of Marco Polo).

Certamente se dovessi lavorare ora a un remake di Kingsburg aggiornerei il gioco a quello che รจ lโ€™attuale โ€œstato dellโ€™arteโ€ del game design e allora, forse, avrebbe una buona chance.

Durante questa pandemia รจ stato piรน difficile per te lavorare?

In parte sรฌ. Fortunatamente molti aspetti del mio lavoro possono essere tranquillamente svolti lavorando da remoto.

Perรฒ, certo, non poter playtestare i prototipi dal vivo e dover ricorrere alle piattaforme elettroniche (non faccio i nomi tanto gli appassionati di giochi da tavolo le conoscono) รจ un surrogato meno efficace rispetto a sedersi intorno ad un tavolo a provare.

Alla fine si fa di necessitร  virtรน e io e i miei colleghi ce la stiamo cavando ugualmente.

Domanda a bruciapelo: qual รจ il tuo gioco preferito?

รˆ davvero impossibile rispondere, dipende dalla tipologia di gioco, dalla compagnia, a volte perfino dallโ€™umore.

Se mi obblighi a fare un nome allora diciamo che Twilight Struggle sono 15 anni che mi fa sempre e comunque venire voglia di intavolarlo e farci una partita, e a certe condizioni รจ il mio gioco per due preferito.

Tra i giochi piรน leggeri per molti giocatori invece, adoro Deception: Murder in Honk Hong.

Ottima scelta: Twilight Struggle piace un sacco anche a noi in redazione. A quale gioco sei piรน legato fra quelli che hai ideato?

Questa รจ come chiedere โ€œa che figlio vuoi piรน bene?โ€ (per fortuna di figli ne ho uno solo). Diciamo che sono molto orgoglioso di Kingsburg, Hyperborea, Signorie e dellโ€™ultimo arrivato, Marvel United. Mentre se devo sceglierne uno a cui sono particolarmente affezionato ma che non ha avuto nemmeno la metร  del successo che avrebbe meritato, allora dico Wizards of Mickey.

Andrea Chiarvesio

E quale avresti voluto inventare tu (fra quelli degli altri autori)?

Magic: lโ€™Adunanza, sia per lโ€™importanza che ha avuto per la storia del game design che, mi scuserete per la concretezza, per le royalties che avrei incassato!

La nostra intervista ad Andrea Chiarvesio vira un po’ anche sulla vita privata (perchรฉ non solo di giochi da tavolo vive un autore) e sulle sue passioni nerd.

Quali sono i tuoi hobby, visto che giocare da tavolo รจ ormai un lavoro (STUPENDO fra l’altro) per te?

Avendo lโ€™enorme fortuna di poter lavorare a quella che รจ la mia grande passione, lo spazio per gli hobbies rimane limitato. Quando ho tempo leggo (gialli, thriller, saggistica), gioco a videogames (per lo piรน strategici a turni) e come molti ci rilassiamo guardando serie tv con mia moglie.

Videogame: qual รจ il tuo preferito?

Su pc sono indeciso tra Civilization e X-Com, su console le serie di Fire Emblem e Persona, in ogni caso strategici a turni. Ultimamente sto giocando a Yakuza: like a Dragon che trovo davvero ben realizzato.

Invece, riguardo alle serie TV, cosa state guardando in famiglia e quali sono le vostre preferite?

Come un poโ€™ tutti i nerd stiamo seguendo la seconda stagione di The Mandalorian, al momento (tra un biberon e un altro), dopo aver da poco finito e apprezzato molto La Regina degli scacchi.

รˆ davvero difficile fare un elenco delle nostre serie preferite, ce ne sono cosรฌ tante!

Alcune amate da entrambi: Game of Thrones (tranne le ultime due stagioni, ovvio), Sherlock, True Detective, Sense8, the Boys, Umbrella Academy, Westworld, Upload, Cobra Kai, Mindhunter, Battlestar Galactica sono giusto le prime che mi vengono in mente.

A queste devo aggiungere personalmente almeno the West Wing, Dr. House, Quantum Leap, the Newsroom, Fringe, Studio 60, Twin Peaks, Fargo e Black Mirror.

Non hai parlato di giochi di ruolo, come mai? Non li ami?

No, anzi, li amo moltissimo, al punto cheโ€ฆ non avendo ora come ora il tempo di giocarli come si deve al momento sono esclusi dalla mia โ€œdieta ludicaโ€.

I miei primi passi come nerd li devo proprio alla scatola rossa di Dungeons & Dragons e ai librogame di Lupo Solitario, molto tempo fa!

Leggi fumetti?ย Marvel, DC o italiani? Mainstream o Indie?

