Il periodo nero dei cinecomic, in particolar modo quelli di casa Marvel, viene sottolineato dalle cinque nomination ai Razzie Awards ricevute da Ant-Man and the Wasp: Quantumania, terzo capitolo dedicato ai micro-mega eroi della Casa delle Idee.
Il film diretto da Peyton Reed e interpretato da Paul Rudd ed Evangeline Lilly, è il primo film dei Marvel Studios a essere candidato ai Golden Raspberry Awards, i premi dedicati alle peggior produzioni cinematografiche dell’anno, un record negativo che sicuramente non andrà certo giù a Kevin Feige.
Il prossimo 9 marzo Ant-Man and the Wasp: Quantumania concorrerà nelle categorie: Peggior regista, Peggior attore non protagonista, Peggior prequel, Peggior remake, Peggior rip-off o sequel, macchiando con l’onta della mediocrità 16 anni di Universo Cinematografico Marvel.
La parabola discendente dei cinecomic dei Marvel Studios
Sembrano davvero lontani anni luce i tempi di Avengers: Infinty War e Avengers: Endgame, con gli attuali film dedicati ai supereroi Marvel che soffrono più del previsto l’uscita di scena di personaggi come Iron Man, Captain America, Vedova Nera, Thor, Occhio di Falco e Hulk.
Le nomination ai Razzie Awards di Ant-Man and the Wasp: Quantumania lo rendono ufficialmente uno dei film più brutti del 2023, exploit sconfortante legato a diversi problemi, primo tra tutti una CGI davvero imbarazzante, senza dimenticare una sceneggiatura alquanto approssimativa in alcuni passaggi del film e personaggi come MODOK che sono sembrati buttati lì a caso.
Probabilmente una parte dei giudizi negativi potrebbe essere conseguenza delle vicende personali riguardanti Jonathan Majors, l’interprete di Kang il Conquistatore licenziato dalla Marvel in seguito ai suoi guai giudiziari, anche se obiettivamente il film ha inaugurato una parabola discendente per i cinecomic Marvel che sembra destinata a continuare, visto che anche The Marvels ha fatto registrare un poco edificante record come film del MCU che ha incassato di meno.