Si è spento oggi, all’età di 79 anni, Antonio Inoki, lottatore e uomo politico giapponese protagonista della scena wrestler degli anni ’70 e ’80 nonché star del catone animato L’Uomo Tigre basato sul manga “Tiger Mask” scritto da Ikki Kajiwara e illustrato da Naoki Tsuji.
La notizia è stata diffusa dalla New Japan Pro-Wrestling Co., associazione di cui Inoki era il presidente fondatore, che ha rivelato come l’ex campione stesse ormai combattendo da anni contro l’amiloidosi, malattia rara che causa l’accumulo anomalo di proteine nell’organismo.
Nato a Yokohama nel 1943 Anotnio Inoki, al secolo Inoki Kanji, si trasferì giovanissimo in Brasile con tutta la famiglia dopo la morte del padre. In Brasile, allenato da Rikidōzan che lo prese come allievo, Inoki cominciò a praticare il wrestling professionistico tanto che il maestro decise di riportarlo in Giappone facendolo entrare nella Japan Pro-Wrestling Association. Inoki, che deve il suo nome d’arte al lottatore italo-argentino Antonino Rocca di cui Rikidōzan era ammiratore, è considerato insieme proprio a Rikidōzan uno dei pilastri del wrestling professionistico giapponese.
【コーラルゼットよりのお知らせ】
アントニオ猪木79歳が「イラクの戦友」と再会…湾岸戦争直前、あの“人質解放”の知られざるウラ側「猪木さん、残ってください」(原悦生)https://t.co/7iJYmWNM6J— アントニオ猪木 (@Inoki_Kanji) July 20, 2022
Divenuto famoso a livello mondiale 1976 quando affrontò Muhammad Ali in un incontro di di lotta misto “guerra dei Mondi” alla sala Budokan di Tokyo, Antonio Inoki diventò per noi italiani una vera icona pop grazie alla sua presenza nell’anime de L’Uomo Tigre, come partner quasi fisso di Naoto Date prima e di Tommy Aku poi, in entrambe le serie tratte dall’omonimo manga.
Addio Antonio, noi che abbiamo conosciuto la lotta professionistica giapponese con L’Uomo Tigre ben prima del successo mediatico del wrestling a stelle e strisce, ricorderemo con affetto la tua micidiale “presa del cobra” e le grida di incitamento “Inoki, Inoki” provenienti dagli spalti mentre tu lottavi sul ring.