Da ragazzo avevo due zii proprietari entrambi di unโ€™edicola ciascuno, quindi sono praticamente cresciuto a pane e fumettiโ€ฆ leggevo principalmente Marvel, Disney e italiani, ma col tempo ho imparato a spaziare dai manga al fumetto popolare sudamericano, dalle graphic novel al fumetto di scuola francese, sia pure rimanendo sostanzialmente legato ai titoli piรน mainstream.

Per la serie โ€œforse non tutti sanno cheโ€ il primo gioco in assoluto pubblicato come autore sono state le Quack Cards, un gioco con protagonista Paperino, sono inoltre lโ€™autore dellโ€™unico gioco di carte collazionabili italiano su licenza Disney, Wizards of Mickey, e tra i miei titoli cโ€™รจ anche il gioco di carte di Drizzit (il webcomic dellโ€™amico Luigi Bigio Cecchi), infine ho collaborato alla realizzazione del gioco su licenza di Death Note (lโ€™autore del gioco รจ il bravissimo Giacomo Santopietro).

Insomma non solo sono un grande appassionato di fumetti, ma in piรน di un caso sono riuscito a mettere insieme la passione per i comics con quella per i giochi da tavolo!

Cosa ne pensi dei cinecomic? Ti piacciono o preferisci altri generi cinematografici?

Li trovo molto ben realizzati e gradevoli. Detto questo non sono lโ€™unico genere cinematografico che apprezzi, per quanto ultimamente andare al cinema non รจ piรน cosรฌ abituale, per cause di forza maggiore.

In materia di film sono abbastanza onnivoro, a parte lโ€™horror che รจ un genere che ho sempre sentito estraneo. La vita reale fa giร  abbastanza paura di suo, non trovo motivazioni per spaventarmi anche quando vado al cinema, sebbene tra le serie tv viste di recente non mi sia dispiaciuta affatto The Haunting of Bly Manor (forse per il suo essere in fondo quasi piรน un thriller psicologico che un horror puro).

Ok dopo questa piccola digressione sulla vita privata di Andrea Chiarvesio รจ il momento di continuare la nostra intervista, tornando a parlare del tuo lavoro: a cosa stai lavorando ora?ย 

Sto ultimando i dettagli di un mio gioco che ha giร  un titolo provvisorio che perรฒ non posso ancora svelare (posso dire che sarร  un titolo complesso che dovrebbe durare non oltre i 90 minuti a partita, ma visto il genere in cui si colloca sarร  una vera impresa!); mentre insieme ad Eric Lang, Alexio Schneeberger e Rugerfred Sedda stiamo lavorando a un gioco in pieno โ€œstile CMONโ€ (miniature bellissime, combattimenti, maggioranze ad area e molta narrazione) che non รจ ancora stato annunciato quindi non posso farne il nome. Oltre a questi sto lavorando ad un nuovo titolo cooperativo la cui campagna Kickstarter dovrebbe essere lanciata nel 2021 e a un paio di progetti a scadenza piรน lunga su cui davvero devo tenere la bocca cucitaโ€ฆ

Dai dicci qualcosina… un’anticipazione anche piccola piccola per i nostri lettori!

Posso dire che si tratta del genere di giochi da tavolo piรน difficile in assoluto da creare, almeno secondo me. E, ancora una volta, mi muovo in un territorio che per me รจ quasi inesplorato.

Domanda di economia domestica, ovvero un tema che piace molto ai nostri lettori: hai detto che sei riuscito a trasformare la tua passione in un lavoro a tempo pieno. Quindi si guadagna bene?

*Andrea se la ride e risponde diplomaticamente* Non mi posso lamentare…

Ultima domanda. Un consiglio per chi volesse seguire le tue orme e diventare un game designer?

Sembra banale, ma partire dalla gavetta. Cercare unโ€™opportunitร  per entrare in unโ€™azienda del settore, fosse anche uno stage come commerciale, contabile o magazziniere.

Fare il proprio lavoro con passione, giocare tantissimo e possibilmente a giochi lontani dal proprio gusto personale e, piano piano, imparare e costruirsi le proprie possibilitร .

Grazie mille per l’intervista. Non vediamo l’ora di scoprire di piรน sul tuo prossimo gioco (quello di cui non vuoi dirci nulla)

Dei prossimi due vi ho detto un poโ€™ di cose, รจ di quelli successivi che non posso dire nulla!

Ringraziamo ancora una volta Andrea Chiarvesio per averci rilasciato questa meravigliosa intervista, che speriamo vi abbia fatto piacere rivivere insieme a noi.

Se volete leggere altre interviste, fateci sapere i nomi dei vostri autori e artisti preferiti lasciando un commento qui sotto!

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